by serie1928 » Thu 13 April 2017; 19:34
Robert J.Corcoran: non l'ho letta tutta, ma i fatti importanti sì. Quindi la mia "cognizione di causa" è sufficiente, considerato che la dinamica è diversa e quindi tutto quello che concerne tale diversità non ha pregio alcuno con il caso di specie.
I limiti dei soffietti delle PR sono noti (e non avevo bisogno di leggere la relazione, li conosco fin troppo bene), motivo per cui il CT doveva accertarsi con maggiore solerzia della corretta chiusura delle altre porte, prima di salire e chiudere la propria.
Gli ostacoli sul marciapiede non possono essere una scusante, ci sono, si vedeno e bisogna aggirarli. Il fatto che io abbia scritto "salvo non vi sia qualche ostacolo" era solo per relativizzare la mia affermazione "il CT aveva la massima visibilità". Non aveva la massima visibilità? Doveva adoperarsi con maggiore diligenza per averla.
Infine, prima di portare argomenti del tipo: "Quindi no, tutte le porte non le vedi, e le lontane, anche se sei a metà treno, le vedi male.", "Considera inoltre che con 8 pezzi almeno una vettura (se non due, non ricordo esattamente) rimangono fuori.", hai cognizione di causa che questo è un fatto accertato? E' successo con una carrozza lontana? E' successo con una carrozza fuori marciapiede? Anche fosse così, non avrebbe pregio.
NO, la regolarità del blocco porte, sempre che sia un fatto accertato, non è una attenuante per le responsabilità del CT. Il "blocco porte" interviene dopo l'avenuta chiusura delle porte, mentre è verosimile che il tizio sia rimasto incastrato durante la chiusura delle porte, quando il CT doveva avere l'evento sotto la sua supervisione. Ancora di più per i limiti noti delle porte delle PR.
La verità è che c'è molto lassismo in questa procedura (osservazione personale protratta per lungo tempo e confrontata con i comportamenti dei CT di altre imprese ed altre nazioni, la cui diligenza è proverbiale), adagiandosi sulla affidabilità della maggiorparte dei meccanismi installati, ed i casi sono due: o i CT servono e devono fare il proprio lavoro, oppure ci si affida ai meccanismi, ed allora i CT possono anche andare a zappare la terra. E' semmai questo fatto di un lassismo generale che può essere una attenuante per il CT del treno dell'evento, ma è tanto attenuante quanto incolpante per tutti gli altri colleghi, che pur non essendo responsabili direttamente, lo sono per aver diffuso e consolidato comportamenti sbagliati...prima o poi doveva succedere (se non sbaglio nelle statistiche ANSF si sono contati 3 eventi di questo tipo), e questa volta sembra - "sembra", non è una sentenza la mia, ma una opionine basta sui fatti noti e sulla probabilità - che la colpa possa essere del CT.
A me non interessa una eventuale condanna del CT, a me interessa che tutti i CT capiscano che il loro comportamento potrebbe aver originato il fatto, farsi un esame di coscienza e, se il caso, agire sul proprio modo di lavorare. Ma se al solito si trovano alibi, scusanti, "non c'ero e se c'ero dormivo", un fatto come quello che ipotizzo prima o poi accadrà, se il presente caso dovesse rivelarsi di altra causa.
Se fra due o tre anni avrai la cortesia di condividere il risultato dell'inchiesta, come hai fatto per quella di 3 anni fa, farai sicuramente cosa gradita.
Abbiamo tutti fretta, e mai siamo puntuali!