fra74 wrote:Devo organizzarmi con Davide e Federico per provare i bigoli
Trullo wrote:Ce ne sono tanti a Milano di bigoli, senza dover andare a Bassano
teo wrote:Sono d'accordo ma li e' altra giurisdizione
Ed è proprio ai colleghi lombardi che si lancia un messaggio: «Quando han fatto il loro cadenziario comprendendo Verona, mica ci hanno chiesto cosa fare - chiarisce Menna -: sono due anni che aspettiamo un loro cenno per organizzare al meglio un trasporto. Noi ci chiediamo: perché non ci sediamo finalmente al tavolo con la Regione Lombardia e sigliamo finalmente un accordo di sistema?». E anche Trenitalia, in queste settimane di attacchi subiti, vuol dire la sua. «Trenitalia non ha alcun potere di tagliare le corse regionali oggi esistenti, nè di istituirne di nuove - spiega la direzione regionale dell’azienda. Tale compito spetta alla Regione. Non esiste alcun rimpallo, dunque, fra Regione e Trenitalia, bensì ruoli diversi: da un lato il cliente, dall’altro il fornitore».
Verona, inaugurato il nuovo impianto di manutenzione dei treni regionaliCondividi:
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Un investimento di 5 milioni di euro per realizzare un ambiente. Dotato delle più moderne tecnologie, è ampio 5.500 metri, con due binari di 365 metri. In grado di estendere gli orari degli interventi di manutenzione e mettere più treni a disposizione dei pendolari
Verona, 9 ottobre 2013
Inaugurato oggi a Verona il nuovo impianto di manutenzione dei treni regionali.
La cerimonia è avvenuta alla presenza dell’Assessore alla Mobilità e alle Infrastrutture della Regione Veneto, Renato Chisso, al quale il Direttore Regionale Veneto di Trenitalia, Maria Giaconia ha illustrato le caratteristiche e le peculiarità del nuovo stabilimento dove, nel corso della cerimonia, ha fatto il suo ingresso il primo treno da sottoporre a manutenzione, un Vivalto.
Il manufatto ha comportato un investimento di 5 milioni di euro e consentirà, garantendo la totale sicurezza e il comfort del personale impiegato, di estendere le lavorazioni di manutenzione ai treni Vivalto, Doppio Piano tradizionale e Media Distanza sull’intero nastro delle 24 ore, con un aumento della disponibilità di rotabili per l’esercizio ferroviario quantificabile in 2 treni in più al giorno.
Lungo 365 metri, largo 15, per una superficie di 5.500 metri quadri, realizzato con plinti in cemento e colonne e capriate in acciaio, lo stabilimento è dotato di due binari su colonnine con relative fosse di visita per la manutenzione delle parti meccaniche ed elettriche posizionate sotto la cassa dei treni.
Entrambi i binari sono elettrificati, due gru a ponte della portata di due tonnellate consentono interventi di montaggio, smontaggio e movimentazione delle apparecchiature poste sopra i treni, sul cosiddetto “imperiale”. Quattro piattaforme mobili permettono interventi di manutenzione a varie altezze. Questa configurazione - con postazioni di lavoro multiple e attrezzatura mobile - introduce estrema flessibilità delle lavorazioni e ottimizzazione dei tempi di intervento.
L’illuminazione delle fosse di visita è realizzata con lampade a LED, il riscaldamento avviene attraverso nove gruppi di tubi radianti funzionanti singolarmente.
La sicurezza del personale è regolata da apposite procedure e blocchi meccanici ed elettrici che inibiscono l’uso delle varie apparecchiature (gru, piattaforme, bracci mobili) in presenza di alimentazione della linea di contatto. Pannelli informativi a scritte scorrevoli visualizzano le varie lavorazioni in atto. Nel mese di novembre sarà completato anche l’intervento sul sito di Mestre, dove verranno mantenuti i convogli destinati al trasporto metropolitano, TAF e nuovi ETR Flirt acquistati dalla Regione Veneto e messi a disposizione di Trenitalia.
Con un investimento complessivo di otto milioni di euro, saranno quindi completamente specializzati i tre siti manutentivi della Direzione Regionale Veneto di Trenitalia, dislocati in modo baricentrico rispetto al bacino di esercizio: Verona Porta Nuova per i convogli del trasporto regionale veloce e i Vivalto, Padova/Mestre per i convogli del trasporto metropolitano, Treviso per i diesel.
Freccia della Laguna wrote:Desk di Padova: nessun materiale in distribuzione se non l'inutile e falso segnalibro ("essere libero di viaggiare quando vuoi"... sì, se impari linea per linea quanto siano ampi i buchi!), oltretutto sbagliato: gli RV Verona-Bologna sono indicati come orari e non lo sono, gli R Treviso-Portogruaro sono indicati come orari e non lo sono, gli RV fino a Sacile sono indicati come biorari e non lo sono, gli R fra Padova e Vicenza sono indicati come orari quando in realtà sono semiorari, gli R fra Rovigo e Ferrara sono indicati come orari quando non lo sono, sono indicati inesistenti R orari fra Verona e Poggio Rusco.
L'informatrice è dotata di librone con le fotocopie degli orari, o meglio della loro BOZZA (gli aggiornamenti dell'ultimo minuto sono esclusi): l'informazione consiste nel trascriversi a penna, uno alla volta, su foglietti volanti gli orari di proprio interesse. Nessuna distribuzione di qualsivoglia pieghevole utile e dettagliato, né ora né mai.
Un contesto più sciatto di questo è difficile da immaginare, un'operazione condotta coi piedi fino a tal punto, il trattare l'utenza come un ammasso di grebani. Non esiste giustificazione per l'inettitudine dei responsabili, buon pro gli faccia a chi li difende.
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