ETR460 wrote:Più che poco coraggioso è economicamente sostenibile.
E questo è ovviamente un pregio.
Chiarisco il mio pensiero, che evidentemente non è in contrasto col tuo, solo che partiamo da presupposti diversi. A me sta bene cercare un nuovo e più efficiente equilibrio a condizioni strutturali invariate, ma sono fermamente convinto che la rete tranviaria milanese possa e debba "rinvigorirsi" non solo aumentando la velocità commerciale (e fin qui tutti concordiamo) ma anche accrescendo strutturalmente la propria utilità.
In mancanza di una strategia e, più praticamente, dei necessari interventi per concretizzarla, questo obiettivo non potrà mai essere raggiunto e l'apertura delle nuove metropolitane non farà altro che abbassare sempre più l'utilità di ampie porzioni della rete.
Mi preoccupa il fatto che le amministrazioni, da anni, sono assolutamente inerti. Arriveremo al punto che, di compromesso in compromesso, il tram si giocherà buona parte della propria credibilità perché nessuno avrà fatto in modo di renderlo indispensabile.