Liberalizzazione trasporto pubblico locale

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Liberalizzazione trasporto pubblico locale

Postby avc » Sat 12 November 2011; 11:32

Sono rimasto incuriosito da questo emendamento nel ddl stabilità. Cosa vuol dire in pratica? Vi riporto il focus sull'argomento di investireoggi.it... vuol dire che ipoteticamente a milano per esempio o in una altra città italiana il trasporto pubblico della città può essere gesto sia da atm e che ne so da star?

Liberalizzazione servizi locali – Al fine di liberalizzare il mercato dei servizi pubblici locali ed al fine di incentivare comportamenti volti alla liberalizzazione privatizzazione ed assicurare un sistema di benchmarking in modo da ridurre i costi ed aumentare l’efficienza viene disposto:

E’ possibile con la stessa delibera promuovere con gara simultanea una pluralità di servizi pubblici nei casi in cui sia dimostrato che tale opzione è da considerarsi vantaggiosa.
Al fine di assicurare una maggiore trasparenza ed una maggiore qualità dei servizi forniti dagli enti pubblici locali viene stabilito che occorre rendere pubblici i dati relativi al miglioramento di qualità del servizio offerto, il prezzo medio per utente ed il livello di investimenti effettuati;

Tali azioni saranno intraprese attraverso l’emanazione di uno o più decreti governativi.
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Re: Liberalizzazione trasporto pubblico locale

Postby Lucio Chiappetti » Mon 14 November 2011; 17:52

Io pur non avendolo letto, al solo sentire parlare di queste cose piu' che incuriosito resto terrorizzato. :x

Mi pare assurdo avere una pluralita' di servizi in concorrenza nella stessa area urbana (intendo una area urbana con frequenze elevate come Milano). Come se per andare da casa al lavoro potessi scegliere tra il bus di Pinco e quello di Pallino, cioe' dovessi scegliere di abbonarmi a uno oppure (or esclusivo) all'altro, non so bene in base a quale criterio (che so, uno mette i sedili in pelle umana, l'altro offre un caffe' ?). Dopo di che vado alla fermata, vedo passare il bus di Pinco vuoto ma non posso prenderlo e devo aspettare quello di Pallino stracarico. Oppure ammettiamo che i due operatori decidano di tentare di spartirsi la clientela e massimizzare i carichi minimizzando il numero di mezzi e mettere un bus ogni 20 minuti. Poi cosa fanno, passano tutti alla stessa ora +/- 1 minuto e lasciano scoperti gli altri 19 minuti ? Oppure si alternano, e quindi io passeggero o sono obbligato a un orario fisso (ammesso che col traffico sia prevedibile), e io comunque sto li' ad aspettare 19 minuti come un pampaluga in onore della liberta' di scelta. Oppure per assicurare un servizio decente entrambi gli operatori mettono un bus ogni 5 minuti e viaggiano entrambi semivuoti e prima o poi falliscono.

Non che abbia molto piu' senso per l'extraurbano. Ricordo sempre con disappunto un viaggio a Grasse negli anni '80. All'uscita dalla stazione di Cannes trovo uno sportello che vende i biglietti del bus per Grasse, li compro e quando arriva il bus scopro che ci sono due compagnie in concorrenza e che i miei biglietti non andavano bene.

(Per inciso pare che adesso a Grasse ci vada il treno, e che comunque in Provenza e Costa Azzurra viga l'integrazione tariffaria)

Oppure cosa fanno? la M1 la gestisce Pinco, la M2 Pallino, il 33 Tizio e il 23 Sempronio ? E si fanno i loro orari e frequenze a loro piacere ? Cioe' tanti micromonopolii ?

E tutti i discorsi sulla integrazione tariffaria dove vanno a finire ?

O piu' banalmente sono i Comuni o le Provincie a mettere a gara la cosa ... ma orari, percorsi e tariffe li decidono loro ? Se cosi' fosse sarebbe forse la desiderata integrazione tariffaria. Altrrimenti sarebbe solo la creazione di monopolii privati. Ma dove lo trovi un operatore in grado dall'oggi al domani di mettere in piedi la gestione di una rete ? Forse i binari e magari anche i mezzi ce li deve mettere l'ente pubblico. E il personale ? Licenziamo tutti quelli dell'operatore precedente ? O li riassumiamo obbligatoriamente come si fa per gli appalti delle mense ?
O facciamo come per il servizio aereo anticendio che lo vince una ditta senza aerei e senza piloti ?
Ma allora cosa compriamo, la bella faccia di qualche mannagger ?
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Re: Liberalizzazione trasporto pubblico locale

Postby friedrichstrasse » Mon 14 November 2011; 18:06

Lucio Chiappetti wrote:Non che abbia molto piu' senso per l'extraurbano. Ricordo sempre con disappunto un viaggio a Grasse negli anni '80. All'uscita dalla stazione di Cannes trovo uno sportello che vende i biglietti del bus per Grasse, li compro e quando arriva il bus scopro che ci sono due compagnie in concorrenza e che i miei biglietti non andavano bene.

Funziona così anche sul bus per Malpensa, e il metodo è fatto apposta per fregare gli stranieri e gli italiani più candidi :bash:
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Re: Liberalizzazione trasporto pubblico locale

Postby jumbo » Mon 14 November 2011; 18:08

ma cosa state dicendo? nessuno pensa di spezzettare il servizio in tanti diversi gestori.

basta leggere quel che ha postato avc per capire che si tratta di mettere in gara simultaneamente più servizi, ad esempio il tpl e l'acquedotto insieme, non che si tratta di mettere più gestori in contemporanea.
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Re: Liberalizzazione trasporto pubblico locale

Postby Trullo » Mon 14 November 2011; 18:11

Non conosco la norma, ma leggendo quanto postato da avc non mi pare ci sia il rischio paventato da Lucio

In italiano "E’ possibile con la stessa delibera promuovere con gara simultanea una pluralità di servizi pubblici nei casi in cui sia dimostrato che tale opzione è da considerarsi vantaggiosa." non significa che si permette a più entità di farsi concorrenza nello stesso servizio pubblico, ma al contrario che è possibile fare una gara unica per affidare insieme più servizi anche diverse alla stessa entità (come avevo letto succede in Germania dove il TPL viene gestito da società multiservizi)

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Re: Liberalizzazione trasporto pubblico locale

Postby Lucio Chiappetti » Mon 14 November 2011; 18:29

Beh a Milano hanno gia' affidato l'acquedotto alla MM SpA che una volta era una valente societa' di engineering che progettava metropolitane (lo fa ancora ?) prima di diventare un collettore tangentizio.

E allora (anni fa) il senso di avere una SpA (anche se a totale controllo pubblico) era quello che essendo di diritto privato fosse soggetta a meno lacci e lacciuoli di una azienda autonoma come era ATM.

Adesso secondo voi da quando ATM e' diventata un SpA o una holding, o FS una holding con le sue Trenitalia, Grandi stazioni, Centostazioni ecc., secondo voi per i passeggeri e' migliorato qualcosa ?

Avere un monopolista ancor piu' grosso e pure privato secondo voi potrebbe davvero migliorare qualcosa per i passeggeri ? A me sembra che gli ultimi 20 anni dimostrano il contrario :bash:
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Re: Liberalizzazione trasporto pubblico locale

Postby S-Bahn » Tue 15 November 2011; 0:30

La teoria di queste gare potrebbe stare in piedi, anche se andrebbe depurata da un'ideologia di attesa messianica di questo presunto liberismo che tale non può essere, applicato a servizi che sono per definizione dei monopoli (naturali), poi c'è la parte pratica, e qui secondo me siamo messi ancora peggio. Le istituzioni non mi pare abbiano la visione politica, la capacità tecnica e soprattutto le palle per fare funzionare un sistema del genere interpretando il ruolo di authority. Alla fine comandano le aziende, private vere o private finte che siano, l'unico cambiamento rispetto ai tempi delle municipalizzate è che con la scusa delle SpA queste fanno quello che vogliono e non rispondono di niente a nessuno.
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Re: Liberalizzazione trasporto pubblico locale

Postby avc » Tue 15 November 2011; 10:18

beh perchè non suddividere non so i tram ad una azienda la metro ad un altra azienda e i bus altra ancora? ma è chiaro che però devono essere tutti con le stesse tariffe...il vantaggio alla fine però è per i passeggeri che con aziende piccole hanno un servizio migliore...
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Re: Liberalizzazione trasporto pubblico locale

Postby Slussen » Tue 15 November 2011; 10:47

La norma sulla liberalizzazione dei servizi pubblici esiste, è stata già introdotta con la cd. "manovra estiva" ed è stata rafforzata con il decreto sviluppo.
Il modello è quello che è stato descritto: più gestori in concorrenza tra loro per conquistarsi il mercato. In pratica l'ente locale non concede più il diritto di esclusiva a gestire un determinato servizio.
Tuttavia va precisato che la norma non obbliga ad adottare questo modello, ma richiede che l'ente locale (Comune o Provincia) adotti un atto in cui motiva le ragioni per cui, a suo parere, non è possibile la liberalizzazione di ciascun servizio.
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Re: Liberalizzazione trasporto pubblico locale

Postby avc » Tue 15 November 2011; 13:34

quindi è difficile che a milano magari autorizzino un altro ente a fare servizio urbano altrimenti farebbe magari concorrenza ad atm...ma così però in ambito interurbano non si rischia di avere molti più gestori e con rischio quindi di differenze di costi e percorsi sovrapposti ecc?
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Re: Liberalizzazione trasporto pubblico locale

Postby S-Bahn » Tue 15 November 2011; 14:48

In realtà dovrebbe essere (perlomeno, sarebbe sensato che fosse) una concorrenza PER il mercato e non NEL mercato. Ovvero definito un certo servizio con determinate caretteristiche (compreso di integrazione tariffaria) la gara tra le aziende è chi vince l'assegnazione del servizio e non il rubarsi clienti con servizi simili e sovrapposti. Quest'ultima è una follia totale sui trasporti locali.
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Re: Liberalizzazione trasporto pubblico locale

Postby Lucio Chiappetti » Tue 15 November 2011; 15:24

S-Bahn wrote:Ovvero definito un certo servizio con determinate caretteristiche (compreso di integrazione tariffaria) la gara tra le aziende è chi vince l'assegnazione del servizio

[...] rubarsi clienti con servizi simili e sovrapposti. Quest'ultima è una follia totale sui trasporti locali.


Sono lieto che tutti (spero) concordino con l'ultima affermazione (per me e' una follia per tutti i trasporti o quasi)

Ma sulla prima quali sono gli elementi della gara ?

    la disponibilita' di mezzi, di officine, di personale di guida e manutenzione ? Mi pare difficile che un neo-partecipante possa gia' avere tali cose disponibili, e parimenti che un partecipante sconfitto possa dismettere quelli che ha. Magari andra' bene per il paesino di montagna o il servizio cimiteriale ma non per una area metropolitana

    le proposte su come fare funzionare le cose (orari, percorsi, tariffe) ? Vorrei proprio sperare di no ... che queste cose le decida e le faccia osservare con prontezza una authority pubblica ... al limite anche per aspetti minori come l'informazione alla clientela ... abbiamo visto che disastro ha fatto ATM sul suo sito web lasciata a se stessa ... timeo marketing divisions et dona ferentes

    la competenza del (limitato) personale tecnico di alto livello ?

    la pretesa competenza dei mannagger e dei loro piani mannaggeriali ? :mrgreen:

    la mera convenienza economica ? non mi pare che le aste al massimo ribasso diano buoni risultati, e non credo neppure che sottopagare il personale lo faccia. E' possibile una azione produttiva e vantaggiosa (per i passeggeri) in quest'area ?

Io sono scettico, molto scettico ...
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Re: Liberalizzazione trasporto pubblico locale

Postby Trullo » Tue 15 November 2011; 15:33

Lucio Chiappetti wrote:
    la mera convenienza economica ?

Visto il contesto in cui si colloca la norma, credo l'unico criterio sia questo
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