jumbo wrote:[...]
Uno deve avere un titolo di viaggio valido nel momento in cui sale sul treno.
Uscendo dal concetto delle zone, se sono sul un treno per Brescia e ho un biglietto per Romano di Lombardia dove il treno su cui sono non ferma, mi fanno la multa anche se dopo l'ultima fermata prima di Romano dico che sto per fare il biglietto online da Romano a Brescia.
In realtà dipende dal regolamento tariffario e non tutte le tariffe si comportano allo stesso modo. Per i treni l'estensione non è prevista e ti devi rivolgere al capotreno per avere un cambio di percorso, ma in un sistema a zone estensibili la cosa è un po' diversa. In treno viaggi tra una località di partenza e una di arrivo chiaramente esposte sul biglietto, nel nostro caso attraversi "zone" senza un luogo preciso di riferimento.
Inoltre qui il discorso è di un abbonamento per un tratto limitato.
Prendi il caso che tu abbia l'abbonamento Mi1-Mi4 e devi viaggiare fino a magenta in zona "Mi7", non puoi usare uno dei diretti che ferma solo a Rho-Fiera e poi più? Non credo sia nella logica dello STIBM limitare le cose in questo modo.
Questo senza considerare la corretta obiezioni di Kadath Dragon qui sopra.
L'estensione è tipicamente qualcosa che si carica sugli abbonamenti. Uno ha un abbonamento urbano e una volta l'anno va fuori dall'ambito dell'abbonamento, e allora carica l'estensione.
Perché se ho un "24h" o un "72h" e devo uscire dall'ambito di validità devo fare un biglietto supplementare per tutto il percorso? Anche qui mi pare sia fuori dalla logica di base del STIBM, anche se tecnicamente questo al momento non mi pare sia possibile. La domanda che ho fatto era nel senso se mi ero perso il fatto che ora si possano fare le estensioni "cartacee", diciamo così, anche per "non abbonati".