by Trullo » Sun 15 May 2011; 21:55
Coccodrillo
Mai sentito mitin, ho sempre sentito reuniòn
Parlo, leggo e scrivo discretamente lo spagnolo (quando ero a Madrid me la cavavo molto meglio, ma anche ora che lo parlo molto raramente mi arrangio abbastanza bene). E penso sia utile diffondere la conoscenza di una lingua straniera alternativa all'inglese, anche per creare psicologicamente un argine allo strapotere statunitense e britannico
In particolare
- lo spagnolo è lingua madre di 20 paesi del mondo (21 con Puerto Rico), tra cui Messico, Argentina e Spagna, e centinaia di milioni di persone. Le altre lingue occidentali invece si parlano solo in uno o pochi paesi
- è relativamente semplice da apprendere per chi è di madre lingua neolatina
- è leggermente più semplice grammaticalmente dell'italiano
- fornisce l'accesso diretto a un mondo culturale vastissimo che è secondo per ricchezza solo a quello in inglese: da Almodovar a Quino, da Vargas Llosa a Garcia Marquez
Ecco, io auspico che italiani, francesi, portoghesi e brasiliani decidano gradualmente di far studiare ai loro studenti la lingua di Cervantes, per creare una base culturale comune (magari leggendo in Italia gli autori francesi, portoghesi e brasiliani tradotti in spagnolo, in Francia gli autori italiani, portoghesi e brasiliani). Insomma una specie di spagnolo come lingua franca aggiuntiva all'inglese (alternativa, ma non sostitutiva! Troppo importante la lingua di Shakespeare per non studiarla!), magari al posto di studiare le lingue morte
"Il comunismo ha sbagliato, ma non era sbagliato.“ (Rossana Rossanda)