by Trullo » Thu 28 May 2015; 11:40
Interesante parlare qui anche di mobilità stradale.
Io avrei alcune considerazioni generali da fare. Oltre all'ovvia constatazione che l'aumento di infrastrutture stradali non dimunuisce ma anzi aumenta la congestione percè crea nuova domanda di trasporto (altrimenti sarebbe come voler combattere l'obesità mettendo ovunque distributori di brioche e patatine), c'è anche un tema di consumo del territorio, risorsa pregiata e difficilmente rimpiazzabile
Se penso al mio comune, nel 1981 aveva 39mila aitanti, e vaste zone a verde agricolo o a prato anche in mezzo all'abitato. Oggi ne ha solo pochi di più (47mila) ma il consumo di territorio è cresiuto molto più che in proporzione: nuove strade sono nate, nuove aree abitative (nonostante si siano recuperate aree industiali dismesse) hanno occupato i campi e i prati di quandi ero bambino.
In particolare, la tangenziale nord non c'era neanche. Poi è nata, insieme alla Paderno-Rho, con due accessi distinti alla Milano-meda, creando un collo di bottiglia fra i due accessi stessi (con la Milano-Meda usata anche per chi va da Monza Rho). Collo di bottiglia in via di soluzione con un raddoppio in variante della Milano-Meda, che però crea un vero e proprio ecomostro (altro che il tram in via Torino), una barriera a dodici corsie che taglia in due zone densamente urbanizzate. A quel punto, megloi farsi qualche coda in puiù che devastare così un'urbanizzazione
Anche se fosse vero (ma non lo è) che una nuova corsia autostradale toglie e non aggiunge traffico, non necessariamente nel calcolo dei costi e benefici farla è una scelta saggia, se ci troviamo in aree densamente abitate con poco spazio
Nello specifico delle tue proposte, tenderei a considerare accettabile il solo collegamento fra la A7 e la tangenziale ovest (senza però svincoli intermedi, possibilmente, e senza il prolungamenbto verso la nuova vigevanese) mentre per la gronda nord vedo difficoltà oggettive di inserimento nel tessuto urbano, sia ovviamente in caso di standard autostradale, sia anche come strada di scorrimento (specie verso Precotto-Crescenzago, dove passeresti?)
"Il comunismo ha sbagliato, ma non era sbagliato.“ (Rossana Rossanda)