a livello di mobilità mi sembrano validi i M5S
http://milano.corriere.it/amministrativ ... 8ba7.shtmlLa mobilità a Cinque stelle:
pedaggio per entrare in città
Nel programma di Corrado anche moschee «piccole e sparse invece di un unico grande edificio»Addio al pedaggio di Area C, visto che di giorno la Cerchia dei Bastioni diventerà una Ztl accessibile solo a mezzi pubblici e residenti. Il ticket d’ingresso invece lo pagheranno, attraverso «un contributo proporzionale al reddito», i pendolari che entreranno in città, ricavandone in cambio un abbonamento annuale Atm. La Milano a cinque stelle tra cinque anni, nel caso il candidato sindaco Gianluca Corrado vincesse le elezioni. In fatto di mobilità, traffico e ambiente i grillini sono assai radicali. Partendo da una premessa: «La tutela della salute pubblica è il primo punto del nostro programma e l’attuale livello di inquinamento della città non è compatibile col benessere dei cittadini. L’inquinamento in città non è un’emergenza, ma un problema strutturale. Per questo ci vogliono interventi ad ampio raggio, attraverso decisioni coraggiose. Lavoreremo su tre fronti: verde pubblico e urbanistica; mobilità ed efficientamento energetico».
Non solo ticket d’ingresso per i non residenti e centro off-limits per le auto. I Cinque stelle propongono per esempio la pedonalizzazione di corso Buenos Aires e di corso Vercelli («con la conversione delle carreggiate a verde e arredo urbano»), ma anche una revisione «intelligente» degli attuali limiti di velocità: 30 all’ora nelle vie più strette e a ridosso delle case, settanta lungo i grandi viali di scorrimento. Un altro contentino per gli automobilisti si trova alla voce parcheggi: nella Milano di Corrado sarà prevista «l’assegnazione, per ogni abitazione sprovvista, di un posto auto di prossimità» e l’impegno a una revisione «complessiva» dei parcheggi a pagamento e delle relative tariffe. Il programma dei Cinque stelle (un’ottantina di pagine) parte da lontanissimo, «6-7 anni fa con le riunioni dei gruppi di quartiere », e prende forma «negli ultimi 2 anni con le 1.200 proposte raccolte ai banchetti dalla voce dei cittadini». Dalla mobilità alla cultura, dal post Expo agli scali ferroviari (l’area Farini nei piani dovrà trasformarsi nel Central Park milanese) fino al tema dei diritti (compresi quelli degli animali).
Da segnalare la questione caldissima delle moschee, sulla quale i grillini hanno una posizione non scontata: «Preferenza a strutture di culto piccole e sparse, invece di una sola di grande dimensione, per evitare situazioni poco gestibili in termini di sicurezza e di possibile stravolgimento del territorio».Dopo l’investitura di Gianluca Corrado, i sondaggi sono tornati a sorridere ai Cinque stelle milanesi (gli ultimi li indicano intorno al 15 per cento). La vera incognita rimane però quella dell’atteggiamento dei loro elettori di fronte al probabile ballottaggio tra Sala e Parisi. Domani in città arriverà Alessandro Di Battista: è atteso alle 18 all’Arco della Pace, dopo una breve marcia con gli attivisti per le vie del centro