serie1928 wrote:alcuni meccanismi elettorali non meglio descrivibili.
Ci provo io allora. La Germania ha un mix di seggi assegnati con il maggioritario uninominale e di seggi assegnati con recupero proporzionale (da listini bloccati), ma con il vincolo che la rappresentazione totale del parlamento deve essere proporzionale. per mantenere quest'ultimo concetto, si assegnano seggi fino a ristabilire la rappresentanza proporzionale
Mi spiego con un esempio
Supponiamo che i seggi assegnati con il maggioritario uninominale siano 250, e che la CDU ne vinca poniamo 180 con il 30% dei voti
E che i seggi assegnati con il proporzionale siano ancora 250
Anche non assegnando seggi al proporzionale alla CDU, avrebbe 180 seggi su 500, cioè il 36%
Per ripristinare la parità, vengono assegnati ulteriori seggi con il proporzionale a tutti i partiti fino a che le percentuali dei seggi rispecchiano quelle dei voti
Nello specifico altri 100 seggi proporzionali, fino ad arrivare a 600 (di cui il 30%, appunto 180, ala CDU)
Quanto agli svantaggi di avere pochi parlamentari
- con il sistema attuale italiano (mix di proporzionale e maggioritario) i partiti più forti sarebbero ulteriormente avvantaggiati per le maggiori dimensioni dei collegi uninominali, favorendo il fatto che chi non è maggioranza nel paese lo diventi in parlamento (rischiando anche di arrivare alla fatidica soglia dei 2/3 che permette di cambiare la costituzione senza referendum. Per questo, vorrei sia inserire nella costituzione la legge elettorale, sia obbligare il referendum per ogni revisione costituzionale)
- le commissioni rischiano di essere troppo poche e/o troppo poco numerose rendendone meno produttivo il lavoro
- si attenua il legame con il territorio
- solo per il senato, si esalta il contributo dei senatori a vita (non più una decina su 300 ma una decina su 200, quindi più determinanti)