Trullo wrote:No ma infatti il tema non è la nomenclatura ma l'organizzazione delle corse
se invece di avere un Cadorna ogni 30 e un passante ogni 30 alternati, hai una direzione sola a frequenza raddoppiata
- percepisci la linea come a frequenza e non a orario
- hai meno linee e uno schema piu facilmente interiorizzabile e memorizzabile
- per la maggior parte delle destinazioni cambi solo il punto in cui cambi
tutte cose che possono spostare a favore del tpl la scelta modale, e conquistare chi considera unico mezzo usabile la metropolitana
serie1928 wrote:Che Monaco abbia "sporcato" il concetto non mi piace, ma sono certo che non avevano altre possibilità e non perché sono venuti meno al principio.
S1: non è una biforcazione della linea, è una biforcazione dei treni. Quindi ogni treno a due destinazioni.
S4: su Ebersberg i treni sono solo ad orari specifici e non è una biforcazione. E' un prolungamento in alcuni orari specifici.
S2: qui non conosco la motivazione, so solo che un tempo la Dachau-Altomunster era una linea a se chiamata "A", quindi con rottura di carico a Dachau, ed era pure diesel. La rottura di carico esiste ancora, a Dachau si cambia sul medesimo marciapiede per proseguire verso Altomünster. Non è una biforcazione, ma nemmeno una linea indipendente, con solo 11 corse/giorno in uscita e 17 corse/giorno in entrata a Monaco. E' una manovra di "marketing".
Lucio Chiappetti wrote:Ho fatto qualche considerazione e vedo una serie di aspetti differenti (credo che faro' un post separato per ognuno, o quasi):[...]il punto (3) perche' e' breve e travalica nel punto (2),
- uno e' la questione del "nome della linea (S1, R5, RE7)
- uno e' quello del tipo di servizio (quale livello S, R, RE per quale tratta)
noi abbiamo una forte variazione ... dai 17 km di Albairate Verme agli oltre 40 di Lecco, Varese, (Bergamo), Novara, Como.
Noterete poi che ho citato tutti capoluoghi di provincia
Lucio Chiappetti wrote:Ho fatto qualche considerazione e vedo una serie di aspetti differenti (credo che faro' un post separato per ognuno, o quasi):
- uno e' la questione del "nome della linea (S1, R5, RE7)
- uno e' quello del tipo di servizio (quale livello S, R, RE per quale tratta)
- legato a questo c'e' quello della "distanza massima"
- poi c''e quello delle "missioni"
- poi di capire l'arrangiamento attuale
- e di proporre eventuali altri "collegamenti tra tratte"
Lucio Chiappetti wrote:
- 5. poi di capire l'arrangiamento attuale
- 6. e di proporre eventuali altri "collegamenti tra tratte"
Credo sia stato chiaro (punto 1) che a me la nomenclatura (e financo la codifica di colore) delle linee S non dispiace affatto. [...]
In ogni caso fisserei dei principi base, [..] una "linea" ha un solo percorso (senza diramazioni) e un solo numero e un solo colore, e idealmente che una linea compie sempre l'intero percorso [...]
Ho seguito tale principio anche nella analisi del punto (5) che descrivero' [...]
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