pubblicato il libro bianco dei trasporti del CTPC

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Postby jumbo » Fri 16 February 2007; 15:55

A me non pare arrogante. Mi pare molto pacato come toni.
Se poi i contenuti sono "forti", è doveroso quando qualcuno spaccia per rilevazioni scientifiche ciò che di scientifico non ha nulla.
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Postby giolumi » Fri 16 February 2007; 18:18

jumbo wrote:A me non pare arrogante. Mi pare molto pacato come toni.
Se poi i contenuti sono "forti", è doveroso quando qualcuno spaccia per rilevazioni scientifiche ciò che di scientifico non ha nulla.


ecco un buon esempio di provocazione... ma siccome mi sono raccomandato di non cascarci non ci casco :wink: :wink:

ps, in quale parte del libro bianco hai letto o hai trovato la dicitura "rilevazioni scientifiche"? a me è sfuggito...

Non che con questo dica che sono campate in aria, tutt'altro, ma informo che non disponiamo di laboratori scientifici per analisi, a meno che per scientifico non si consideri il mero contare e la mera osservazione empirica, allora in questo caso sì, siamo stati scintifici, ma d'altro canto non vedo perchè dire che la fermata 22 marzo/fiamma è alta meno di 15 cm quando è alta meno di 15cm, come tutti possiamo andara a vedere, sia campato in aria!

Ovvio, ripeto, che quando non avevamo conferma delle informazioni è stato nostro dovere indicare che queste non erano notizie confermate (come su webasto, gps paline, tagli corse in m2 per anzianità armamento, ecc ecc) ma solo ipotesi o "voci". Nel secondo caso ovviamente si chiede ad ATM di dare spiegazioni in merito alla veridicità o meno di tali "voci".
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Postby jumbo » Fri 16 February 2007; 18:32

Hai ragione, non c'è, mi sono sbagliato. Chiedo scusa.

Ma non ti preoccupare, ritengo abbastanza cialtronesca la qualità del vostro lavoro ugualmente, ci sono lo stesso tanti validi motivi.
Il primo che mi viene in mente è quello di fare delle rilevazioni con metodologia casuale (cioè non scientifica, quindi non certificabile, misurabile, paragonabile in modo razionale a niente, quindi uguale a zero come base di ragionamento) e sulla base di questo sparare sentenze sulla qualità del servizio offerto e chiedere correzioni.
Credo che cose come queste siano controproducenti per una seria valutazione del servizio di ATM.
Sarebbe quindi irrazionale (e quindi uno spreco di risorse pubbliche) che ATM prendesse una qualunque decisione sulla base di quei dati.

Oso sperare che l'espressione della mia opinione non sia per il suo contenuto automaticamente equiparata ad una "provocazione".
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Postby giolumi » Fri 16 February 2007; 18:35

mi potresti dire quali parti nel libro hai trovato "difettose"?

a quali raccolte casuali di dati fai riferimento?

siamo pronti a correggere gli errori e arricchire i ragionamenti del libro che è un "work in progress" perenne ed è aperto alla collaborazione di tutti come avrai letto nella seconda di copertina
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Postby jumbo » Fri 16 February 2007; 18:50

se tu utilizzi come dati i reclami che chi lo desidera ti riferisce, non è una rilevazione statisticamente significativa.
ad esempio, se per un mese non va la scala a lima, certamente per chi va lì è un problema, ma non è un campione rilevante di per sè.

bisognerebbe individuare un campione statisticamente significativo di scale mobili (al limite anche tutte) e poi con criteri statistici rilevare se funzionano (al limite anche tutti i giorni) e poi con quei dati fare una valutazione della qualità del servizio offerto dalle scale mobili.

per cui la vostra raccolta è comunque un polso della situazione, ma rischia di diventare solo un ricettacolo di mugugni di quelli a cui non va mai bene niente e c'hanno sempre da dire perché non hanno altro da fare.

magari poi qualche politico a caccia di voti la prende come utile per questo scopo, ma rischia di far danni agendo su cose "populistiche" e non su cose realmente utili.
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Postby giolumi » Fri 16 February 2007; 18:54

quindi non hai letto il libro....

altrimenti sapresti che le segnalazioni sono state elaborate e verificate..... ti invito (quando sarà possibile) a leggere il libro vedrai che è completamente diverso da come te lo sei immaginato

le statistiche che ci sono riguardano il numero disegnalazioni in se e gli argomenti trattati ma tutto al fine di catalogarle

mentre il contenuto è elaborato nella parte di rilievo dove troverai, argomentazioni, citazioni dal bilancio, foto, dati, verifiche asl.... ovvero solo cose che erano documentabili, e in più opinioni e proposte

ma, come ho detto io stesso, non vasta una segnalazione "la scala a lima non va" (stano pensa è un caso, ma è la stessa citata da me) per dire che le scale a lima non funzionano mai.... non siamo così ingenui
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Postby jumbo » Fri 16 February 2007; 18:57

non l'ho letto, ma sono comunque le segnalazioni che chi vuole vi manda, non un campionamento statistico.
sul vostro sito c'è un'area downloads, perchè non lo mettete lì?
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Postby giolumi » Fri 16 February 2007; 19:00

abbiamo detto a chi cura il sito di farlo, ma non da segni di vita....

ti invito a leggere e poi giudicare, come è consuetudine
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Postby jumbo » Fri 16 February 2007; 19:05

però la tabella allegata l'ho già letta, quella non so perchè la lascia scaricare
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Postby giolumi » Fri 16 February 2007; 19:23

bene, quella con le segnalazioni, ad esempio, non ha nulla a che fare, abbiamo preso carta e penna e fatto il giro sulle linee idnicate, rilevando FATTI e non opinioni e allegando proposte, infatti è difficile opinare un infratruttura che tutti possono vedere, un altro discorso è provare un ritardo specifico (come quello della multa che ha originato il comitato)
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Postby jumbo » Sat 17 February 2007; 0:01

comunque, commentando le tabelle allegate che ho già visto, già si vedono cose che fanno pù incavolare che altro

secondo te la mancanza di banchine alle fermate della 90 che non ne sono dotate, fermate alle quali la gente sale e scende comodamente sul veicolo dal marciapiede da 50 anni, è un problema rilevante?
la mancanza di pensiline alle fermate del 15 a Rozzano in direzione perfiferia, alle quali il 95% della gente scende (e se ne va a casa, mica sta lì ad aspettare) ha qualche senso?
in via mazzini dove passano orde di pedoni dovremmo mettere una pensilina, così almeno non passa più nessuno sul marciapiede e ci troviamo tutti i pedoni ad invadere la sede stradale?

ATM dovrebbe spender soldi in queste cose?!?

se tutto il resto del documento è conforme a queste cose (ed al tuo tono generale nel forum), temo che dovrò confermare il pre-giudizio espresso sopra...

vedremo.
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Postby Slussen » Sat 17 February 2007; 0:52

Mi permetto qualche osservazione:

1) Il responsabile dell'ufficio stampa (o consulente d'immagine o quello che è) è un imbecille. Un articolo in quello stile - oltre ad essere al limite della querela - non è degno di un'azienda pubblica.

2) Aver scritto in quel modo del Corriere della sera non gioverà all'immagine futura di Atm.

3) Se questo è il modo di campionare la qualità di un servizio, allora è opportuno ricorrere a qualche corso di formazione. Un conto è campionare un servizio, un conto campionare le segnalazioni ricevute per agromento o per linea. Se il numero dei reclami è significativo, si tratta cmq di un dato interessante sulle criticà del servizio nella percezione soggettiva dell'utenza. Peraltro non viene detta una cosa: se il Comitato avrà i suoi limiti, non mi risulta che il Comune di Milano si dia da fare con grandi verifiche del servizio. Per quanta riguarda eventuali rilevazioni interne dell'azienda, a parte che non ne vengono rese pubbliche molte, in ogni caso non mi fido per niente.

Solo due consigli per il Comitato:
1) Non alzate i toni, non cadete nel tranello di Am. Sfidateli: Atm fornisca i suoi dati e le modalità di rilevazione.

2) Non perdetevi in questioni di dettaglio.
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Postby skeggia65 » Sat 17 February 2007; 1:04

Slussen wrote:......Aver scritto in quel modo del Corriere della sera non gioverà all'immagine futura di Atm....
Epperò il Corriere fa un cattivo servizio ad ATM (e non solo) da parecchio tempo, con articoli che enfatizzano guasti e disagi, e soprattutto avallando, per voce di Giangiacomo Schiavi, le opinioni dei lettori/automobilisti che trovano "ingombranti" i mezzi ATM, soprattutto pluricassa, imputando loro gli ingorghi del traffico.
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Postby fra74 » Sat 17 February 2007; 1:10

Giangiacomo Schiavi che per inciso è ben disinformato visto che tempo fa nella rubrica che cura sul sito del corriere ha pensato bene di dire che la fermata di Segrate era ancora chiusa. Gli ho mandato una mail per segnarargli gli errore ed ammetto che ha pure risposto in tempi rapidi, ma secondo voi ha pubblicato una rettifica?
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Postby niross » Sat 17 February 2007; 1:36

Tra il bailamme di dati presentati, ne commentiamo
solo uno assai significativo: le
segnalazioni di corse irregolari registrate
in un anno non rappresentano nemmeno
lo 0,001% del totale delle corse effettuate
da ATM in un anno (quasi 10 milioni)


Non ho letto il libro bianco (lo farò al più presto) e non vivo più a Milano da 6 mesi (ma tornerò presto), però questo dato che viene riproposto da ATM in tutte le salse mi ha sempre fatto venire il voltastomaco per i nervi.
Cosa intendono con corse irregolari (già su quello per rigore scientifico dovrebbero far luce)? io non ho mai preso il cronometro per verificare che tutti gli autobus rispettino gli orari del passaggio alla fermata (scusate se mi esprimo con termini poco tecnici) però, non avendo altro mezzo di trasporto che quello pubblico, qualche esperienza diretta l'ho fatta e mi sembra una un dato quantomeno poco credibile quello fornito da ATM. Parlo della linea che conosco di più e cito solo qualche esempio: la 43 ha gravissimi problemi di regolarità (segnalati più di qualche volta da me ad ATM) nel tratto da Greco a Gioia accumula dei ritardi spaventosi e, spesso, si vedono le "carovane" di autobus (2 di fila). Non è colpa di ATM magari (il mercato a via Belgirate o via Stesa, non ricordo bene dove lo facciano al venerdì, crea un ingorgo che dura fino alle 14, le auto a doppia fila fanno perdere semafori su semafori); dico anche che la colpa non è direttamente di ATM, ma come fa ATM ad ottenere quel dato sulla regolarità delle corse? Avranno sicuramente applicato un metodo scientifico per rilevarlo ma il solo fatto che il metodo sia scientifico non garantisce in nessun caso il fatto che sia atto a fotografare la situazione reale.

La cosa che più mi sembra assurda è che ci si barrichi dietro un dato! è oggettivo che il servizio atteso non corrisponde alle aspettative (almeno a me pare lampante, eppure non sono "di palato fino" perché sono nato e cresciuto in città dove la situazione e decisamente peggiore) come possono continuare a dire che, tuttavia, solo lo 0,001% del totale delle corse effettuate da ATM in un anno sia irregolare? Se quel dato corrispondesse alla realtà Milano avrebbe un sistema di trasposti estremamente efficiente (tra i migliori del mondo) ma a me non sembra affatto. Certo, in in Italia può anche fare scuola (sopratutto in considerazione che Milano è una metropoli) ma ciò non toglie che i livelli del servizio non sono così elevati come risulta dalle loro statistiche.

La cosa che mi sembra più assurda è che quel loro dato blocchi qualsiasi tentativo di far notare che le cose non stanno così. Quale luminare del marketing (ammesso che sia il marketing ad occuparsi di queste cose) c'è dietro questo atteggiamento? Un dato di quel genere può andare bene nei casi in cui non ci si relaziona direttamente con il pubblico ma non per le aziende di servizi: un'azienda che produce servizi (tutte in realtà ma per queste in maniera particolare) deve avere un atteggiamento atto a comporre e comprendere le ragioni che portano ad avere "opinioni" (interne ed esterne) differenti circa il livello del servizio. Le opinioni dei propri clienti sono fondamentali per valutare un servizio anzi (e chi si occupa di marketing lo sa) sono l'unico metro di valutazione valido. Lasciare la possibilità di fare segnalazioni ("reclami" in realtà) dovrebbe essere solo l'ultima spiaggia per venire a conoscenza di disservizi e più in generale quello che che pensa la propria clientela.
Non hanno concorrenti diretti (anche se i mezzi di trasporto privati li voglio considerare, credo a ragione, concorrenti quantomeno indiretti) il loro obbiettivo dovrebbe essere quello di rendere il proprio servizio tale da farne la prima scelta nella maggior parte dei casi... a me pare che non sia questo l'atteggiamento per centrare l'obbiettivo.
Mi piacerebbe veramente sapere chi esegue le valutazioni della regolarità del servizio: spero non ATM stessa. Farebbe bene ad elaborare in proprio dati ad uso interno ma, se volessero veramente fotografare la realtà, ciò che viene percepito del loro lavoro non dovrebbe essere l'azienda stessa a produrre dati come quelli sulla regolarità (che per l'azienda può significare qualcosa per i clienti/utenti probabilmente significa altro). Mi pare ragionevole che non ci si possa valutare da soli, o sbaglio no? soprattutto mi pare insensato scegliere cosa valutare di se stessi quando poi, per raggiungere il proprio obbiettivo (la concorrenza al mezzo privato) conta solo ed esclusivamente l'opinione dell'utilizzatore.

Scusate la lunghezza del post.
niross
 
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