by LUCATRAMIL » Wed 11 May 2011; 13:29
Usando il TPL urbano da quando ero in braccio a mamma, ossia dal 1962, ritengo di poter dire che:
1)Giustamente Milano aveva bisogno di alcune linee metropolitane; ma
2) per incompetenza o provincialismo, con il loro avvento, specie dalla seconda metà degli anni '70 è cominciata la lotta alla rete di superficie: da un'opportuna integrazione con le M, che comportava qualche ovvia riduzione, si è passati ad un'estrema riduzione (e ciò indipendentemente dal colore delle amministrazioni), anche con evidenti bugie comunicate ai cittadini (promesse di ripristino mai mantenute, specie per le filovie).
3) parallelamente, non si è mai voluto aprire zone pedonali (né le Sinistre né le Destre); mentre si è conseguentemente manifestata la comune volontà di lasciar fluida la circolazione delle auto.
4) Ora che con il passante il numero delle linee M è sufficiente per le dimensioni di Milano che soffriva massimamente il pendolarismo, si continua a pensare a linee M per attuare il punto 3, senza utilizzare la rete esistente in superficie, la quale consentirebbe ottimi servizi integrati con le M a costi bassi. Ma non é un caso che gli stranieri ci contestino di vivere sopra le nostre possibilità: lo vedo quotidianamente.
5) la rete dei binari tranviari é stata ridotta così tanto, da ostacolare la circolazione stessa dei trami rimasti, e anziché rendere più fluida quella, con nuovi tracciati, si sono ridotte le linee (oltre ad altri noti artifizi di ragguardevole demenzialità), pur di lasciare agio alle auto.
6) si aggiungano gli avvicendamenti tecnici e dirigenziali in ATM, con professionalità sempre più scadente ed apparentemente legata ancora alle epoche in cui sembrava che il M fosse destinato a sostituire tutto il TPL urbano.
7) Mi mancano dati sulla crescita/decrescita della popolazione urbana/suburbana e i dati di una sana indagine origine/destinazione stile anni '70, perché ho la sensazione che gli addetti ed anche alcuni di noi abbiano in mente i flussi ed i carichi di una Milano dell'epoca industriale e comunque superata (si pensi a Linate, rimasto secoli con una misera linea bus 12m, poi elevata a 18m e per il quale si pensa ora addirittura ad un M quando se ne profila all'orizzonte un ridimensionamento od una chiusura); infine, le dimensioni della città sono immutate (io penso che si dovrebbe allargare il confine stile 1923).
Dunque anche dire "salvare il TPL" non vuol dire nulla: c'è chi pensa di risolvere tutto con il M, chi con i bus che non hanno infrastruttura: dipende da come si intende organizzarlo e, a pochi giorni dal voto, francamente non ho capito chi e come intende farlo concretamente. Di certo non rivoterò chi mi ha tradito.
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LUCATRAMIL on Wed 11 May 2011; 13:32, edited 1 time in total.
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