Una breve analisi.
La quotazione in borsa non prevedeva l'emissione di nuove azioni, quindi niente soldi freschi per l'azienda. Serviva solo per far rientrare i soci degli investimenti.
Una NTV quotata in questo modo non avrebbe avuto nuove risorse per espandersi ulteriormente. Se ne sarebbe stata al suo posto.
Non a caso MEF e MISE, che poi sarebbero il Governo Italiano tra l'altro azionista di Trenitalia, hanno pubblicato un comunicato congiunto in cui auspicavano che NTV rimanesse in mani italiane.
Al contrario, una NTV detenuta al 100% da un fondo di dimensioni globali e dotato di ingentissime risorse, con il know how acquisito ed essendo uno dei rarissimi (o direi unici) casi al mondo di startup privata nel settore, arrivata al break even, diventa un soggetto molto molto ingombrante.
Dalle poche cose che sono trapelate, leggendo gli articoli sul tema, l'idea e' di utilizzare il know how e, auspicabilmente anche gli skill e le persone di NTV, per espandersi nel campo dell'alta velocita' in tutto il mondo. Sembrerebbe che non gli interessino i trasporti ferroviari locali, quando piuttosto le future liberalizzazioni europee per l'AV, liberalizzazion gia' fatta in Italia, e lo sviluppo AV in Nordamerica.
Insomma, gli americani si sono presi il miglior bocconcino sul mercato per mettere i piedi nel settore, destinato ad avere molto sviluppo in futuro.
Questa operazione a me ricorda molto quanto successso con un'altra startup italiana di successo negli ultimi anni: Omnitel. Il marchio purtoppo e' stato cancellato, e non si sa molto, ma moltissimo del know how e delle risorse, anche umane, che rendono Vodafone forse l'attore piu'ì globale nel campo della telecomunicazioni cellulari sono italiane, Vodafone e' basata in buona parte sul successo e l'esperienza di Omnitel.
In questo caso la cosa e' ancora piu' significativa data l'unicita' dell'esperienza di successo di NTV.
Spero che se andranno alla conquista dell'europa e del mondo, tengano un po' in vista il marchio Italiano. E mi dispiace che non gli interessino i trasporti locali, probabilmente meno remunerativi e troppo intrecciati con situazioni che li rendono inadatti ad essere gestiti da un attore globale.
Trullo wrote:Di solitio però (almeno in altri settori) i fondi fanno investimenti a breve termine, "risanano" l'azienda e la rivendono a un altro operatore, di solito dello stesso settore
Questo non sembra essere un fondo locusta, che compra una azienda e la rivende a pezzi. Al contrario, basta verificare come gestiscono gli altri loro investimenti. Ad esempio sono i prorpietari dell'aereoporto di Londra Gatwick.