E non ci si rende conto di quanta energia è insita nel petrolio e di cui non possiamo (ancora) fare a meno.
Io immagino un futuro con motori elettrici alimentati da celle a combustibile o motori a scoppio a loro volta alimentati da idrocarburi (metano o etanolo) o idrogeno prodotti per due motivi:
1) accumulare energia sotto forma di potenziale chimico durante i picchi di produzione o di bassa domanda
2) creare un ciclo neutro per la CO2
Il limite di questo scenario? Determinare quale sarà la fonte primaria. Nucleare e/o solare, se solo fossimo in grado di sfruttare in maniera efficiente l’irraggiamento solare.
Tornando alla sicurezza: stoccare questi idrocarburi (=energia) in varie forme, quali pericoli comporta, maggiori o minori di quelli insiti nello sfruttare l’energia nucleare?
Non c’è nulla da fare: il pericolo è il nostro mestiere, volenti o nolenti.