Malpensa da Cattedrale del Deserto a Business Park forse
“Un’isola in mezzo al mare”. Così definisce l’aeroporto di Malpensa Raffaele Cattaneo, assessore regionale alle Infrastrutture. “Per questo” ha dichiarato “opere come quelle di Mxp Business Park sono importanti per far sorgere quella che un giorno sarà la città aeroportuale”. Il Business Park è il complesso in costruzione da alcuni mesi davanti allo scalo. Costerà 120 milioni di euro e sarà composto da otto edifici di quattro piani ciascuno, due accoglieranno servizi come uffici postali, banche e negozi e gli altri sei uffici di aziende ed enti collegati all’hub o al commercio internazionale. In tutto ci lavoreranno 2.200 persone. L’area totale è di 270 mila metri quadrati, di cui 160 mila saranno di parco. La fine dei lavori è prevista per il 2015.
La società che porta avanti il progetto è composta per il 48 per cento da Schiphol Real Estate, che fa capo al gruppo Schiphol, gestore degli aeroporti olandesi, dalla Finiper di Marco Brunelli, leader nel settore degli ipermercati (26%), e da Michele Molina, imprenditore della zona e ideatore dell’opera che è anche amministratore delegato (26%). Un’opera, sottolinea Giuseppe Bonomi, presidente dal novembre 2006 della Sea, società di gestione degli scali milanesi, che inizia a colmare una mancanza e che darà una spinta al rilancio dell’intera area. “Ma che” ha continuato “nasce proprio perché Malpensa è una realtà che cresce a ritmi vertiginosi, più dei suoi competitor europei. Nei primi quattro mesi dell’anno il transito di passeggeri è cresciuto del 14 per cento e quello di merci del 28 per cento”. Nonostante le difficoltà degli ultimi anni e le carenze infrastrutturali analizzate da una recente inchiesta di Panorama, che ha anche anticipato il piano industriale.
Il presidente della Sea elenca qualche data. “La nuova area dei check-in sarà completata entro il 2008 e nel 2010 il terzo satellite del terminal principale. I lavori per il primo albergo, che verrà costruito sopra la stazione e sarà gestito da Sheraton, partiranno questo autunno”. Ma Bonomi va oltre e parla del piano regolatore, che guiderà le attività fino al 2020. “Un piano molto ambizioso che comporterà investimenti doppi rispetto a quelli che sono serviti per aprire l’aeroporto: arriveremo a tre miliardi di euro”. L’approvazione finale potrebbe arrivare entro il 2007, mentre entro maggio si aprirà il confronto con sindacati e stakeholder. “Certo”, ammette il numero uno Sea, “il nostro futuro è legato a quello dell’Alitalia. Come vettore di riferimento per noi non esistono alternative all’ex compagnia di bandiera”. E la prossima frontiera per la Sea? Secondo Bonomi potrebbe essere investire direttamente nel real estate, come fanno in molti casi le società che si occupano degli aeroporti europei.
Neppure l’assessore Catteneo, che è anche consigliere Sea, vuol sentirsi ripetere che Malpensa è in crisi. “La crescita dell’hub è inevitabile” spiega. “Da qui a 15 anni arriverà a servire almeno 40 milioni di passeggeri l’anno. Uno sviluppo importante, che va governato. Per far uscire l’aeroporto dal suo isolamento occorre innanzitutto puntare sulle infrastrutture che lo collegano a Milano e al resto del territorio. Se lo scalo resta immerso nella campagna, non può diventare quello che invece deve diventare”.
Le infrastrutture, appunto, tasto dolente dell’affaire Sea. L’accordo firmato a marzo col Ministero competente prevede che entro il 2015 saranno terminate le opere per migliorare viabilità e trasporto di merci: l’alta velocità ferroviaria, la Brebemi e la Pedemontana. “Non è possibile” denuncia Cattaneo “che a dieci anni dall’apertura dello scalo manchino ancora gli svincoli di collegamento tra Ferrovie Nord ed Fs. E la colpa di questi ritardi è del governo che aveva promesso finanziamenti già nel ‘99?. Per quanto riguarda altri due nodi, la bassa frequenza delle corse del Malpensa Express da Cadorna e le tariffe dei taxi da Milano, ancora troppo alte, l’assessore assicura che la Regione è al lavoro proprio in questi mesi: “Il Malpensa Express sarà più frequente non appena verrà ultimato il tunnel di Castellanza, all’inizio del 2009, e verranno migliorati i collegamenti tra le stazioni di Cadorna e Bovisa e Centrale e Bovisa. Infine stiamo raccogliendo i dati sui prezzi medi dei taxi, che sono tra i 70 e i 90 euro, per concordare una tariffa fissa e calmierata. Sarà nella fascia più bassa delle attuali”.
L’Mxp Business Park sorgerà nel Comune di Vizzola Ticino, un borgo di 500 abitanti, a ridosso del Parco del Ticino. “Abbiamo prestato la massima attenzione all’impatto ambientale del nostro progetto” assicura il patron Molina. “I nostri edifici, in vetro e con tetti verdi predisposti per la raccolta dell’acqua piovana, si inseriranno perfettamente nel contesto”. Alla domanda se non tema di rimanere troppo isolato lo zelante indutriale varesotto risponde sicuro: “Ho creduto in Malpensa prima ancora che fosse inaugurato. Diventerà una città grande e viva, come è accaduto con gli altri hub d’Europa”. Speriamo sia la volta buona.