Milano - Sistemazione circonvallazioni interne

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Postby S-Bahn » Tue 01 January 2008; 22:03

La questione è che manca una politica seria per i trasporti e la città, e non manca perchè le amministrazioni sbagliano, o meglio, le amministrazioni sbagliano perchè manca una cultura generale della mobilità, e il livello degli amministratori è solo la conseguenza.

Siamo ancora fermi al "i tram e i bus lunghi bloccano il traffico" (chissà perchè invece dove ci sono tram di 50 metri c'è meno traffico...)
E la proposta di velocizzare la circonvallazione interna con i sensi unici (dove i tram sono solo un evidente impiccio), mi spiace tanto ma si inserisce nello stesso filone culturale.
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Re: Milano - Sistemazione circonvallazioni interne

Postby friedrichstrasse » Tue 01 January 2008; 23:53

quellochevuoi2 wrote:- circonvallazione 29/30 a senso unico antiorario con due corsie per le vetture e una corsia per la linea 29;
- circonvallazione interna a senso unico orario sempre con due corsie per le vetture e una corsia per la linea 30.


Già oggi, senza aprire cantieri, sull'anello interno ci sono almeno due corsie per senso di marcia. Gli unici interventi che proporrei sarebbero:
- segnare le corsie sull'asfalto!
- regolare la svolta a sinistra con apposite corsie
- rendere a fondo cieco alcune strade locali che si immettono sullo stradone.

BASTA!
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Postby EuroCity » Wed 02 January 2008; 11:17

Almeno, fino agli anni '80 o giù di lì si era - almeno in certi ambiti della società civile - in una fase ascendente (e reale, non virtuale) per quanto riguarda la coscienza del bene comune, della proprietà condivisa, come sono appunto i centri storici delle città.

Ed infatti si era cominciato a chiuderli, con la chiusura probabilmente - vedi anche il referendum di cui prima - non intesa come una privazione (nel senso privatizzato di oggi: cioè, fare quel che c... pare e basta), ma come un avanzamento per tutti.

Certo, in Italia spesso tutto questo è avvenuto con 20 anni di ritardo, come al solito...

Poi, col neoliberismo/qualunquismo rampante e sempre più prepotente della Milano post-"da bere", la gente è stata costantemente distratta dalle cose importanti, mediaticamente regredita cioè (colpa anche dei giornalisti, oltre che della televisione, ecc.): sui perché ed i percome si può discutere, però è innegabile che oggi anche quelli che più dimostrano buona volontà nel risolvere i problemi si sentono comunque alquanto impotenti a cambiare sul serio (vedi radicalmente) le cose in meglio.

Poi ancora, è innegabile che i Comuni cavalcano - non si sa se in buona o cattiva fede - l'onda del qualunquismo istituzionale e popolare, approfittandone per creare inutili e dannosi parcheggi a pagamento, ecc. (vedi ricerca del banale consenso a tutti i costi, in assenza di politiche visionarie) in pieno centro, rimpinguando così le casse comunali (vuote per chissà quali motivi, poi...).

Se perfino in Svezia (vedi Stoccolma) si adottano misure simili all'Ecopass, mi pare che siamo messi davvero male.

Casomai, a Milano, si doveva chiudere al traffico privato non residente la cerchia dei Bastioni (come deciso dal referendum degli anni '80 e dalla relativa previsione della M4 circolare dei Bastioni) e poi regolamentare soste e transiti almeno nell'area interna ai viali delle Regioni (il centro ottocentesco); invece, si è regrediti a lasciare prevedibilmente il centro storico antico nello stesso intasamento di oggi, dato che probabilmente tutti pagheranno, pur di entrarvi in automobile, in assenza di una cultura condivisa del bene comune e di trasporti pubblici fortemente potenziati.

E' questa cultura che sarebbe da (ri)creare, direi...
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Postby Umbe » Wed 02 January 2008; 11:40

S-Bahn wrote:L'ecopass non ha come obiettivo quello di limitare, e nemmeno quello di fare cassa.
E' solo una operazione mediatica. Ma l'abbiamo già ripetutto più volte...


Concordo e poi c'è la presa in giro di fondo: si chiama "Ecopass" e ti consente di pagare per inquinare... Dove sarebbe l'ecologia?
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Postby S-Bahn » Wed 02 January 2008; 11:59

Come principio sarebbe anche difendibile. Produci delle "esternalità" (congestione, inquinamento)? Invece di spalmarne i costi su tutti li faccio pagare (almeno quanto è monetizzabile) a chi le esternalità le produce. Per un principio di equità e come disincentivo a usare le modalità con maggiori esternalità.
Ma qui non c'è nemmeno questo, c'è una operazione mediatica e stop.
Naturalmente nel battage plubbicitario c'è anche il potenziamento del servzio pubblico, che viene "ottenuto" passando dai Sirio di 34 metri a quelli di 26... Non comment.
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Postby ETR460 » Wed 02 January 2008; 12:39

Riprendendo il concetto iniziale del topic: una cosa molto più semplice e fattibile che a tutti gli effeti non ha (quasi) costo alcuno: semplicemente Monte Nero resta cosi com'è per il tram, le auto vanno su entrambe le corse in senso antiorario da entrambi i lati del boulevard tranviario, su Caldara solo in senso orario... fattibile? :roll: :arrow: :wink:
In modo che in Monte Nero chi sa di dover svoltare a sinistra si immette da Medaglie d'Oro direttamente sulla corsia a sx, e viceversa... :wink:
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Postby Federico_2 » Wed 02 January 2008; 14:12

S-Bahn wrote:Naturalmente nel battage plubbicitario c'è anche il potenziamento del servzio pubblico, che viene "ottenuto" passando dai Sirio di 34 metri a quelli di 26... Non comment.


gli unici vantaggi dei sirio da 26 metri rispetto a quelli da 34 sono: costa meno acquistarli, occupano meno spazio nei depositi ed riducono il rischio che blocchino gli incroci, non per le auto, ma per altri tram (visto che gli incroci sono tutti a raso)

sono utili quindi nel centro cittadino nei momenti di morbida (mattina 9-12) e sera
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Postby S-Bahn » Wed 02 January 2008; 14:37

Quando si dice l'ottimismo, ovvero la capacità di inventarsi che c'è del buono anche nelle stronzate.
Non c'è un solo motivo da te addotto che stia in piedi. 8--)
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Postby Federico_2 » Wed 02 January 2008; 14:39

S-Bahn wrote:Quando si dice l'ottimismo, ovvero la capacità di inventarsi che c'è del buono anche nelle stronzate.
Non c'è un solo motivo da te addotto che stia in piedi. 8--)


perchè un sirio da 26 metri costa di piu' di uno da 34?
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Postby S-Bahn » Wed 02 January 2008; 14:42

Ma porta in proporzione meno, anzi il costo per posto scende al crescere della capacità del tram.
Anche una casa da 60 mq costa meno da una da 100 e un chilo di pane costa meno di due chili. Che ragionamenti sono?
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Postby Federico_2 » Wed 02 January 2008; 14:51

S-Bahn wrote:Ma porta in proporzione meno, anzi il costo per posto scende al crescere della capacità del tram.
Anche una casa da 60 mq costa meno da una da 100 e un chilo di pane costa meno di due chili. Che ragionamenti sono?


il ragionamento è che se su una linea ATM nota che ci sono massimo 10 passeggeri in certi momenti della giornata mette tram da 26 metri anzichè da 34! per 5/10 persone cosa serve metterne uno da 34?
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Postby S-Bahn » Wed 02 January 2008; 14:57

Vero, ma sono troppe le occasioni in cui si viaggia da galera, pressati senza ragione.

Anche sui conti le cose stanno un po' diversamente da come dici.
I costi di personale e di impianto non cambiano con tram lunghi e con tram corti. Cambia solo (e poco) la parte del costo in capo al materiale rotabile.
Tant'è che in quasi tutte le città del mondo si cerca si sfruttare la caratteristica tranviaria della capcità.
A Berna e Basilea (città relativamente piccole) non ho visto in circolazione nulla che fosse sotto i 40 metri. Piuttosto che niente agli articolati a tre cassa agganciano un rimorchio.

La storia dei tram corti nasce dalla solita mentalità primitiva secondo cui i mezzi lunghi bloccherebbero il traffico. E' tutto qui, non ci sono altre considerazioni.
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Postby EuroCity » Wed 02 January 2008; 15:21

Comunque, la vera tragedia di oggi è che si pensa quasi solo in termini di risparmio economico e di sopravvivenza in un contesto globalmente e localmente ostile, a torto ritenuto "immodificabile" (chissà perché, poi...?!?): l'esatto contrario di quel che dovrebbe essere, se ci fossero degli ideali - anche "formidabili", perché no? - da applicare concretamente!

In una società da ragionieri mediatici in senso lato, poi è ovvio che vengono fuori delle bestialità come l'Ecopass e compagnia bella.

Tragicomico, pensandoci bene...
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Postby Federico_2 » Wed 02 January 2008; 18:19

come dice Sven, sicuramente si pensa solo al bilancio e non si pensa mai al futuro. Per esempio in molti posti pubblici non si mettono lampade a risparmio energetico perchè nel bilancio annuale risulterebbero troppo alte. o la stessa negli impianti di riscaldamento delle stazioni: si pensa solo al bilancio annuale e guai mettere i pannelli solari, perchè fanno fede solo le spese annuali e non quelle dell'anno dopo o dopo ancora

vi dico essendo stato a lavorare in uffici RFI, si perde una giornata per decidere chi deve pagare la cartuccia del fax da cambiare
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Postby brianzolo » Wed 02 January 2008; 18:22

Federico_2 wrote: si pensa solo al bilancio annuale e guai mettere i pannelli solari, perchè fanno fede solo le spese annuali e non quelle dell'anno dopo o dopo ancora


che bei tempi quelli dei piani quinquennali :lol: :lol: :lol: :wink:
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