Vertenza studentesca sui TPL

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Vertenza studentesca sui TPL

Postby Patrick1595 » Sat 05 November 2011; 15:39

Ciao a tutti!
Sono uno studente facente parte di Unione degli Sudenti (www.unionedeglistudenti.it), coordinatore del territorio Vimercatese.
Insieme al coordinamento provinciale di Monza e Brianza abbiamo intenzione di lanciare una vertenza sui trasporti pubblici con i seguenti obbiettivi:
- Diminuire di brutto gli abbonamenti mensili e annuali per studenti (la mobilità fa parte del diritto allo studio)
- Creare un sistema tariffario integrato tra tutte le aziente di TPL (Trenord compreso) della regione.
Non ci sembrano affatto obbiettivi impossibili se insieme ci facciamo sentire.
Ho parlato con un mio conoscente ex controllore ora impiegato in ufficio che lavora al deposito di Trezzo: mi ha detto che appoggia l'iniziativa e ne avrebbe parlato con i colleghi.
La vertenza si alternerà a fasi di protesta e di intesa con tavoli regionali (se ci concedono l'onore di riunire un tavolo) ma prima di cominciare, sarebbe bello fare un'assemblea tra tutti gli interessati verso fine mese.
Che ne pensate?
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby gabri mi tn » Sat 05 November 2011; 16:35

dell'UDS come ben sai faccio parte anche io

il punto uno teoricamente è sostenibile, la mobilità di uno studente aiuta a garantire il diritto allo studio, non sono per quanto riguarda scuola-casa, ma anche casa-biblioteca scuola-teatro e cose del genere, tuttavia non diminuiranno mai gli abbonamenti nemmeno di un cent nemmeno se facciamo le barricate in centrale.

il punto due è già in studio

secondo me dovreste(mmo) concentrarvi su altri punti, tipo evidenziare le varie carenze che ci sono nelle relazioni scuola-casa dei vari studenti, ad esempio, la corsa X della linea Y fatta apposta per gli studenti arriva sempre tardi perchè qui e perchè là, oppure manca un collegamento dalla scuola di Pescelesso all'abitato di Polentataragna e cose del genere, magari inviando dei questionari nelle varie scuole del territorio in modo che aiutino ad evidenziare eventuali (ce ne sono sicuramente) falle nel sistema.

un'altra proposta che potreste fare collegata al punto primo è non tanto ridurre gli abbonamenti in assoluto, ma calcolare il prezzo degli annuali in base tenore di vita della famiglia: reddito/n° figli eccetera eccetera, che è quello che viene fatto in Trentino, facendo pagare di più di ora chi se lo può permettere e meno di ora chi non se lo può permettere, secondo me questo è sensato (del resto è quello che viene fatto con le mense scolastiche)

:ciao:
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby S-Bahn » Sat 05 November 2011; 16:38

Se posso consigliare tanto giovanile entusiasmo (edit in contemporanea con gabri...)

1. La forte (o anche contenuta) riduzione del costo degli abbonamenti è un obbiettivo totalmente irrealistico e antistorico, specie con questi chiari di luna. La questione vera è quella di un TPL che (fuori Milano e fuori dal servizio ferroviario) è agonizzande e ridotto a poco più di uno scuolabus. Scompare il TPL, altro che sconti sugli abbonamenti!
2. La spinta per l'integrazione tariffaria è invece una cosa intelligente ma devi sapere che non si parte da zero. Forme di integrazione anche totale esistono, basta vedere il mensile e l'annuale Io Viaggio in Lombardia che già ora consente di viaggiare su TUTTI i mezzi di TPL in Lombardia. Il problema è che il processo è a metà e non va mai in porto. Integrazione significa poi che spende meno chi usa le diverse modalità di trasporto ma spende di più chi usa una sola modaltità
3. Sull'integrazione i dipendenti delle aziende di trasporto nulla possono fare e soprattutto nulla c'entrano. Fa piacere la solidarietà umana ma da questo versante ci si deve aspettare un aiuto effettivo pari a zero. E' in tutt'altro ambidito che si gioca la questione.
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby Trullo » Sat 05 November 2011; 17:42

S-Bahn, come spesso accade, mi ha risparmiato la fatica di rispondere 8--)

Quanto alla interessante proposta "calcolare il prezzo degli annuali in base tenore di vita della famiglia: reddito/n° figli eccetera eccetera, che è quello che viene fatto in Trentino, facendo pagare di più di ora chi se lo può permettere e meno di ora chi non se lo può permettere"
E' condivisibile il principio, ma forse è più facilmente realizzabile, come obiettivo, da parte vostra, chiedere sostanziose borse di studio (legate da forti requisiti sia di merito sia di reddito) per chi è effettivamente in difficoltà economica, e contemporaneamente "capace e meritevole"
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby Patrick1595 » Sat 05 November 2011; 18:29

... Uno studente non può avere più o meno diritto allo studio a seconda del reddito. Tutti devono poter andare a scuola pagando una stessa cifra ma umana! Inoltre non possiamo basarci sul merito finchè la scuola è quella italiana in cui il merito è compromesso dal giudizio soggettivo del docente. Possiamo invece reinvestire negli abbonamenti tutti quei soldi che Formigoni spende per il diritto allo studio nelle scuole di CL! Non possiamo partire in partenza con la convinzione di non farcela, io sono fiducioso, secondo me è fattibile se siamo in tanti a fare il culo!

X quel Figo si Gabry <3, risolvere i problemini sui percorsi casa-scuola, linee e orari li risolviamo come routine!
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby Trullo » Sat 05 November 2011; 18:34

Patrick1595 wrote:... Uno studente non può avere più o meno diritto allo studio a seconda del reddito. Tutti devono poter andare a scuola pagando una stessa cifra ma umana!

Don Milani diceva che non c'è nulla di più ingiusto che fare parti uguali tra disuguali 8--)
Alla stessa stregua, se lo studio è un diritto lo è anche il lavoro. Cosa facciamo, abbassiamo gli abbonamenti anche ai lavoratori?
Perchè pensare a forti riduzioni per lo studente di una famiglia che guadagna 10mila euro al mese, ma non per l'operaio o la commessa da milleduecento euro al mese, non mi pare il massimo dell'equità
Ed equitò a parte ci sono le considerazioni di realismo esposte prima
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby S-Bahn » Sat 05 November 2011; 18:45

Con queste premesse massimaliste e ideologiche i politicanti che verranno saranno peggiori di quelli che si apprestano a sostituire.
Mi sbaglierò ma è questa l'impressione che ne ricavo.
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby Davide » Sat 05 November 2011; 18:54

Trullo wrote:
Patrick1595 wrote:... Uno studente non può avere più o meno diritto allo studio a seconda del reddito. Tutti devono poter andare a scuola pagando una stessa cifra ma umana!

Don Milani diceva che non c'è nulla di più ingiusto che fare parti uguali tra disuguali 8--)
Alla stessa stregua, se lo studio è un diritto lo è anche il lavoro. Cosa facciamo, abbassiamo gli abbonamenti anche ai lavoratori?
Perchè pensare a forti riduzioni per lo studente di una famiglia che guadagna 10mila euro al mese, ma non per l'operaio o la commessa da milleduecento euro al mese, non mi pare il massimo dell'equità
Ed equitò a parte ci sono le considerazioni di realismo esposte prima


^^ Sono perfettamente d'accordo. Ed è la stessa assurdità che ho trovato nella volontà di ridurre il prezzo degli abbonamenti agli studenti ma non ai lavoratori, qui a Cinisello Balsamo (ok che si viaggia molto per slogan, e di concreto c'è poco.. però se vogliamo rendere competitivo il trasporto pubblico sono da abbattere i 70 euro circa - non so a quanto sia arrivato ora - dell'intero.. non i 46,50 dello studenti..).

:bash:
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby gabri mi tn » Sat 05 November 2011; 19:40

Trullo wrote:
Patrick1595 wrote:... Uno studente non può avere più o meno diritto allo studio a seconda del reddito. Tutti devono poter andare a scuola pagando una stessa cifra ma umana!

Don Milani diceva che non c'è nulla di più ingiusto che fare parti uguali tra disuguali 8--)
Alla stessa stregua, se lo studio è un diritto lo è anche il lavoro. Cosa facciamo, abbassiamo gli abbonamenti anche ai lavoratori?
Perchè pensare a forti riduzioni per lo studente di una famiglia che guadagna 10mila euro al mese, ma non per l'operaio o la commessa da milleduecento euro al mese, non mi pare il massimo dell'equità
Ed equitò a parte ci sono le considerazioni di realismo esposte prima


Il lavoratore, che al 99,9% dei casi nel 2011 ha la macchina ha già la possibilità di risparmiare: usare il TPL invece che l'auto, uno studente, non può scegliere e deve per forza di cose usare il TPL è giusto quindi che abbia un prezzo ridotto rispetto a quello dei lavoratori.
Come però ho ipotizzato una flessibilità per il prezzo degli annuali studenti, nulla vieta di fare lo stesso anche per gli annuali lavoratori, chi può permettersi di più paga di più, chi meno paga meno. Ha più senso che fare sconti sulle fasce di popolazione che hanno un tenore di vita basso solo in via teorica, come avviene ora: ci saranno sicuramente moltissimi studenti che hanno difficoltà economiche inesistenti e molti over 26 che invece hanno difficoltà sostanziose che pagano il doppio dello studente "ricco".
Io vado a scuola a Milano e sono fortunato, pago 17, c'è mio fratello che va a scuola a San Donato e paga 28 (pur facendo molta meno strada e senza attraversare alcun confine comunale), e c'è chi abita a Paullo e di euro al mese ne sborsa circa 50, non certo poco, magari per una famiglia numerosa che deve pagare 2-3 abbonamenti da 50€ a tutti i figli.

@Trullo: noi siamo UDS e tentiamo di difendere i diritti degli studenti, ma prima ancora cerchiamo di informare e sensibilizzare gli studenti verso le problematiche che ci riguardano, dato che abbiamo una stragrande maggioranza di ragazzi che se ne frega totalmente di tutto, è pessimista e svogliata anche solo a provare a fare qualcosa di concreto, anche di semplice. A tutelare diritti dei lavoratori (con i quali comunque abbiamo sempre numerosi canali di comunicazione-anche perchè fra pochi anni ci riguarda in prima persona) ci pensano i sindacati dei lavoratori, se dobbiamo pensare noi pure a loro... :mrgreen: no perchè già mi dicono che navighiamo nell'oro e abbiamo un grande potere

Concordo poi con Patrik che fondi che potrebbero essere utilizzati per serie borse di studio che nella scuola pubblica vengono erogate col contagocce vengono invece destinate al "Buono Scuola", un rimasuglio di un progetto totalmente fallito di aumentare le iscrizioni alla privata tentando di alleggerire le pubbilche, non c'è stata alcuna inversione di tendenza, ma i buoni continuano ad essere erogati senza problemi e in forma privata (inutile dire che se vinci una borsa in una pubblica finisci direttamente sulla "lista dei poveri" consultabile da chiunque)

risolvere i problemini sui percorsi casa-scuola, linee e orari li risolviamo come routine!

Bene, ma forse non abbastanza, mi sono arrivate a Milano alcune segnalazioni della vostra zona che girerò al più presto alla sezione di Monza e/o Vimercate
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby Davide » Sat 05 November 2011; 19:44

gabri mi tn wrote:Il lavoratore, che al 99,9% dei casi nel 2011 ha la macchina ha già la possibilità di risparmiare: usare il TPL invece che l'auto, uno studente, non può scegliere e deve per forza di cose usare il TPL è giusto quindi che abbia un prezzo ridotto rispetto a quello dei lavoratori.

Insomma.. visti i costi degli abbonamenti interurbani e il servizio che via via che ci si allontana da Milano scema sempre di più, nel momento in cui uno c'ha già la macchina e non contiamo assicurazione e quant'altro.. risparmia utilizzandola. Anche per questo il TPL dev'essere concorrenziale anche per i lavoratori.. Per gli studenti tanto comunque (appunto) non è che ci siano molte alternative, e il prezzo è tutto sommato accettabile nell'interurbano e eccessivamente calmierato sull'urbano!
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby gabri mi tn » Sat 05 November 2011; 19:51

a me sinceramente sull'interurbano mi sembra veramente troppo caro, quantomeno rispetto all'urbano, non capisco questa discriminazione, sarei disposto a pagare un po' di più a fronte di un calo degli abbonamenti extraurbani
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby Davide » Sat 05 November 2011; 19:56

Senza contare le assurdità delle ripartizioni in fasce, che vedono Cinisello in fascia verde, per via di 300mt di territorio di Sesto / Bresso (non c'è niente, solo Parco Nord) che la separano da Milano. :bash:
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby serie1928 » Sun 06 November 2011; 11:34

Vorrei tanto capire quanto pesa la voce "mobilità" sul bilancio mensile/annuale di uno studente. E quanto di questa voce è strettamente utilizzata per "lo studio".

Premetto che il TPL c'entra con il "diritto allo studio" come i cavoli a merenda. Il "diritto allo studio" è il fatto che ognuno possa studiare, se lo vuole. Lo studio è un investimento che l'individuo fa sul proprio futuro e come tale ne deve sopportare i costi, per poi ottenerne il ritorno in termini reddituali futuri (con gli interessi).
Permettere a individui meno abbienti di farlo come a coloro che hanno le risorse, non si fa certamente riducendo in modo indiscriminato i costi, bensì in modo mirato e con criteri di merito: borse di studio.

Ovviamente non stò parlando della scuola dell'obbligo per la quale deve essere minimizzato il ricorso alla mobilità. Se qualcuno vuole mandare i figli nella scuola dall'altra parte della città, paghi e stia zitto!
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby serie1928 » Sun 06 November 2011; 11:38

Davide wrote:Senza contare le assurdità delle ripartizioni in fasce, che vedono Cinisello in fascia verde, per via di 300mt di territorio di Sesto / Bresso (non c'è niente, solo Parco Nord) che la separano da Milano. :bash:

Non è una "assurdità". È l'effetto paradossale di un criterio generalmente valido. Qualsiasi criterio "semplificato" avrà le sue anomalie, è inevitabile comunque.
Abbiamo tutti fretta, e mai siamo puntuali!
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby skeggia65 » Sun 06 November 2011; 12:45

gabri mi tn wrote:...... stragrande maggioranza di ragazzi che se ne frega totalmente di tutto, è pessimista e svogliata anche solo a provare a fare qualcosa di concreto, anche di semplice....

:ot:
Non vorrei dare giudizi affrettati e da ignorante, ma ho come l'impressione che la maggior parte di costoro siano a scuola solo a scaldare banchi. Se avessi ragione, secondo l'articolo 34 della Costituzione, non avrebbero diritto nemmeno a occuparli, quei banchi:
Articolo 34


La scuola è aperta a tutti.

L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
La parte che ho evidenziato significherebbe, a mio giudizio, che gli incapaci e i non meritevoli (ovvero chi non ci arriva e chi non ha voglia) il diritto allo studio non dovrebbero averlo.
/ :ot:
Articolo 21
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Anche se "alea iacta est": Freedrichstrasse!

Se la musica è troppo alta, tu sei troppo vecchio.

Nella vita nulla si deve temere; si deve solo comprendere. Maria Sklodowska Curie
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