Poi alla fine c'è stato un po' di dibattito, anche interessante, ma se volete sapere se sono emersi fatti nuovi vi dico subito di no
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EuroCity wrote:Intendevo nei rapporti tra utenti (personalmente, mi rifiuto di chiamarmi "cliente" e di essere oggetto passivo di stupide indagini di mercato!) e gestori: una sana tensione dialettica non può che far bene.
Ma siamo sicuri che prima non ci si rendeva conto dei problemi - o piuttosto si faceva e si fa ancora finta di non vederli, per non affrontarli (soprattutto ai "massimi livelli", cosiddetti, sia politici che aziendali)?
Sicuramente, gli utenti ne capiscono molto di più dei dirigenti, su questo fronte: almeno, come visione globale e come certezza di essere presi sostanzialmente per i fondelli, il che sta diventando sempre più insostenibile ed imperdonabile; poi, è ovvio che anche gli utenti stessi (ed i ferrovieri) contribuiscono a ciò, nella loro quotidiana e passiva indifferenza ed impotenza a cambiare la situazione - un micidiale circolo vizioso, quindi.
Purtroppo, persistono ancora queste retrograde segregazioni tra categorie che dovrebbero collaborare potentemente per obiettivi comuni, invece che essere sempre più distanti tra di loro.
Quindi, torniamo alla radicalizzazione, che libera sempre energie assopite e latenti - il che non può che far bene a tutti, di questi tempi...
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