by Utente 1974 » Mon 06 August 2007; 11:40
da Il Giorno
articolo di BARBARA CALDEROLA
Comuni, Provincia e deputati chiedono il prolungamento
— BRUGHERIO
«LA REGIONE ha tenuto nel cassetto il preliminare per nove mesi. Questo atteggiamento denota mancanza di volontà politica…». La senatrice Emanuela Baio dell’Unione attacca subito sul prolungamento della linea 2 da Cologno a Vimercate, e serra le fila della lobby brianzola che si prepara a mettere in riga l’assessore del Pirellone alla partita, Raffele Cattaneo e il ministro Antonio Di Pietro. Ricomincia dai Comuni, dalla Provincia e dai parlamentari, tutti uniti, la lotta per ottenere il metrò, in bilico dopo i chiari di luna di Milano che ha chiesto alle autorità di concentrare le risorse sulle fermate per Linate. Gli amministratori locali giudicano inaccettabile un altro rinvio del progetto strategico, che può risolvere in un colpo solo i guai della mobilità casalinga e quelli dei pendolari alle prese con code inenarrabili e, dopo le ferie, con il ticket di ingresso nella metropoli.
IERI PER METTERE a punto il piano di battaglia sono arrivati in sala giunta (foto Spinolo) il sindaco di Vimercate Paolo Brambilla, il consigliere di Agrate Luigi Porta, il primo cittadino di Concorezzo Antonio Lissoni e il collega di Carugate, Umberto Gravina. A fare gli onori di casa il vicesindaco Raffaele Corbetta. Cioè tutti i Comuni interessati dalla tratta metropolitana. Al loro fianco Gigi Ponti, assessore di Palazzo Isimbardi all’attuazione di Monza e Brianza, Vittorio Arrigoni, consigliere Provinciale e Mario Barbaro, ex sindaco di Melzo, oggi presidente della Commissione Trasporti della Provincia. Il problema sono i soldi: per la progettazione definitiva servono una decina di milioni di euro che Di Pietro avrebbe già accantonato in Finanziaria, ma che per essere disponibili sul serio hanno bisogno del via libera del Cipe (Comitato interministeriale di programmazione economica). Gli amministratori puntano l’indice sui ritardi del Pirellone che non ha ancora trasmesso all’ente il preliminare. «Faremo pressione perché il progetto parta subito per Roma – aggiunge la senatrice – è il primo passo per ottenere qualcosa».
SERVONO SOLDI anche per la realizzazione del metrò che costa 530 milioni di euro, a carico dello Stato il 60 per cento, 318 milioni di euro. Gli altri 200 saranno rastrellati direttamente sul territorio, magari con una tassa, come prevede la legge. «Sono convinto che famiglie e aziende sarebbero dispostissime a versare una piccola quota unatantum pur di salire a bordo», ha detto Porta, padre dell’idea. «La cura del ferro è indispensabile – aggiunge Ponti – anche se dico fin d’ora che il prolungamento a Vimercate non è alternativo all’altro per Paullo». Il problema è spingere in tutte le sedi perché i progetti procedano di pari passo.