by jumbo » Thu 28 January 2021; 10:27
Sempre sui numeri.
Leggevo che ieri il Veneto ha avuto un aumento di casi perché ha rendicontato solo ieri tutti i positivi rilevati dai tamponi rapidi negli ultimi 10 giorni.
Ricordo a Dicembre che, quando i tamponi rapidi non erano ancora inseriti nel resoconto, alcune regioni invece li avevano già rendicontati da qualche settimana. Un giorno il numero di tamponi fatto dal Piemonte risultò zero perché in quel giorno dedussero dal totale tutti i tamponi rapidi rendicontati nelle settimane precedenti, perché evidentemente da Roma gli avevano richiesto di toglierli.
Negli ultimi giorni abbiamo scoperto che negli ospedali lombardi non compilano, o compilano raramente, il famoso campo "sintomi", e quindi i dati inviati dalla regione al ministero non contengono questa informazione.
Alcune regioni lamentano che il tasso di occupazione delle terapie intensive è calcolato su numeri di posti letto totali non corrispondenti alla realtà.
A metà gennaio sono stati inseriti nel conteggio anche i tamponi rapidi, modificando irrimediabilmente il confronto della % di postivi/tamponi rispetto ai dati precedenti e quindi le possibilità di confronto.
Anche prima, ogni regione aveva una strategia differente sui tamponi e il dato raccolto non era omogeneo: ad esempio il Veneto fa quasi sempre un pre-screening con tampone rapido, e se positivo fa il molecolare di conferma, con il risultato che la % di positivi/tamponi è grandemente aumentata perché ovviamente in una popolazione di positivi al rapido c'è molta più probabilità di trovare positivi al molecolare, che in una popolazione non preselezionata con i tamponi rapidi.
Questi sono solo i temi che sono filtrati, immagino ve ne siano altri.
Questo non per dire mal comune mezzo gaudio, ma per dire che chi sostiene che tutte le regioni danno numeri perfetti tranne la Lombardia dovrebbe rendersi conto che la base dati che viene raccolta ha una serie di imperfezioni su tanti aspetti, da tante regioni, e risente di continue correzioni.
Anche a me non piace il tono spesso vittimistico e polemico di Fontana, ma capisco anche che essere sottoposto a continui attacchi porti a reagire in quel modo. Il suo tono fa il paio con il livello degli attacchi che subisce.
La Moratti invece parla meno, a parte la gaffe comunicativa sul PIL, anche in questo caso mi è sembrata più lucida. Di fatto, una settimana dopo che si è insediata ha sollevato il tema del peso troppo grande dato a Rt ed ha probabilmente sollecitato internamente quel confronto per cui dopo mesi si è capito perché Rt in Lombardia veniva sempre alto.