jumbo wrote:Scusa ma qui ritorniamo sul concetto iniziale.
Quest'anno come gli anni passati il SSN, in Lombardia come altrove, fornisce e passa il vaccino alle fasce a rischio.
Se non ricadono nelle fasce a rischio, gli anni passati come quest'anno, altri che lo vogliano fare se lo devono procurare autonomamente. Il fatto che questo mercato "privato" sia a secco non è un problema del SSN, né in Lombardia né in Basilicata.
I numeri ordinati sono bassi perché bassa è la disponibilità sul mercato. Certo se vai nel privato lo ottieni più velocemente, ma a prezzi doppi di quelli già più cari del solito pagati dalla regione quest'anno.
in effetti è stato "molto meglio" non controllare e avere delle vere stragi...jumbo wrote:Diciamo che in marzo con grande urgenza ed in piena epidemia non mi pareva il caso di mettersi a far girare personale per la Lombardia a ispezionare RSA.
dedorex wrote:in effetti è stato "molto meglio" non controllare e avere delle vere stragi...jumbo wrote:Diciamo che in marzo con grande urgenza ed in piena epidemia non mi pareva il caso di mettersi a far girare personale per la Lombardia a ispezionare RSA.
skeggia65 wrote:jumbo wrote:Scusa ma qui ritorniamo sul concetto iniziale.
Quest'anno come gli anni passati il SSN, in Lombardia come altrove, fornisce e passa il vaccino alle fasce a rischio.
Se non ricadono nelle fasce a rischio, gli anni passati come quest'anno, altri che lo vogliano fare se lo devono procurare autonomamente. Il fatto che questo mercato "privato" sia a secco non è un problema del SSN, né in Lombardia né in Basilicata.
I numeri ordinati sono bassi perché bassa è la disponibilità sul mercato. Certo se vai nel privato lo ottieni più velocemente, ma a prezzi doppi di quelli già più cari del solito pagati dalla regione quest'anno.
I numeri ordinati sono bassi e la regione li ha pagati cari perché i due geni si sono mossi male e quando si sono decisi a fare acquisti era tardi.
Il mercato privato non è a secco, tant'è che in due giorni ho prenotato, pagato e sono stato vaccinato.
Il che significa che il privato si è mosso per tempo, acquistando lotti di vaccino in anticipo (o forse ne ha acquistato i "futures" con un anno di anticipo) e ora ci specula parecchio.
skeggia65 wrote:Il mercato privato non è a secco, tant'è che in due giorni ho prenotato, pagato e sono stato vaccinato.
jumbo wrote:Il privato che vende i vaccini a 50€ cadauno è evidentemente un mercato che non è accessibile alla regione.
Se il privato li ha acquistati con un anno di anticipo, cosa avrebbe dovuto fare la regione, acquistarli nello stesso momento? Se lo avesse fatto, avrebbe fatto lo stesso ordine dell'anno scorso (circa la metà di quello di quest'anno) visto che un anno fa l'emergenza covid non c'era ancora...
Si che c'entrano perchè la delibera prevedeva l'autocertificazionejumbo wrote:Ti ho già risposto che le "stragi" non c'entrano niente con quella delibera.
dedorex wrote:Si che c'entrano perchè la delibera prevedeva l'autocertificazionejumbo wrote:Ti ho già risposto che le "stragi" non c'entrano niente con quella delibera.
Riguardo alle vaccinazioni, scusa, ma non capisco perchè ti accanisci in una difesa impossibile. Ci sono tutte le informazioni sugli errori di comprensione del mercato di fornitura da parte della Regione: capisci che si sono ridotti a tentare di comprare vaccini da un dentista di Bolzano?
PS nessuno ordina vaccini un anno prima
jumbo wrote:[...] le RSA che hanno aderito alla richiesta di ospitare malati Covid in remissione in reparti autonomi con personale dedicato sono state 15 su 700 esistenti in Regione, e so che qualcuna di queste (avendo i requisiti richiesti) non ha avuto altri casi Covid tra gli ospiti, almeno nella prima ondata, se non quelli accolti dall'esterno nel reparto dedicato.
Visto che invece di casi Covid nelle altre 700-15=685 ce ne sono stati in abbondanza, e ce ne sono stati anche in tante altre regioni (ovviamente meno essendo meno diffuso il contagio; ad esempio in provincia di Reggio Emilia risultano molti casi in RSA durante la prima ondata) magari viene il dubbio che la causa di questi contagi non c'entri niente con questa specifica delibera di Regione Lombardia, non credi?[...]
jumbo wrote:Peraltro quest'anno tra mascherine, alcool, distanziamento fisico, viaggi ridotti al minimo sia interni sia internazionali, non credo proprio che avremo chissà quale diffusione dell'influenza.
Non credi che se ad oggi mandano in farmacia i vaccini non destinati al SSN, significa che il numero di vaccini non è espandibile ad libidum da un anno con l'altro (e infatti le gare fatte più tardi sono andate vuote) e quindi dire "li compro per tutti" è un proposito astratto?dedorex wrote:Quindi secondo il tuo ragionamento pagare i vaccini più cari del normale, averne meno di quelli che servivano (meglio di quelli che si volevano prendere) è indice di una buona gestione? Intendi dire che il vaccino serve solo per gli over 65? Non credi che una regione furba (vedi il Lazio), avrebbe dovuto lavorare comunque per coprire una maggiore fetta di popolazione? La capisci la differenza tra competenza e lavoro impiegatizio (fra l'altro malfatto)?
Non c'entra niente con la situazione di marzo e delle RSA.Tornando al discorso autocertificazione, secondo il tuo ragionamento se la Regione con una struttura convenzionata per interventi ortopedici, apre una nuova convenzione per chessò cardiochirurgia, se questa fa autocertificazione, e in realtà non è capace, la Regione non ha fatto niente di male?
Bene, adesso torna a tirare le freccette al poster di Gallera che hai sulla parete della cameretta e così risolvi il problema del Covid e dei vaccini antinfluenzali.Quella degli ispettori untori è una solenne boiata tranne che forse per il livello di Gallera: lui infatti li avrebbe probabilmente mandati senza presidi adeguati (no, i camici no, quelli ci sarebbero stati)...
jumbo wrote:Non credi che se ad oggi mandano in farmacia i vaccini non destinati al SSN, significa che il numero di vaccini non è espandibile ad libidum da un anno con l'altro (e infatti le gare fatte più tardi sono andate vuote) e quindi dire "li compro per tutti" è un proposito astratto?
TPI wrote:Prima gara – Risale a febbraio-marzo, quando la Regione voleva pagare i vaccini a meno di 5 euro l’uno e non ha trovato aziende disposte a offrirli. La centrale di acquisti Aria il 23 marzo annuncia il fallimento della gara: “Si propone la non aggiudicazione della procedura in quanto, da parte dell’unico operatore partecipante, sono state presentate offerte superiori alla base d’asta”. La Glaxosmithkline è disponibile a fornire 1,3 milioni di vaccini a 5,9 euro a dose. Ma il bando è per 4,5 euro a dose. Il prezzo è schizzato nel frattempo in alto, ma trovare le dosi è sempre meno semplice. La “concorrenza” è fortissima, sia tra le regioni italiane, sia in tutto il mondo. La stessa Lombardia ha comunque acquistato l’80 per cento di dosi in più rispetto all’anno scorso.
Seconda gara – Viene revocata il 21 maggio perché i vertici dell’assessorato alla Sanità si rendono conto che sono necessari più vaccini di quanti ne sono stati richiesti. Altro tempo perso.
Terza gara – Il 23 giugno esce l’esito della gara: l’offerta sale a 5,9 euro a dose ma si trovano solo 20 mila vaccini pediatrici. Niente per adulti.
Le gare dell’estate – Durante l’estate vengono prodotti quattro bandi di gara. Ma a fine agosto il problema resta lo stesso: nessuna offerta ricevuta per 700 mila vaccini per adulti a oltre 4 milioni di euro.
Nona gara – La nona gara era andata a vuoto: l’esito del 30 settembre ammetteva che l’unica azienda disponibile (una società cinese) avrebbe offerto 1,5 milioni di vaccini a oltre 15 euro l’uno (contro i 10 richiesti dalla Regione) e in ritardo, ovvero in tre mesi. Così è stata istituita un’ulteriore gara per 1,5 milioni di dosi per 10 euro di costo ciascuno.
Decima gara – La decima e ultima gara è quella che è stata assegnata all’operatore economico Falkem Swiss. Come abbiamo denunciato in questo articolo di Sara Dellabella, l’azienda è sprovvista del bollino Anac (e non lo ha mai nascosto) e ma non è in grado di stipulare una fidejussione di garanzia a cui la Regione ha rinunciato pur di ottenere i vaccini, i quali sarebbero stati pagati persino (anticipatamente) a un prezzo carissimo, secondo gli accordi.
Il caos vaccini in Lombardia è tutt’altro che risolto dopo queste 10 gare e il rischio è tutto sulle spalle dei cittadini. Se arriveranno le dosi acquistate, ci saranno al massimo vaccini per 2,7 milioni di persone, significa che comunque 3 lombardi su 4 rimarranno senza vaccino.
skeggia65 wrote:jumbo wrote:Non credi che se ad oggi mandano in farmacia i vaccini non destinati al SSN, significa che il numero di vaccini non è espandibile ad libidum da un anno con l'altro (e infatti le gare fatte più tardi sono andate vuote) e quindi dire "li compro per tutti" è un proposito astratto?
Le gare sono andate vuote perché la regione voleva pagare troppo poco.
Al primo bando offriva 4.50€, Glaxo chiedeva 5.90TPI wrote:Prima gara – Risale a febbraio-marzo, quando la Regione voleva pagare i vaccini a meno di 5 euro l’uno e non ha trovato aziende disposte a offrirli. La centrale di acquisti Aria il 23 marzo annuncia il fallimento della gara: “Si propone la non aggiudicazione della procedura in quanto, da parte dell’unico operatore partecipante, sono state presentate offerte superiori alla base d’asta”. La Glaxosmithkline è disponibile a fornire 1,3 milioni di vaccini a 5,9 euro a dose. Ma il bando è per 4,5 euro a dose. Il prezzo è schizzato nel frattempo in alto, ma trovare le dosi è sempre meno semplice. La “concorrenza” è fortissima, sia tra le regioni italiane, sia in tutto il mondo. La stessa Lombardia ha comunque acquistato l’80 per cento di dosi in più rispetto all’anno scorso.
Seconda gara – Viene revocata il 21 maggio perché i vertici dell’assessorato alla Sanità si rendono conto che sono necessari più vaccini di quanti ne sono stati richiesti. Altro tempo perso.
Terza gara – Il 23 giugno esce l’esito della gara: l’offerta sale a 5,9 euro a dose ma si trovano solo 20 mila vaccini pediatrici. Niente per adulti.
Le gare dell’estate – Durante l’estate vengono prodotti quattro bandi di gara. Ma a fine agosto il problema resta lo stesso: nessuna offerta ricevuta per 700 mila vaccini per adulti a oltre 4 milioni di euro.
Nona gara – La nona gara era andata a vuoto: l’esito del 30 settembre ammetteva che l’unica azienda disponibile (una società cinese) avrebbe offerto 1,5 milioni di vaccini a oltre 15 euro l’uno (contro i 10 richiesti dalla Regione) e in ritardo, ovvero in tre mesi. Così è stata istituita un’ulteriore gara per 1,5 milioni di dosi per 10 euro di costo ciascuno.
Decima gara – La decima e ultima gara è quella che è stata assegnata all’operatore economico Falkem Swiss. Come abbiamo denunciato in questo articolo di Sara Dellabella, l’azienda è sprovvista del bollino Anac (e non lo ha mai nascosto) e ma non è in grado di stipulare una fidejussione di garanzia a cui la Regione ha rinunciato pur di ottenere i vaccini, i quali sarebbero stati pagati persino (anticipatamente) a un prezzo carissimo, secondo gli accordi.
Il caos vaccini in Lombardia è tutt’altro che risolto dopo queste 10 gare e il rischio è tutto sulle spalle dei cittadini. Se arriveranno le dosi acquistate, ci saranno al massimo vaccini per 2,7 milioni di persone, significa che comunque 3 lombardi su 4 rimarranno senza vaccino.
https://www.tpi.it/politica/vaccino-ant ... 008678630/
https://www.tpi.it/cronaca/lombardia-va ... 118700981/
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