Tranviera wrote:La Signora Teresa è una simpatica e purtroppo sola vecchietta che abita nelle case popolari di viale Molise, solutamente fa tappa al deposito Molise o in Isonzo, frequenta la 90/91 e la 92 e sale a bordo dei Filobus per stare in compagnia, per evadere dalla solitudine......poi comincia ad accusare malori fasulli poichè sa che se ci si sente male su un mezzopubblico l'autista deve chiamare l'ambulanza se la persona sofferente lo richiede. Ovviamente la Teresa finge di satre male per essere accompagnata in ospedale e poter mangiare qualcosa.
I colleghi filovieri la conoscono bene e quindi le rispondono di fare la brava!
Diciamo che è una mascotte!
linea 91 wrote:io sul 16 (nei miei finti corsi per manetta) ne ho beccata una da Mte Velino a De Angeli a me ed al vero manetta ha fatto diventare la testa come un pallone uffff
Magenta wrote:Anche tu conosci la signora Teresa? Per me è cliente fissa. Mi ricordo la prima volta che "i ha fregato". Aveva mal di pancia, mi sono fermata, le ho chiesto se voleva assistenza e lei sì si. Chiamo su per l'ambulanza e intando faccio salire i passeggeri sulla vettura dietro. Rimaste sole, mi ha ringraziato e voleva darmi la mancia: 10.000 lire (era la fine del 2004). Poi quando ha visto arrivare l'ambulanza del S. Rita non voleva salire...perchè i paramedici le hanno dato una girata perchè quel giorno era la terza volta che fermava un mezzo pubblico per niente.
Da allora ho capito che faceva così per attirare l'attenzione e così ho cominciato a salutarla e lei ricambia tutta contenta e ho notato che se la saluti fa la brava. Però se resti fermo troppo ad un semaforo comincia ad urlare e a picchiare il bastone per terra. Ma è un personaggio e anche se in un certo senso crea un pò di disagio, a me fa tenerezza e per quanto posso cerco di starle dietro per tenerla tranquilla.
E' una dissociazione della personalità, proprio come se fossero due persone. Credo abbia a che fare con la schizofrenia, ma non sono un medico...Slussen wrote: Fa dei veri e propri discorsi a due (cioè si risponde, cambiando anche la voce.
Slussen wrote:Sulla 63 c'è un tizio, avavstanza anziano, che parla da solo. Fa dei veri e propri discorsi a due (cioè si risponde, cambiando anche la voce). E poi, spesso e volentieri canta, portandosi il pugno chiuso sotto la bocca, come fosse un microfono. Devo dire che canta anche benino.
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