Trasporti a Milano

A spanne, poi magari Mazzu ha dati più precisi, ma in una decina di anni hanno dimezzato i materiali di cui occuparsi e dismesso la parte più vecchia.
Dal 2018 hanno anche ridotto il servizio, ma non pare proprio che questo abbia migliorato lo stato di manutenzione dei materiali né ridotte le cancellazioni per guasti, che dovevano almeno dimezzarsi.
In più nessuno sa programmare velette e sistemi di annunci, sia che siano di materiali nuovi sia presi a nolo da Trenitalia.

Mi sembra un quadro sufficientemente desolante.

Dal 2016-2017 so di un flusso ingente e costante di demolendi; Trenord sta facendo le pulizie di primavera ma forse in lieve anticipo rispetto alle teoriche necessità (quelle del 2018, per intenderci). Inoltre, sembra mancare completamente la volontà di tenere in condizioni dignitose qualche materiale obsoleto, non scaduto e servibile, come riserva occasionale per quando avremo la flotta interamente nuova.

Così ci si trova sempre sottodimensionati. Nota positiva che dal punto di vista del personale viaggiante si continua ad assumere, ma il bilancio economico di Trenord quest'anno mi preoccupa molto. Dopo anni che si regalano miliardi ad Alitalia si potrebbero tappare i buchi ai bilanci 2020 e 2021 delle ditte TPL, in particolare quelle net cost come Trenord. Ma da Roma non sembrano proprio intenzionati a prendere una decisione così ributtante.

Quando capita per sbaglio che l'OBoE si attivi da solo, funziona come deve. Il disastro dei sistemi di annunci avviene quando è richiesto l'intervento di una persona.

I sistemi PIS con scheda di memoria dei TAF, che hanno funzionato sempre senza fare una piega al 2000 al 2019 sono stati del tutto dismessi e molto spesso capita che al cambio macchinista al capolinea (da uno più motivato che imposta le velette a mano a uno più distratto o frettoloso o con altre priorità) il treno riparta con la veletta manuale della direzione inversa. I TAF revamp avranno l'OBoE o sistema equivalente...

TSR e CSA funzionano qualche volta ma non è garantito. Lo stesso preciso TSR nella stessa direzione può funzionare oppure no.

La soluzione moderna sarebbe imparare a usare l'OBoE anche sulla rete Ferrovienord, ma figurarsi... I numeri dei treni esistono solo per il servizio su Malpensa (con il numero RFI i Centrale, con le cifre 88 anteposte i Cadorna) ma non è stata impostata l'attivazione automatica con il turno quindi il fatto di trovarlo o meno dipende principalmente se il personale di bordo se ne ricorda o meno.

Sembra che ci sia una mancanza totale di addestramento e coordinamento su queste tematiche, e non ne voglio fare una colpa ai dipendenti, anche se ci sono alcuni che le hanno più a cuore di altri.

E i Caravaggio FN dovrebbero anche avere uno spazio a sinistra di tutte le velette frontali e laterali per il logo della linea, ma con queste premesse secondo voi riescono a programmarle fino in fondo?

D'altra parte i bus FNMA girano da sempre senza il numero di linea, quindi di cosa ci stupiamo?

E anche chi prende il bus. Prima del virus (ora non so) da Lomazzo partivano due bus per Appiano Gentile, uno dietro l'altro.

Uno solo dei due era quello che faceva tutti i paesi, l'altro era diretto (altra linea con medesime origine e destinazione).

Su entrambi i bus era riportata la veletta APPIANO GENTILE. L'occasionale che fa?

Anche il pendolare fa fatica a capire a che fermata si trova, la mattina prima dell'alba. Va bene che i treni troppo presto e troppo tardi ci fanno schifo. Però ecco. La Lombardia.

Senza voler difendere Trenord, ma il tema dell'informativa all'utenza è un problema sul quale cadono praticamente tutte le aziende che conosco.
Se mettiamo insieme velette, orari pubblicati sul sito, disponibilità e correttezza fermate-orari su Maps non si salva nessuno.

In 19 regioni d'Italia è normale che ogni treno vada con l'OBoE al massimo delle possibilità (compresi messaggi inviati in diretta dal Capotreno).

Vi lascio indovinare quale è la ventesima.

E' forse la stessa regione dove i treni viaggiano senza gel dispenser perché il gestore ha deciso di evitarsi il fastidio?

Sì è la stessa, coincidenze?

Mazzu wrote:In 19 regioni d'Italia è normale che ogni treno vada con l'OBoE al massimo delle possibilità (compresi messaggi inviati in diretta dal Capotreno).

Vi lascio indovinare quale è la ventesima.

Probabilmente l'unica in cui l'azienda in grado di fare le cose da te citate ha competenza nel trasporto regionale solo su 2/3 tratte (dove appunto le cose funzionano)

No, ha competenza in tutte le regioni tranne una, e tanto o poco, a volte pochissimo, tutte le regioni hanno servizi ferroviari

Intendevo appunto dire che gli unici treni in Lombardia di competenza TI ovvero i RV Mi-Bo, i Mi-To e i Mi-Liguria (i Domo vabbè, sono ibridi) funzionano

OK, non avevo capito...

S-Bahn wrote: che dovevano almeno dimezzarsi.

In realtà già i dati di Trenord già mostravano che il tanto atteso rinnovamento flotta, non avrebbe prodotto il miglioramento atteso, ma comunque si è preferito dare la colpa ai mezzi vecchi
In pratica i dati a grandi linee forniti in una presentazione di Piuri, mostravano che i mezzi "vecchi" (circa il 60% del totale), avevano una difettosità del 50% superiore a quelli più moderni. Assumendo di:
- cambiare tutti i mezzi domani mattina
- avere mezzi nuovi con difettosità pari a quelli più recenti in flotta
- non avere un degrado di questi ultimi
il miglioramento calcolato sarebbe stato al massimo del 30%, importante sì, ma ben lontano dalle ragionevoli prestazioni richieste.
E questo non è sorprendente, sapendo che in Trenord oggi mancano (o mancavano) alcuni dei processi base fondamentali nella manutenzione, tra cui un riordino materiali che tenesse conto del lead time del fornitore. L'esempio dei rulli da lavaggio che ha lasciato tutta la flotta trenord senza lavaggio per qualche settimana era abbastanza indicativo.
Come stia evolvendo la cura Piuri al momento non lo so, ma le sensazioni non sono particolarmente positive
Il problema invece del bilancio è vero e particolarmente impellente, ma il governo centrale sicuramente non sta mostrando particolare acume (e la cosa purtroppo non stupisce)

Concordo su tutto. Dovevano "almeno dimezzarsi" secondo quello che volutamente lasciavano a intendere.

Leggo solo oggi sul Corriere Economia di lunedi' scorso articolo di Francesca Gambarini con ampie citazioni di Andrea Gibelli "presidente di FNM e ASSTRA" con citazione "...dal 2021 nelle citta' entrera' fino al meno 20% di persone rispetto a oggi. Ora i passeggeri sono calati del 70% ma dopo la crisi alcune tendenze si consoiideranno. Lo smart working diventera' strutturale..." Il resto pare un po' batter cassa e un po' green blurb.