by ilBob_mt » Wed 01 October 2014; 15:16
Provo a sintetizzare l'incontro di ieri, ''Funzionalità e gestione delle reti'', anche questa volta il dibattito è stato pacato e costruttivo, anche se non l'ho visto fino alla fine per motivi famigliari.
Per primo è intervenuto il Prof. Marco Ponti che aveva anche il ruolo di moderatore, il suo intervento ha fatto riferimento alla mancanza di opere relative alla distanza medio-breve (i finanziamenti statali sono tutti su grandi opere per la lunga percorrenza), ha indicato come prioritaria la sistemazione dell'esistente rispetto alla costruzione di nuove opere, ha proposto di modernizzare il segnalamento ferroviario per aumentare la capacità e di introdurre sulle strade il ''Road pricing'' satellitare e le targhe elettroniche; infine ha insistito molto sul tema delle valutazioni delle opere: spesso sono del tutto assenti valutazioni di utilizzo, di costi e di ricavi, quando invece sono presenti esse risultano essere non ''flessibili'', cioè non vengono aggiornate durante il trascorrere del tempo o in caso di variazione dell'opera, infine mancano valutazioni dell'impatto antropico delle emissioni (variabili a seconda della densità). Tra le righe mi pare di aver colto una certa ''diffidenza'' verso il sistema ferroviario, visto unicamente come costo...
In seguito ci sono stati diversi interventi di docenti del Politecnico:
Maurizio Crispino ha parlato della manutenzione stradale, indicando la mancanza di standard prestazionali e manutentivi cogenti e comuni a tutti gli enti locali, ha sottolineato come per alcune direttrici la classificazione funzionale risulti essere diversa dalla realtà dei fatti, ha evidenziato la necessità di una capacità conoscitiva maggiore dell'infrastruttura per poter distribuire meglio le risorse e ha proposto sia l'istituzione di una attività di controllo simile all'ENAC nel campo aereo, sia l'introduzione di pedaggi per strade ordinarie ma di particolare rilevanza.
Giorgio Malerba ha parlato della manutenzione dei ponti, innanzitutto indicando sia come queste strutture siano le più costose per costruzione e manutenzione, sia come il costo di una loro interruzione protratta anche solo nel breve periodo risulti sproporzionato rispetto a quello di realizzazione; ha spiegato poi che la loro durata teorica è di 100 anni, ma nella realtà è necessario intervenire già dai 50 ai (massimo) 70 anni, e che tra il 2020 e il 2100 gran parte dell'esistente andrà pesantemente sistemato, inoltre anche lui ha illustrato la necessità di conoscere meglio lo stato delle opere già presenti.
Luca Studer ha parlato della sicurezza nelle reti di trasporto, indicando come strumento importante l'infomobilità per gestire più facilmente le avarie e per consentire all'utente di scegliere le alternative migliori, ha poi accennato alla possibilità di sfruttare i grandi eventi (come Expo) per indurre gli utenti a cambiare le loro abitudini, e alla necessità di semplificare il passaggio tra i diversi sistemi di trasporto.
In seguito è intervenuto De Lorenzo di ANAS che ha esposto la loro attività sul territorio lombardo: la rete gestita dall'azienda è di circa 1000 km ma i vari tronchi sono spesso frammentari e disuniti tra loro, hanno attivato cantieri di manutenzione ordinaria e straordinaria e un servizio di pronto intervento, hanno avviato un processo di ammodernamento iniziato nel 2008 con la nuova sala compartimentale operativa e con nuovi sistemi di illuminazione, ventilazione e comunicazione nelle gallerie certificati da Eurotap, hanno inoltre cambiato le procedure d'appalto tenendo in maggior conto la qualità sia realizzativa che ambientale.
L'unico punto degno di nota dell'esposizione del rappresentante di AIIT - Associazione ingegneri del traffico e dei trasporti è stato la proposta di addensare gli insediamenti attorno alle stazioni per ottimizzare risorse e traffico.
In rappresentanza del Gruppo FNM è intervenuto Giovanni Cappellari, egli ha auspicato una ripresa del tavolo di sviluppo delle merci su rete ferroviaria, ha indicato la necessità di investimenti per:
- Risolvere i conflitti a Milano Bovisa dovuti all'alto traffico
- Completare e migliorare l'infrastruttura sulla Novara - Seregno (completamento raddoppio della Saronno - Seregno, nuovo ponte sul Ticino)
- Mettere in sicurezza dei passaggi a livello
- Migliorare l'accessibilità ai diversamente abili
ha poi indicato la necessità di trovare un equilibrio temporale tra la chiusura delle linee per manutenzione e il servizio che vi si svolge, e infine ha proposto di migliorare la connessione tra viabilità dolce e rete ferroviaria specie nelle stazioni site nelle vicinanze dei parchi
Il rappresentante di RFI ha esposto la necessità di migliorare il servizio costando meno e di cercare di trasmettere una maggiore percezione di ''rete'', ha illustrato anche gli interventi che vorrebbero attuare:
- Interventi ''light'' (poco costosi) sulla rete
- Nuovo segnalamento (portare il distanziamento a tre minuti)
- ''Sbottigliare'' Lambrate, Garibaldi e Monza
- Migliorare l'ingresso nei terminali (credo merci)
ha poi parlato del rapporto velocità - frequenza nei Suburbani e nei Regionali, ha chiesto di sistemare le sovrapposizioni tra ferro e bus e di sistemare i luoghi d'interscambio, e infine ha spiegato come nella rete in orario di punta ci siano dieci punti di congestione del traffico
Il rappresentante della Confederazione Italiana Agricoltori ha illustrato come nel solo 2014 vi sia stato un aumento di occupazione del suolo pari al 18%, come durante la progettazione di un'opera la valutazione venga fatta non da soggetti terzi ma dagli stessi realizzatori e ha proposto interventi per la mobilità ciclabile: opere di messa in sicurezza nei luoghi di intersezione con il traffico veicolare, cartellonistica integrata con segnati i percorsi ciclabili...
Il Prof. Corda ha spiegato come la Lombardia a suo parere sia già sufficientemente infrastrutturata e ha proposto di: intervenire sulle direttrici per capire i nodi principali, finanziare l'intermodalità, risanare quelle autostrade che sono state pensate a sè stanti e quindi mal connesse con il resto della rete, agire sui nodi (il solo nodo di Milano ha il 50% della mobilità ferroviaria), favorire lo sviluppo del passante.
L'ultimo intervento a cui ho assistito è stato quello di Legambiente, il rappresentante ha innanzitutto invitato a proseguire sulla strada dello ''sharing'' in tutte le direzioni, poi ha proposto la creazione di centrali della mobilità dove trovare informazioni e biglietti di tutti i vettori (integrazione), ha chiesto di investire sull'accessibilità delle bici in tutti i mezzi pubblici, e infine ha presentato il progetto ''Superhub'': l'offerta di pacchetti su misura del singolo utente per la mobilità (integrazione totale dei mezzi e dei biglietti) e relativa applicazione che fornisce informazioni e il miglior percorso in ogni singolo momento (comprende tutto: dai mezzi pubblici allo sharing, ai taxi e anche all'auto privata); l'evento di presentazione dovrebbe tenersi il 26 Novembre 2014.