Coccodrillo wrote:* TG italiani che parlano in gran parte di beghe politiche, un omicidio a caso riportato in modo morboso per anni, "il Papa ha detto (segue affermazione anche condivisibile ma ovvia)", che sul TG svizzero e su Euronews (che guardo io) non ci sono
Condivido. Meglio i tg tedeschi in formato di 15 minuti con programmi di approfondimento separati, nei quali la cura della notizia e dei commenti non è legato alla cronaca immediata, nella quale il giornalista cerca di profilarsi con la sua immancabile e discutibile opinione. Nella cronaca non c'è spazio per altro che non la notizia stessa, limitatamente ai suoi fatti.
* documentari penso statunitensi (ad esempio quelli del gruppo Discovery come DMAX eccetera) spesso con un tono che ingigantisce in modo assurdo i problemi ("se non stringono bene questa vite si romperà tutto e moriranno tutti")
E' uno stile narrativo che si è diffuso negli ultimi anni, forse su modello americano, anche per produzioni europee. Lo stesso lo riscontro nei documentari in tedesco, non solo per testo, ma proprio per enfasi narrativa. Il massimo lo riscontro in una serie di documentari, di cui adesso non ricordo il titolo, la cui trama prevede di relativizzare le opere contemporanee facendo notare che non sarebbero possibili senza le invenzioni del passato, alla cui affermazione (p.e.:"senza l'invenzione della ruota oggi non ci sarebbe la Ferrari") a me viene sempre da rispondere: "Ma va? Ma dai, non avrei mai immaginato (ma va a ca...re)". Lontano mille miglia da quella serie fantastica della BBC "Connections", dove lo scopo era evidenziare l'evoluzione di alcune invenzioni partendo da "connessioni" tutt'altro che banali.
* programmi spazzatura di Mediaset (che infatti non guardo mai, salvo talvolta Focus e raramente altri casi puntuali)
Immancabilmente con la illuminazione "violenta" sul conduttore ed il filtro per non farne notare le rughe sul volto.
* tutti i canali inutili che fanno quasi solo televendite
Per fortuna hanno numerazioni "alte" e si possono deprogrammare.
Il DVB-T (in Italia) e DVB-C/IPTV (altrove) hanno aumentato il numero di trasmissioni possibili contemporaneamente, ma la quantità di quelle interessanti è forse pure diminuita.
Purtroppo il canale tematico ha permesso al canale generalista di svuotarsi di contenuti e riempirsi di "giochi a premi" (per dirne una), senza un incremento della qualità ma solo della quantità di produzioni. Cosa che per un canale privato può essere indifferente, ma per uno pubblico si è trasformato in un "assumificio".