Graffitari

[friedrichstrasse]

Tutti i pirloni che vogliono darsi un tono. Mai sentita la classica frase "Meglio un po' di colore che un muro grigio e triste"?

[trambvs]

Mi iscrivo tra i pirloni allora: se l'alternativa è un parete in calcestruzzo (non volutamente) priva di finitura, preferisco altro; tag escluse ovviamente (che tutto sono tranne un decoro, di qualsivoglia gusto).

[Trullo]

Dipende dalla situazione. Un murale fatto bene (e non semplici scarabocchi) se a tema e se fatto in accordo col proprietario è meglio di un muro bianco o di una saracinesca nera
(sto parlando non di luoghi di particolare pregio architettonico, ma di un altrimenti anonimo quartiere di periferia)
Se questo significa essere iscritti al coro dei pirloni, ecco il secondo pirlone

[friedrichstrasse]

Ok, quindi vi troverete molto bene a Milano: costruzioni squallide e scarabocchi, pardon, opere d'arte colorate ovunque

[spiff]

una buona notizia...speriamo non finisca nella solita bolla di sapone ma che sia l'inizio di una svolta...

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_maggio_5/20130505NAZ21_13-212984162664.shtml

[midlander]

Dipende dalla situazione. Un murale fatto bene (e non semplici scarabocchi) se a tema e se fatto in accordo col proprietario è meglio di un muro bianco o di una saracinesca nera

hai detto niente

intanto non credo che nessun proprietario accetterebbe di farsi "taggare", poi non vedremmo più graffiti sui treni, sulle stazioni, nella maggior parte degli spazi pubblici etc

comunque credo che chiedere a uno "oh tipo ti spiace se ti graffito la saracinesca" sia legale già ora. Credo che ci sia addirittura chi si fa pagare per questo.

[Trullo]

Credo di aver scritto quelle cose anni fa
Certo, c'è una differenza enorme fra tag (che deturpano sempre) e murales (che spesso sono belli da vedersi)

[GLM]

e c'è anche la differenza tra chi vuole fare murales, che ben accoglie spazi appositi o saracinesche di negozi consenzienti, e chi vuole fare tag, che lo fa al solo scopo di farle in luoghi proibiti (e che sono tali, spesso, per ovvi motivi).

[S-Bahn]

La questione "murales" è furiviante perché nel 99,99% dei casi si tratta di tag, ovvero di un sistema equivalente alle pisciate dei cani per marchiare il territorio. I disegni e le pitture non c'entrano nulla con tutta questa storia.
Ma ci si casca sempre. Qualche anno fa il mio sindaco di allora per il solito problema delle tag propose "diamogli degli spazi sui muri così possono fare i murale senza dare fastido a nessuno".

[GLM]

[JA+]

Le tag si riconoscono perchè assomigliano a delle firme "disegnate". Sono d'accordo con Trullo: i murales decorano gli spazi vuoti, che spesso sono desolanti e danno la sensazione di poca sicurezza, ma questo non ha nulla a che vedere coi graffiti. I murales di solito sono concordati col proprietario dello spazio da riempire (come hanno fatto a Cadorna qualche tempo fa al binario 10), mentre i graffiti vengono fatti ovunque, anche su edifici di pregio e monumenti , col solo scopo di farsi vedere. In ogni caso è ora di finirla con gli scarabocchi sui mezzi pubblici (soprattutto M2).

[54er]

Ennesimo articolo del Corriere che oltre a raccontare nulla di nuovo e di non conosciuto, carica anche i video delle loro imprese! E loro sentitamente ringraziano per la pubblicità!

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_giugno_1/writer-metropolitana-gang-tombini-2221435997789.shtml

[JA+]

Questo è il più grande favore che si possa fare a loro, foto e video andrebbero censurati. Va bene invece spiegare, anche in dettaglio, come avvengono le incursioni (magari legge anche qualche addetto della sicurezza nei depositi ).

[max90]

Non voglio tirare in ballo per l'ennesima volta l'argomento, tanto il massimo che si riesce a tirare fuori sono una giusta indignazione, un ineccepibile desiderio di vendetta (da chi evirerebbe col trinciapollo i gioielli dei soggetti in questione, a chi li metterebbe a pulire i treni h24), e poco altro, ma sul Corriere compare questo articolo:

http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 8790.shtml

in cui i giornalisti sono così furbi da indicare i nomi "d'arte" dei tre soggetti, con ovvia pubblicità gratuita.
Dieci e lode in furbizia.

[skeggia65]

Aggiungerei, visto che ci sono "sponsor" in ballo (così si capisce dall'articolo), bloccare la diffusione di tali marchi sul territorio Italiano.