http://www.corriere.it/cronache/10_aprile_19/galli_e1ff1960-4b78-11df-b8c5-00144f02aabe.shtml
per capire come in città internazionali, o meglio in stazioni internazionali come la Centrale di Milano, sugli autobus o ancora piu' in genere nel sistema di trasporto italiano (aeroporti esclusi almeno li') uno straniero deva sempre ritrovarsi spaesato perchè non trova nessuno che parla inglese, le indicazioni sono sempre caotiche (quando ci sono) e anche qui rigorosamente solo in italiano, il sistema di annunci e solo in italiano, non è pazzesco! Ma per curiosità una azienda di trasporto quando assume qualcuno non mette come requisito obbligatorio l'inglese? Sarà che sono abituato con i requisiti delle compagnie aeree!
Sempre dall' articolo sopra citato:
«Cosa sta dicendo?». La vocina all’altoparlante, delle ferrovie, cara signora Brownson, dice, senza naturalmente tradurre, in una stazione con migliaia di stranieri, la vocina, messaggio urgente, dice che se si parte per Chiasso ci saranno treni per Zurigo. «Ah».
Si ma siamo a Milano non a Borgo Tre Case!Han provato a domandare supporto a dei tassisti (su sei, nessuno parlava inglese).