Ignoranza, certamente; malafede, penso di no in quanto sono parole di un giornalista, non di un tecnico. Potrebbe trattarsi di una sintesi, non lo possiamo sapere. Magari chi gli ha parlato ha usato altre parole: concedo il beneficio del dubbio!
Peralro l'idea delle barriere "fisiche" a "completa segregazione, mi garbano ben poco. Se tutte le banchine fossero larghe come P.ta Venezia, ancora ancora, ma l'idea di trovarmi in Duomo, con la calca, e poco spazio, non mi garba affatto. E non sono claustrofobico
Almeno a Torino, e come sara a Brescia e M5, sopra le barriere c'aria. In M1 c'è solo soffitto!
Mi sa che il metrò sarà sempre meno la mia scelta: se non posso vedere neanche il binario, osservare i treni che arrivano da lontano, magari da dietro una curva, osservare il cambiamento di aspetto dei segnali, ecc., ecc. cosa cavolo la prendo a fare!
@Federico_2: a Norimberga (solo la U3, ma presto anche la U2) è senza macchinista e senza barriere fisiche. Ovviamente ci sono "cancelli elettronici", telecamere, controllo volumetrico, e quant'altro serva per individuare "violazioni indesiderate" dello spazio dedicato al treno. Mi pare sperimentino anche un sistema a "intelligenza artificiale" che analizzando le immagini delle telecamere riesce a riconoscere i movimenti sospetti di un possibile suicida.