Trullo wrote:..
Non ho capito.
O meglio le cose che ho capito sono in contraddizione fra loro
La prima affermazione presuppone che si possa fare p.es. un abbonamento settimanale valido in una determinata area e che permetta di muoversi liberamente in essa per la sua durata. In tal caso la "strisciata" in uscita servirebbe a verificare che sto usando l'abbonamento nell'ambito della zona di validità, ed eventualmente in caso negativo potrebbe farmi addebitare il prezzo relativo alla tratta effettivamente compiuta al di fuori della validità del mio titolo
La seconda affermazione invece fa pensare a una tariffazione basata sul numero e la lunghezza dei viaggi compiuti senza considerare eventuali agevolazioni. "non devi procurarti il biglietto giusto", ma io voglio farlo, perchè voglio risparmiare e quindi scegliere prima, all'inizio della settimana, in base alle mie esigenze quale abbonamento acquistare
..
Sono io che non avevo capito che intendevi un abbonamento settimanale.
Pensavo che tu parlassi di zone e durata come i normali biglietti interurbani in termini di minuti, non giorni, cioe' di questo algoritmo (tagliato e incollato dal sito Atm):
1 Zona 60 minuti 1,50 €
1 e ½ Zone 75 minuti 1,90 €
2 Zone 90 minuti 2,25 €
2 e ½ Zone 105 minuti 2,50 €
3 Zone 120 minuti 2,85 €
3 e ½ Zone 135 minuti 3,20 €
4 Zone 150 minuti 3,60 €
4 e ½ Zone 165 minuti 4,10 €
Ora, questo e' un algoritmo abbastanza complesso per l'utente medio e impossibile da ricordare perche' richiede anche una mappa su cui vedere dove sono le zone.
Un sistema con strisciata in ingresso e strisciata in uscita ti calcola a macchina quanto sopra anche su un percorso che non conosci senza aver consultato le scartoffie.
Inoltre rispetto alla seconda questione a Londra ti applicano le condizioni piu' favorevoli automaticamente. Se con le singole tratte superi il costo di un giornaliero, ti mettono un tetto alla spesa pari al costo del giornaliero.
Tu conosci i nostri polli probabilmente hai ragione se presupponi che da noi non sara' cosi' e quindi bisognera fare lo slalom tra le tariffe.
Effettivamente sui treni un biglietto a fascia chilometrica ha condizioni piu' favorevoli di uno preso in biglietteria (non scade) che a sua volta ha condizioni migliori di uno preso su internet (non hai il vincolo di 4 ore per l'orario di partenza).
Comunque ho ancora un esempio autostradale. Fino a poco tempo fa se prendevi il telepass non potevi usufruire dello sconto del 25% per i pendolari ai caselli di Agrate e Sesto. Quindi c'era qualcuno che passando da li pur avendo il Telepass andava nelle corsie dove poteva pagare con le Viacard prepagate con lo sconto.
Potrebbe succedere anche con i mezzi pubblici. Ma non mi sembra peggio di quello che succede oggi... se uno in particolari condizioni vuole rinunciare al sistema di pagamento integrato per risparmiare qualche centesimo potra' sempre farlo. E' una frazione della scomodita' che abbiamo oggi, per di piu' facoltativa, mentre oggi la scomodita' e' obbligatoria.