by S-Bahn » Fri 07 February 2020; 22:29
Tutti ci aspettiamo miglioramenti dalla batterie, la tecnologia è in evoluzione, tuttavia i miglioramenti non sono all'infinito. Possono essere notevoli nella fase di messa a punto di una tecnologia ma quando diventa matura poi i guadagni sono limature minime, e non sempre si scoprono nuove teconologie. Per cui le autonomie cresceranno ma non necessariamente tanto da far dimenticare il problema della ricarica.
Questo della crescita non infinita del redimento è evidente per i motori elettrici. Una volta arrivati a rendimenti prossimi al 100% ed elimati gli avviamenti reostatici con elettronica di potenza anch'essa con elevati rendimenti e basse dissipazioni, gli incrementi sono ormai su decimali di percentuali.
Non ho nessuna preclusione alle nuove tecnologie in fatto di motori, ma sono abbastanza convinto (e finora i costi e le limitazioni di esercizio mi danno ragione) che si sia un po' troppo forzata la mano con l'elettrico che improvvisamente è diventato di moda e bisogna farlo per forza.
Sull'urbano vedrei bene ibridi seriali con molta batteria e un termico piuttosto piccolo, praticamente sufficiente ad evitare di scaricare completamente la batteria durante l'intero turno, mentre per l'extraurbano e il suburbano vedrei un ibrido parallelo, con il termico sempre in funzione e l'elettrico che copre gli spunti in accelerazione e recupera energia in frenata.
Poi non sono un motorista, gli ingegneri facciano i loro conti con quello che hanno a disposizione per raggiungere gli obiettivi che sono stati loro assegnati.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà
Václav Havel