by S-Bahn » Thu 22 November 2018; 22:41
C'è una replica di UTP al redattore della rubrica del Corriere:
Gentile dr. Schiavi,
quando indichiamo la luna con un dito, c'è sempre qualcuno che guarda il dito e non la luna. E così, quando si denunciano gli incagli che fanno perdere ai tram 52 giorni all'anno (come ha fatto meritoriamente il Corriere del 17 u.s.), un lettore propone non di intervenire sulla sosta selvaggia, ma di eliminare i tram ("Noi cittadini" di oggi),
Per fortuna non la pensano così oltre 450 città nel Mondo (tra cui 56 in Germania, 48 negli Usa e 28 in Francia) che, negli ultimi vent'anni, hanno reintrodotto o ammodernato le reti tranviarie. E lo hanno fatto perché l'autobus (ibrido o meno) non si è dimostrato una valida alternativa.
Il problema, infatti, non è solo l'inquinamento. ma soprattutto la congestione. E per convincere i cittadini a scegliere il mezzo pubblico occorrono linee protette ed affidabili, non bus che devono districarsi nel traffico per non disturbare gli automobilisti distratti.
Certo i mezzi a guida vincolata - come i tram e, a maggior ragione, le metropolitane - costano di più*, ma sono gli unici in grado di competere con il traffico privato. Non a caso a Milano, con 4 linee di metropolitana, 18 tranviarie e 4 filoviarie, lo "share modale" è più equilibrato che in altre città italiane.
Il Comune di Milano e l'ATM hanno ribadito recentemente l'interesse per i tram, programmando il rinnovo parziale del parco circolante. Dovrebbero, però, fare di più per proteggere i percorsi, dotarli di semafori asserviti e prolungare alcune linee verso le periferie ed i comuni limitrofi.
Perché altrimenti ci sarà sempre chi guarderà il dito, anziché la luna.
Cordiali saluti:
Massimo Ferrari
Presidente Assoutenti/Utp
(Ass. Utenti Trasporto Pubblico)
Milano
*) come costi di investimento cui corrispondono, in genere, costi di esercizio più bassi NDR
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà
Václav Havel