Vertenza studentesca sui TPL

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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby Federico_2 » Thu 10 November 2011; 19:35

Esperienza personale. Dimostrata dai test ministeriali di ingresso alle facoltà di medicina.

S-Bahn wrote:Provo chiedere di nuovo, se qualcuno ha le cifre...
I fiananziamenti attraverso il buono/dote scuola che percentuale rappresentano nel finanziamento della scuola (stipendi del personale ed edliizia scolastica della scuola pubblica)?


Il buono scuola, al netto degli altri componenti della dote, quando andavo a scuola io era massimo 1.050 euro, al massimo. Il costo di uno studente di scuola superiore in una scuola statale è 7.000 euro.

E' falso che in una scuola privata cerchi di non avere studenti disabili, anche perchè le iscrizioni sono aperte a tutti e non selettive.

Quanto al fatto che la scuola statale deve garantire anche aree non popolate, giustifica a consuntivo i maggiori costi ma non li giustifica a preventivo. Cioè, non ci conviene chiudere qualche scuola minore, che oggi fa comodo solo ai presidi e ai segretari? Laddove ovviamente è ragionevolmente vicina un'altra scuola.

Credo poco anche agli stipendi degli insegnanti che ci sono scritti. Premesso che la retribuzione dipende dal numero di ore (e non leggo le ore), posso affermare che la busta paga di un mio insegnante di scuola superiore (che aveva 4 anni di anzianità, era giovane) prendeva 1.200 euro e faceva le canoniche 18 ore settimanali. Quindi uno stipendio tutt'altro che disprezzabile.
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby serie1928 » Thu 10 November 2011; 20:24

Trullo wrote:Curioso che uno studente diciottenne è abbastanza maturo per votare ma non per avanzare e sostenere legittimamente le proprie richieste
Quanto al richiamo all'"esame di maturità", forse un operaio che dopo la terza media ha fatto solo tre anni di professionali non è sufficientemene maturo per battersi , per esempio, per i propri diritti in azienda?
Assolutamente sì, è lo studente maggiorenne maturando che è ancora sotto tutela della scuola. Il lavoratore corre tutti i rischi relativi della vita, è maturo per definizione. Sono d'altro canto convenzioni e non è detto che che debbano essere coerenti. E poi il diritto di voto, legato solo alla maggiore età, non è che necessiti di particolare maturità. Diversa sarebbe la eleggibilità. Comunque il discorso è limitato all'ambito scolastico

Lodevole intento ma di difficile applicazione. Cosa fai, mandi i professori a scuola da Bonolis e Cecchetto per spiegare il doppio delle cose nello stesso tempo? :mrgreen:
No, alla accedemia delle scienze di Vulcano :mrgreen:
La gente deve incomiciare a fare gli stronzi cubici (ma non essere stronza al cubo), allattare i bimbi con latte alle stelle, e prima di parlare, insegnare ai bambini ad estrarre le radici quadrate.
Scherzi a parte: è un discorso ultra generazionale, una evoluzione naturale, senza eccessive forzature, ma un minimo da spingere nella direzione giusta, sì!


Non ho capito il rapporto causa-effetto della frase sottolineata rispetto al resto del discorso
Semplicemente che una tale evoluzione "razionale" non può che privilegiare individui razionali, con una emotività sotto controllo, capacità logiche sopra la media e sinapsi accelerate, ovvero individui con predisposizioni naturali a questo tipo società. E questo comporta la definitiva abdicazione dal egualitarismo: non siamo tutti uguali, non siamo tutti capaci allo stesso modo, non abbiamo tutti gli stessi bisogni.
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby Trullo » Thu 10 November 2011; 20:31

Federico_2 wrote:Il costo di uno studente di scuola superiore in una scuola statale è 7.000 euro.

Hai il costo dello studente nella scuola privata? Se sì, e se è più basso della statale, e non ti convincono le ragioni da me addotte facendo riferimento all'articolo , come lo spieghi?


Federico_2 wrote:Posso affermare che la busta paga di un mio insegnante di scuola superiore (che aveva 4 anni di anzianità, era giovane) prendeva 1.200 euro e faceva le canoniche 18 ore settimanali. Quindi uno stipendio tutt'altro che disprezzabile.

18 ore di insegnamento, giusto? A cui dobbiamo aggiungere ricevimento parenti, riunioni di classe, preparazione lezioni, correzione compiti, aggiornamento professionale
Quante ore possono venire fuori? Sicuramente meno di quelle che fa un giovane laureato con la stessa anzianità che lavora nel settore privato, ma sicuramente molte più di 18

serie1928 wrote:E questo comporta la definitiva abdicazione dal egualitarismo: non siamo tutti uguali, non siamo tutti capaci allo stesso modo, non abbiamo tutti gli stessi bisogni.

Il che non dice niente di nuovo rispetto a quella attuale, di società
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby Federico_2 » Thu 10 November 2011; 21:46

Trullo wrote:Hai il costo dello studente nella scuola privata? Se sì, e se è più basso della statale, e non ti convincono le ragioni da me addotte facendo riferimento all'articolo , come lo spieghi?

Di norma il costo della retta si aggira sui 4.000-5.000 euro all'anno. Direi che, oltre a costi del lavoro piu' bassi per diverso contratto, ci sono ben altre motivazioni. Le scuole statali fanno parte dello stato, quindi come tutte le aziende di stato italiane funzionano male, cioè costano tanto e rendono poco. Spesso il personale è in numero eccessivo rispetto alle necessità ma sopratutto è distribuito male e scommetto che l'organizzazione del lavoro non è eccellente. Per esempio, quanto scommettiamo che anche nella scuola statale piu' piccola non manchi il personale ATA o come si chiama? Io mi ricordo che nella mia scuola non statale che era molto piccola non c'erano tecnici, ma i compiti da tecnico ata erano devoluti ad alcuni insegnanti che ovviamente erano retribuiti. Si risparmia una persona che avrebbe compiti al massimo di 2 ore a settimana ma si incrementa la retribuzione degli insegnanti.

Poi ripeto che la gestione delle spese non sarà eccellente in quelle statali. Un preside che interesse avrebbe a ridurre i costi e mantenere in buone condizioni la scuola, dal momento in cui tanto viene tutto pagato dal ministero?

Meno posti statali ci sono meglio è per tutti. L'Italia oggi si ritrova in pessime condizioni economiche (scommetto nel fallimento in poco tempo, ma ovviamente saro' contento se non succede) proprio per colpa dell'elevato numero di dipendenti pubblici e aziende pubbliche, oltre che per sindacati poco lungimiranti che si sono preoccupati principalmente dei lavoratori statali.

Trullo wrote:
Federico_2 wrote:Posso affermare che la busta paga di un mio insegnante di scuola superiore (che aveva 4 anni di anzianità, era giovane) prendeva 1.200 euro e faceva le canoniche 18 ore settimanali. Quindi uno stipendio tutt'altro che disprezzabile.

18 ore di insegnamento, giusto? A cui dobbiamo aggiungere ricevimento parenti, riunioni di classe, preparazione lezioni, correzione compiti, aggiornamento professionale
Quante ore possono venire fuori? Sicuramente meno di quelle che fa un giovane laureato con la stessa anzianità che lavora nel settore privato, ma sicuramente molte più di 18

Si, ovvio, ma il confronto non era tra insegnante e un altro lavoro, ma tra insegnanti. Mi sembra falso che un'insegnante a fine carriera in scuola privata prenda 1.200 euro, dal momento che gli insegnanti con anzianità trascurabile e contratto a tempo determinato prendono già 1.200 euro con cattedra standard (18 ore).
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby gabri mi tn » Thu 10 November 2011; 22:13

l'espressione "maturo per definizione" non si può davvero sentire
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby Trullo » Thu 10 November 2011; 22:20

Federico_2 wrote:...

Mi spieghi cos'è un ATA?
E anche, visto che parli di riduzione dei costi da parte dei presidi, quali sono i costi che i presidi stessi possono controllare?

Federico_2 wrote:Meno posti statali ci sono meglio è per tutti. L'Italia oggi si ritrova in pessime condizioni economiche proprio per colpa dell'elevato numero di dipendenti pubblici e aziende pubbliche,

George Bernard Shaw diceva che per ogni problema esiste una soluzione semplice, ma purtroppo sbagliata :mrgreen:
E' curioso notare che i paesi in crisi di debito (nell'ordine Grecia, Portogallo, Irlanda (*), Italia e Spagna) non siano quelli, storicamente, a spesa pubblica elevata
I paesi a spesa pubblica elevata sono Austria, Belgio, Francia e paesi scandinavi, e nessuno di loro è considerato a rischio default

Federico_2 wrote:oltre che per sindacati poco lungimiranti che si sono preoccupati principalmente dei lavoratori statali.

Stavolta mi scivola, perchè l'organizzazione di cui faccio parte storicamente è stata minoritaria, nel pubblico impiego :divano:


(*) quell'Irlanda che solo un paio d'anni fa tutti prendevano a modello come stato virtuoso per la bassa pressione fiscale
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby Federico_2 » Thu 10 November 2011; 23:03

Il personale ata è il personale non docente di una scuola.
I costi che il preside puo' controllare sono manutenzione, energia, sicurezza, gestione personale, ecc...

Per la spesa pubblica, bisogna controllare anche quanti soldi sono spesi bene: in Italia abbiamo costi di un ferrari e servizi fiat. Vanno bene i servizi fiat, pero' visto che le tasse le pago come una ferrari non posso certo dire di essere contento.
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby serie1928 » Fri 11 November 2011; 0:28

gabri mi tn wrote:l'espressione "maturo per definizione" non si può davvero sentire

Infatti l'hai solo letta :lol: :lol:
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby Trullo » Fri 11 November 2011; 0:53

Federico_2 wrote:Il personale ata è il personale non docente di una scuola.

E allora non capisco io. I prof fanno il lavoro dei bidelli o dei tecnici di laboratorio? Ma allora i costi sono maggiori, non minori...
Federico_2 wrote:I costi che il preside puo' controllare sono manutenzione, energia, sicurezza, gestione personale, ecc...

Mi sfugge l'autonomia che può avere il preside su questi punti
Il costo del personale è stabilito dal contratto, cosa può fare il preside?
Energia idem. Che margini di manovra ha per ridurre i costi? Spegnere i riscaldamenti per ridurre i consumi di combustibile?
Manutenzione e sicurezza sono a carico del preside?

Federico_2 wrote:Per la spesa pubblica, bisogna controllare anche quanti soldi sono spesi bene

Giusto, ma prima ne facevi semplicemente una questione di quantità (meglio avere meno stato possibile) non di qualità
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby S-Bahn » Fri 11 November 2011; 0:59

Trullo wrote:[ I prof fanno il lavoro dei bidelli o dei tecnici di laboratorio? Ma allora i costi sono maggiori, non minori...
dipende. Se devi pagare una persona a tempo pieno costa di pià se è un professore. Se le esigenze sono minime, allora pochi straordinari dei professori sostituiscono uno o più dipendenti a tempo pieno, e allora il risprmio cìè.

Un inciso sugli stipendi dei professori. Non sono esaltanti e infatti assomigliano al mio... 8--) solo che quasi tutti i professori che conosco, ripetizioni in nero a parte, riescono a fare un secondo lavoro.
Il sottoscritto manco lavorando di notte ne troverebbe il tempo...
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby jumbo » Fri 11 November 2011; 1:01

trullo ed altri nella pagina precedente mi avevano posto delle questioni, direi che federico2 ha risposto dicendo le stesse cose che avrei risposto io, probabilmente spiegandole pure meglio.
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby gabri mi tn » Fri 11 November 2011; 1:07

S-Bahn wrote:quasi tutti i professori che conosco, ripetizioni in nero a parte, riescono a fare un secondo lavoro.


:shock: Personalmente non ne ho mai conosciuto uno, a parte un pazzo che si è fatto dare il part time per ritirarsi in montagna dove sto io a fare il contadino e curare la sua azienda agricola bio che manda avanti da solo (se volete qualche buon prodotto bio... ad iniziare dalle patate a finire con le marmellate :D)
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby S-Bahn » Fri 11 November 2011; 1:13

Il part-time rispetto alle 18 ore? :shock:
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby gabri mi tn » Fri 11 November 2011; 1:29

si, insegna dal lunedì al mercoledì e poi si ritira nella capanna di heidi

ora che ci penso ho conosciuto altri insegnanti con part time con un altro lavoro: 2, tipo la mia di matematica del biennio che in realtà è una professoressa universitaria CREDO della bocconi, e il mio prof di fisica della terza che veniva a scuola solo il lunedì e il venerdì e faceva 6 ore in tutto, anche lui aveva un altro lavoro come consulente informatico ecc. insegnava perchè si divertiva anche se era l'ultimo dei precari più sfigati, ora è al liceo di Monza
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Re: Vertenza studentesca sui TPL

Postby LUCATRAMIL » Fri 11 November 2011; 14:32

gabri mi tn wrote:
S-Bahn wrote:quasi tutti i professori che conosco, ripetizioni in nero a parte, riescono a fare un secondo lavoro.



Io ne ho conosciuti parecchi che non riuscivano a fare nemmeno il loro lavoro, e non a causa di terzi....
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