by S-Bahn » Sun 23 October 2016; 23:48
La partita più che sulla sicurezza a lungo andare si gioca sui costi di produzione dell'energia elettrica e il nucleare non è messo molto bene, specie considerando i costi dell'intero ciclo di vita delle centrali.
Il grande sviluppo che si è avuto ai tempi della guerra fredda era dovuto al fatto che il nucleare pacifico era legato al nucleare militare. Chernobyl ha fatto il danno che ha fatto principalmente perché era costruita innanzitutto per produrre materiale per le atomiche, poi per produrre energia e la sicurezza era l'ultimo dei pensieri.
Poi questo della dismissione dei reattori svizzeri più vecchi di 45 anni, ovvero entrati in funzione prima del 1971, quindi progetti degli anni '60 che anche la Fornero manderebbe in pensione, mi sembra un piccolo episodio sulla partita energetica generale.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà
Václav Havel