Astro wrote:Hmmm, mi risulta che (sotterraneamente) la Martesana sia gia' collegata alla Darsena. Qualche mappa che descriva le intenzioni dell'intervento e' recuperabile? Giusto per capire dove hanno intenzione di far passare le conche e dove vogliono far confluire lo scolmo del Seveso.
No no!! E l'Olona ad essere collegato alla Darsena.
La martesana, dopo essersi infilata sotto Melchiorre Gioia, prosegue tombinata sotto la via stessa, raccoglie le acque del Seveso prima di Viale Lunigiana e prosegue ancora lungo il suo vecchio tracciato (coperto negli anni 60') fino all'incrocio con Viale Monte Grappa.
A questo punto, invece di proseguire verso via San Marco come un tempo, le acque si gettano nel canale Redefossi che prosegue sempre tombinato lungo il tracciato dei bastioni fino a Porta Romana (una volta era parte della fossa (esterna) che circondava la città proprio lungo le mura spagnole).
Da Porta Romana il canale Redefossi svolta sotto corso Lodi, una volta uscito dalla città segue il tracciato della Via Emilia fino a gettarsi nel Lambro. Non ci passo da moltissimo ma credo che verso San Donato Milanese ci siano ancora alcuni tratti scoperti.
Il progetto prevede di separare le acque inquinatissime del Seveso, che proseguirebbero tombinate lungo l'attuale persorso, da quelle pulite della Martesana che invece tornerebbero a scorrere all'aperto lungo buona parte dell'antico tracciato: via M. Gioia, Via San Marco e il suo vecchio laghetto, via Fatebenefratelli, Via Senato, Via San Damiano, Via Visconti D.M., Via Sforza, via Santa Sofia, Via de Amicis, Via Conca del Naviglio ed infine nella Darsena.
Lungo il vecchio percorso il naviglio avrebbe una sezione minore di quello storico, per consentire l'accesso ai civici sulla sponda lato centro è neccessario infatti la creazione di una alzaia, in ogni caso i progettisti assicurano che sarebbe largo abbastanza per consentire la navigabilità.
Il canale Redefossi, privato della acque della martesana, sarebbe a quel punto in grado di smaltire le acque del seveso anche in caso di fortissime pioggie facendo dimenticare per sempre le esondazioni cittadine.
Purtroppo nel sito del progetto manca una spiegazione dettagliata di questo aspetto ma nella conferenza è stata spiegata molto bene