Il fatto che le linee "urbane" (oppure meglio chiamarle "comunali"?) di Seregno siano fuori STIBM non è dovuto al fatto che siano "urbane", ma per il fatto che il contratto firmato dal Comune con STIE (quanti anni fa?) non contempla tale integrazione. Presumo un contratto "net-cost" in cui gli introiti da tariffa li incassa direttamente STIE.
Ora quelle linee dovrebbero essere in carico alla agenzia, ma questa deve trovare l'accordo con STIE (o fare una gara, in ogni caso metterci i soldi), e non lo ha ancora fatto. Presumo in attesa del nuovo programma di servizio che latita oramai da 2 anni o persino 3.
Quindi la natura del servizio, urbana o extraurbana, non ha alcun pregio sulla applicazione dello STIBM. Quello che conta è se la linea è facente parte degli accordi necessari.
Le linee 2xx/3xx/4xx/5xx/7xx/7xx/9xx, ovvero le linee affidate ad ATM (e da questa ad altre aziende) dovrebbero essere in STIBM senza eccezioni.
Esistono anche eccezioni "positive" con linee a cui si applica lo STIBM di Milano pur facendo servizio al di fuori dell'area definita.
Sono tutte situazioni pregresse, nate quando STIBM non esisteva e SITAM era solo ATM. Era lecito per chiunque istituire linee di TPL a proprie spese. Presumo che con la legge 4/2014 se qualcuno volesse farlo in futuro, debba comunque prevedere di applicare la tariffa integrata, quindi trovare gli accordi con l'agenzia, anche se dovesse pagare in proprio il servizi. Non sono certo che sia il dettato della legge, ma sarebbe sensato.