by EuroCity » Wed 02 January 2008; 11:17
Almeno, fino agli anni '80 o giù di lì si era - almeno in certi ambiti della società civile - in una fase ascendente (e reale, non virtuale) per quanto riguarda la coscienza del bene comune, della proprietà condivisa, come sono appunto i centri storici delle città.
Ed infatti si era cominciato a chiuderli, con la chiusura probabilmente - vedi anche il referendum di cui prima - non intesa come una privazione (nel senso privatizzato di oggi: cioè, fare quel che c... pare e basta), ma come un avanzamento per tutti.
Certo, in Italia spesso tutto questo è avvenuto con 20 anni di ritardo, come al solito...
Poi, col neoliberismo/qualunquismo rampante e sempre più prepotente della Milano post-"da bere", la gente è stata costantemente distratta dalle cose importanti, mediaticamente regredita cioè (colpa anche dei giornalisti, oltre che della televisione, ecc.): sui perché ed i percome si può discutere, però è innegabile che oggi anche quelli che più dimostrano buona volontà nel risolvere i problemi si sentono comunque alquanto impotenti a cambiare sul serio (vedi radicalmente) le cose in meglio.
Poi ancora, è innegabile che i Comuni cavalcano - non si sa se in buona o cattiva fede - l'onda del qualunquismo istituzionale e popolare, approfittandone per creare inutili e dannosi parcheggi a pagamento, ecc. (vedi ricerca del banale consenso a tutti i costi, in assenza di politiche visionarie) in pieno centro, rimpinguando così le casse comunali (vuote per chissà quali motivi, poi...).
Se perfino in Svezia (vedi Stoccolma) si adottano misure simili all'Ecopass, mi pare che siamo messi davvero male.
Casomai, a Milano, si doveva chiudere al traffico privato non residente la cerchia dei Bastioni (come deciso dal referendum degli anni '80 e dalla relativa previsione della M4 circolare dei Bastioni) e poi regolamentare soste e transiti almeno nell'area interna ai viali delle Regioni (il centro ottocentesco); invece, si è regrediti a lasciare prevedibilmente il centro storico antico nello stesso intasamento di oggi, dato che probabilmente tutti pagheranno, pur di entrarvi in automobile, in assenza di una cultura condivisa del bene comune e di trasporti pubblici fortemente potenziati.
E' questa cultura che sarebbe da (ri)creare, direi...
Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare. - Albert Einstein