skeggia65 wrote:Ragazzi, la Schwebebahn è suggestiva, ma ha dei difetti non da poco: per quanto ne so è un sistema più o meno proprietario, al pari della gommocosa di Padova. Inoltre, se è paragonabile a una metrò sopraelevata, non da la possibilità di fare tratte sotterranee laddove occorrerebbe.
A Wuppertal sta bene, ma speriamo non venga in mente a nessuno di piazzarla qui da noi (a parte la prevedibile opposizione dei vari comitati che nascerebbero).
Direi che questo non é un problema. Se a nessuno é venuto in mente di proporla altrove nei 100 anni che se ne conosce l´esistenza, penso sia altamente improbabile che ció avvenga ora.
Per quanto riguarda la proprietá del sistema, i brevetti sono oramai scaduti (ricordo che durano al max ca.20anni) e la tecnica é abbastanza semplice.
Anche la "gommocosa" di Padova avrá i brevetti in scadenza ed altri potrenno produrre i veicoli e costruire le infrastrutture, se nel frattempo il sistema si rivelerá vantaggioso e troverá diffusione.
La Schwebebahn si é dimostrata tecnicamente funzionante, ma ció evidentemente non é bastato. E mai basterá, ma sará sempre necessario fare degli esperimenti prima di condannare una tecnologia. E per gli esperimenti serve sempre una cavia: per la Schwebebahn é stata Wuppertal, per il Translohr lo sono Clermont-Ferrand e Padova. Il perché anche L`Aquila, Latina e la cittá cinese hanno voluto fare da cavie mi sfugge. Evidentemente l´offerta TL é stata "economica" oppure é stata l´incapacitá della politica di far accettare un tram convenzionale. Mah...
Se proprio vogliamo classificare la Schwebebahn secondo catagorie "classiche", io la classificherei tra le metropolitane:
- é separata dal traffico
- ha stazioni apposite e separate, accessibili per mezzo di scale o anditi dedicati
- viaggia in convoglio
- il distanziamento avviene tramite segnali
Ma in realtá per me é qualcosa che sfugge a tali classificazioni, ovvero rappresenta il capostipite di una ben precisa tipologia di mezzi del TPL.