S-Bahn wrote:Comunque tra le diverse cose che fanno paura del nucleare, ed è oggettivamente un problema, è il prolungarsi in un tempo indefinito dei possibili danni o anche solo della gestione.
Crei isotopi radioattivi, alcuni dei quali hanno tempi di decadimento lunghissimo.
Oggettivamente è una situazione nuova ed una eredità che lasciamo ai posteri
Questa è pura ipocrisia.
In realtà a noi fa paura quello che può fare a noi un incidente.
I danni per i lunghi tempi del decadimento del plutonio o "l'eredità che lasciamo ai posteri" sono foglie di fico che l'uomo moderno utilizza per rendere più "nobile" l'opposizione a qualcosa che mette paura qui ed ora.
Non a me, si intende.
Amo le comodità e gli agi che l'industrializzazione e la tecnologia hanno reso possibile, accetto qualsiasi rischio, elevato o remoto che sia, perché questo stile di vita sia mantenuto.
Ogni epoca comporta rischi e conseguenze sulla vita quotidiana.
Prima del riscaldamento nelle case, dell'elettricità, del gas, l'aria delle città era mefitica a causa di ciò che veniva bruciato per riscaldarsi e cucinare e molti non morivano di cancro per il semplice motivo che morivano prima di qualche altra patologia respiratoria causata dalla pessima qualità dell'aria di allora.
Se si deve invece fare una classifica di morti per fonti energetiche, stando a dati reperibili in rete le dighe abbiano fatto circa duecentomila morti, mentre gli incidenti nucleari più gravi, al netto di Chernobyl, Kyshtym (URSS) e Goiania (Brasile), hanno fatto poche centinaia di vittime.
I disastri che ho escluso meritano menzione a parte.
Di Chernobyl si è detto molto, ma i dati ufficiali (ONU) parlano di 67 vittime immediate e 4000 nel lungo periodo.
Di Kyshtym (1957) non si sa nulla, tranne che era un sito di produzione di plutonio per scopi bellici (caratteristica dei reattori RBMK, tutti quelli sovietici).
Goiana non è legato a impianti di produzione di energia né di materiale bellico, ma è stata la conseguenza di un furto di materiale radioattivo ospedaliero, che ha causato 4 morti e contaminato più di centomila persone. Ma addossare alle centrali nucleari questo incidente sarebbe come incolpare l'industria dell'acqua minerale per un incidente stradale causato da un TIR carico di bottiglie rubato da un pirata della strada.