by S-Bahn » Tue 24 December 2013; 12:07
Mi sembrano questioni un po' mal poste. Vediamo.
Certamente il TPL è a risorse finite, come tutto, anche la capacità degli italiani di comperare automobili è finita, in tutti i sensi, tant'è che negli ultimi 5 anni è precipitata (secondo me su valori più fisiologici, era drogata prima).
Il TPL deve essere visto come un servizio efficace ed efficiente, il più possibile sostenibile.
Ma questa deve essere una visione complessiva, cioè complessivamente attenta all'efficacia, quindi non solo fatta in alcune circostanze trascurando ampie fette di territorio, ma non fatta a qualunque costo, bensì con attenzione ai costi complessivi, non tanto della singola linea, o peggio della singola corsa.
Altrimenti si ragiona "alla Ponti", senza una prospettiva e senza una base culturale, ovvero qualcosa lo si tiene in piedi perché sembra proprio che non si possa farne a meno, e il resto lo si taglia, perchè costa. Ma ci si è mai chiesti a cosa serve? Ci si è mai chiesti perché costa così tanto? Ci si è mai chiesti perché carica così poco (dove carica poco perché di treni vuoti ne vedo proprio pochini)?
Due esempi diversi in giro per l'Italia. I servizi collinari di Genova fatti con i minubus (altro non può circolare) costano tantissimo. Ma nessuno fa caso al fatto che, per "conquista sindacale" i cambi avvengono tornando in deposito invece che in linea col risultato che il 50% dei Km è a vuoto? La ferrovia del Val Venosta, chiusa dalle allora FS perchè caricava poco, era un ramo secco, quando è stata riaperta dalla Provincia Autonoma di Bolzano con un servizio ben fattto ha avuto il problema opposto, non riuscivano a portare tutti. Certo la Porvincia non ha speso poco, ma lo ha speso bene, per un servizio efficace, e se è efficace è anche più facile che possa essere efficiente.
Tornando alla nostra Trenord, ha ancora senso la controlleria affidata ai capitreno con risultati vicini allo zero? Primo perché non la fanno nel 90% almeno dei casi, ad essere molto generosi, e secondo perché anche se la facessero la controlleria del singolo agente è poco efficace su treni affollati dove uno, se vuole, la scampa praticamente sempre.
Ha ancora senso il capotreno nel Passante? Su molte suburbane? Sui regionali con 30 persone sul treno? Ha senso pagare una persona per aprire e chiudere le porte (perdendo ogni volta 30" in più rispetto alla stessa manovra fatta dal solo macchinista) e per firmare una scheda a fine corsa?
Vogliamo risparmiare qui, senza lasciare a casa nessuno ma per fare più corse, raccogliere più utenza e più introiti rendendo il TPL più efficace e più efficiente e sostenibile al tempo stesso, o preferiamo tagliare le corse in morbida e ridurre gradualmente il personale, e le occasioni di lavoro, con turnover e pensionamenti che così non se ne accorge nessuno e tutti sono quasi contenti?
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà
Václav Havel