In realtà non è che la rete ferroviaria giapponese sia molto più estesa della nostra (sono circa 27000 contro i circa 20.000 italiani) anche se va considerato che da una parte il giappone ha una superficie di circa il 20% maggiore della nostra, dall'altra è molto montagnoso... purtroppo non ho dati per fare confronti. Anche la percentuale di elettrificazione almeno della rete ordinaria non è tanto dissimile e se si esce dalle grandi aree metropolitane il giappone è pieno di linee a binario unico che soffrono come e più di molte delle nostre. Purtroppo non sono riuscito a trovare dati sul numero di km di linee a binario singolo
Giusto per fare un esempio hanno appena riaperto totalmente una linea interrotta nel 2011 per colpa dello tsunami. È lunga 163 km, qui c'è un video promozionale giusto per farvi vedere che non è poi cosi diversa da una linea dell'800 piemontese (mare a parte)
https://www.youtube.com/watch?v=JTo7szY7-Pg@Trullo per la seconda domanda direi assolutamente di sì.
Per la prima il discorso direi che è più complesso. La rete Shinkasen che ha molte fermate ha sicuramente contribuito ad un pendolarismo di lunghissima distanza ma in linea generale il fenomeno è lo stesso che vediamo da noi: i lavoratori sono costretti a causa dei costi ad allontanarsi dai grandi centri urbani, semplicemente è successo molto prima rispetto a noi. Se vogliamo una grossa differenza c'è: molte delle città che si sono sviluppate negli anni a partire dalla seconda metà del secolo precedente sono nate anche, se non soprattutto, per iniziativa delle grandi società ferrroviarie private, che sono holding con vari interessi tra cui l'edilizia. Per cui in linea generale erano sicuramente meglio servite di noi. Io però ci starei attento quando parliamo di lunghezza. Spesso i tempi di percorrenza sono anche dovuti più che alla distanza in sé, alle caratteristiche delle linee, a scartamento ridotto con numerose curve e un numero di PL al limite dell'allucinante. Le velocità commerciali anche dei servizi più diretti difficilmente superano i 50 km/h. Molte linee ferroviarie hanno velocità massime che superano a malapena i 100-120 km/h, se li superano. Mentre noi abbiamo linee in cui i materiali regionali possono viaggiare tranquillamente a 140 se non 160 km/h (per quei materiali che ovviamente sono in grado di percorrerli)
Piccola curiosità: Rumiko Takahashi viveva ad Higashi-Kurume, città ad ovest di Tokyo e molti dei luoghi di Maison Ikkoku sono proprio in quella città. La città si trova sulla linea Ikebukuro di Seibu, dove transita il nuovo treno di cui abbaimo ampiamente parlato
“There is a greater darkness than the one we fight. It is the darkness of the soul that has lost its way. [...] Greater than the death of flesh is the death of hope, the death of dreams.”