Corriere wrote:In azienda dal '70. Incidenti e scarsa manutenzione i temi della rottura
All'Atm salta il supermanager
Massetti divorzia dall'azienda di trasporti, dopo 38 anni. L'addio a febbraio 2009. Lascia in polemica con la gestione Catania
Finisce un'epoca all'Atm. Se ne va il direttore generale dell'azienda, Roberto Massetti. Sessantotto anni, da una quarantina nell'azienda del trasporto pubblico locale, Massetti lascia in punta di piedi. Ma che i rapporti con il nuovo presidente, Elio Catania, non fossero idilliaci non è un mistero per nessuno. Massetti avrebbe firmato ieri le sue dimissioni dal primo febbraio 2009. Ingegnere, il manager è entrato in azienda il 12 gennaio '70, come funzionario del movimento stradale. Poi ha toccato tutte le tappe della carriera aziendale. È stato dirigente del settore «fabbricati e armamento». A metà degli anni '90 ha preso possesso dell'ufficio del direttore generale. Vicino all'Udc, Massetti è stato il più longevo dei direttori generali di Atm. Ha navigato con abilità da una giunta all'altra. Fino ad arenarsi sullo scoglio della gestione Catania. Già da aprile 2007 si vociferava che la sua poltrona fosse in bilico. D'altra parte la raffica di incidenti degli ultimi mesi non ha fatto che approfondire il solco dell'incompatibilità.
Lo stillicidio degli scontri fra tram, degli scambi difettosi e dei binari di pastafrolla ha dato il via al gioco dello scaricabarile. Di chi sono le maggiori responsabilità? C'è chi accusa l'amministrazione di Bruno Soresina durante l'era Albertini (soprattutto il centrosinistra in consiglio, oltre, naturalmente, alla nuova gestione Catania). E chi, come il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Giulio Gallera, va lancia in resta contro il nuovo presidente, Elio Catania. Il 22 ottobre scorso, dopo l'ennesimo scontro fra tram, si davano per certe le dimissioni di Massetti. «Qualcuno dovrà pagare, bisogna dare un segno alla città», avrebbe detto lo stesso sindaco, Letizia Moratti.
Alla fine una testa saltò, ma non quella di Massetti. Solo questione di tempo. «E di buonuscita», vociferano le malelingue nei corridoi di Atm. Ma Massetti in Foro Bonaparte ha anche molti sostenitori. «Un grande lavoratore. La sua è stata una dedizione totale all'azienda. Sempre al servizio della città, senza risparmiarsi», assicura un dirigente del piano che conta. Certo è che il manager non pare avere intenzione di impegnarsi meno in questi ultimi mesi di lavoro: ieri sera alle 21.30 era ancora al suo posto in ufficio. Atm dovrebbe dare oggi l'annuncio ufficiale dell'uscita del suo manager. Ancora presto per dire chi raccoglierà il testimone.
Rita Querzé
rquerze@corriere.it
03 dicembre 2008
Decio, Kluzer o chi altro il successore?