Alla tua età iniziavo le esplorazioni per mio conto.
Attingevo al mio salvadanaio (un modellino di SHADO Mobile, un giocattolo basato su una serie TV di fantascienza) per comprare i biglietti, dopodiché decidevo di andare a percorrere una linea fini in fondo.
E' così che ho viaggiato su tutti i modelli di tram,di bus e di filobus (i metrò erano tutti uguali, diversi solo per linea), è così che ho imparato a conoscere la città e orientarmi.
C'erano non poche differenze con oggi: i tranvieri erano separati dai passeggeri solo dalla piccola paretina dietro il sedile: nirnte copertura a sinistra, forse solo una barra (ma non ci giurerei) a destra. Più tardi comparvero le prime "porte" raffazzonate in plexiglas, solo durante la stagione fredda, a proteggere il manetta dal freddo,
Filobus con guida a destra e sedili a sinistra: indovina che posto prendevo sui Vibertoni
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Bus con guida a destra (Alfa Romeo Mille e FIAT CANSA) o sinistra (Lancia Esagamma e Fiat 421) con una semplice sbarra a separare il guidatore dai passeggeri, e spazio a sufficienza per stare comodamente nei pressi della suddetta sbarra, né troppo alta, né troppo bassa. Ho chiacchierato con un sacco di tranvieri, cosa ora difficilissima, pure per la scarsa disponibilità odierna dei conducenti, oltre che per il loro sempre crescente isolamento.
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