Trenord (2013)

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Re: Trenord (2013)

Postby PhaserIII » Mon 23 December 2013; 18:51

E' quello di cui parlavo oggi con un collega: il servizio ferroviario in Italia è un qualcosa di fondamentale per l'economia nazionale, o è solo un servizio accessorio del quale servirsi di tanto in tanto se la macchina è dal meccanico ?!
Le nostre linee suburbane, per esempio, sono davvero fondamentali per il territorio ?! Perchè sulla Chiasso, per esempio, fuori dalle ore di punta i treni sono mezzi vuoti, ma sulla SS36 si sta in colonna dalle 7 alle 20 orario continuato ?!
Ricordo quando fecero uno sciopero in Francia, e un politico disse "con lo sciopero della RER stanno mettendo in ginocchio l'economia della regione di Parigi" - qui sarebbe lo stesso ?! Non ne sono così sicuro.
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Re: Trenord (2013)

Postby S-Bahn » Mon 23 December 2013; 21:06

Diciamo che è una via di mezzo.
I treni in morbida non sono così vuoti come dite e settimana scorsa a Milano uno sciopero solo dei mezzi urbani di 4 ore ha provocato dalle 7 alle 20 ul quasi blocco del traffico in un raggio di 50 Km, con tempi di spostamento su strada raddoppiati.
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Re: Trenord (2013)

Postby Cekky » Tue 24 December 2013; 0:59

Se i treni sono mezzi vuoti, allora sono anche mezzi pieni.
E avere treni che sono mezzi pieni in fasce di morbida, in contesti dove fino a qualche Natale fa il treno neanche si sapeva esistesse, a mio modo di vedere, è un gran risultato.
Poi in un paese dove si pensa solo alla strada, figuriamoci! :roll:
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Re: Trenord (2013)

Postby pendolare S5 » Tue 24 December 2013; 9:13

Anche se sono cosciente di rappresentare una piccola minoranza, ma ci sono persone che non sono proprietari di alcuna auto. Questi non devono avere, al pari di altri, la possibilità di coprire almeno il tragitto casa-lavoro-casa, utilizzando i mezzi pubblici?
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Re: Trenord (2013)

Postby serie1928 » Tue 24 December 2013; 10:12

^^ Ti pongo la domanda inversa: perchè sono costretto, pena investire 3-4 h/giorno nette in viaggio, ad avere una mia auto per andare al lavoro?
Ho usato altre volte la frase: "il TPL è una risorsa limitata". Significa proprio questo: non è disponibile sempre per tutti. E mai lo sarà (magari un giorno il teletrasporto) perchè richiede mezzi, infrastrutture e personale.
Quando andavo a scuola a Milano, dal mio paese riuscivamo ad organizzare persino un pulmino per tanti che eravamo. Poi molti si sono diplomati o sono andati in altre scuole. Risultato: il pulmino non era più conveniente per 1-2 studenti. Cosa dovevamo fare, pretendere che gli altri continuassero a contribuire?
Il TPL è un servizio indispensabile per evitare il collasso della nostra società basata sulla mobilità, ma definirlo un diritto, no. Quindi alla tua domanda rispondo: sì, fino a quando la collettività è disposta a pagare fior di tasse per permettere ad una buona parte della popolazione di muoversi a costi minori. Tale scelta può essere revocata in qualsiasi momento, basta che siano chiare le conseguenze.
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Re: Trenord (2013)

Postby pendolare S5 » Tue 24 December 2013; 10:27

Quindi come conseguenza, meglio garantire l'acquisto dell'auto propria a prezzi "popolari"?
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Re: Trenord (2013)

Postby max90 » Tue 24 December 2013; 11:01

Serie, volutamente dimentichi che il TPL è la scelta più economica, e anche la più efficiente.
Se lo Stato dovesse accollarsi il costo di garantire un auto a tutti, dovrebbe anche adeguare tutta la rete stradale, che di certo non reggerebbe all'impatto di quanti si muovono attualmente coi mezzi, più tenere in conto spese aggiuntive per la sanità (maggiori incidenti e maggiore inquinamento).
Certo, non tutti potranno avere un servizio S ogni 30' sotto casa: beh, l'importante è che nei pressi delle stazioni si organizzino sufficienti parcheggi affinché tutti possano lasciarvi l'auto e fare la maggior parte del loro percorso usando il TPL.
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Re: Trenord (2013)

Postby Federico_2 » Tue 24 December 2013; 11:17

Salvo rari casi, l'auto ha un costo sempre maggiore del trasporto pubblico, anche considerando sussidio e tasse
14 giugno 2009: il giorno quando i primi treni andarono con un solo agente di condotta
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Re: Trenord (2013)

Postby S-Bahn » Tue 24 December 2013; 12:07

Mi sembrano questioni un po' mal poste. Vediamo.
Certamente il TPL è a risorse finite, come tutto, anche la capacità degli italiani di comperare automobili è finita, in tutti i sensi, tant'è che negli ultimi 5 anni è precipitata (secondo me su valori più fisiologici, era drogata prima).

Il TPL deve essere visto come un servizio efficace ed efficiente, il più possibile sostenibile.
Ma questa deve essere una visione complessiva, cioè complessivamente attenta all'efficacia, quindi non solo fatta in alcune circostanze trascurando ampie fette di territorio, ma non fatta a qualunque costo, bensì con attenzione ai costi complessivi, non tanto della singola linea, o peggio della singola corsa.

Altrimenti si ragiona "alla Ponti", senza una prospettiva e senza una base culturale, ovvero qualcosa lo si tiene in piedi perché sembra proprio che non si possa farne a meno, e il resto lo si taglia, perchè costa. Ma ci si è mai chiesti a cosa serve? Ci si è mai chiesti perché costa così tanto? Ci si è mai chiesti perché carica così poco (dove carica poco perché di treni vuoti ne vedo proprio pochini)?

Due esempi diversi in giro per l'Italia. I servizi collinari di Genova fatti con i minubus (altro non può circolare) costano tantissimo. Ma nessuno fa caso al fatto che, per "conquista sindacale" i cambi avvengono tornando in deposito invece che in linea col risultato che il 50% dei Km è a vuoto? La ferrovia del Val Venosta, chiusa dalle allora FS perchè caricava poco, era un ramo secco, quando è stata riaperta dalla Provincia Autonoma di Bolzano con un servizio ben fattto ha avuto il problema opposto, non riuscivano a portare tutti. Certo la Porvincia non ha speso poco, ma lo ha speso bene, per un servizio efficace, e se è efficace è anche più facile che possa essere efficiente.

Tornando alla nostra Trenord, ha ancora senso la controlleria affidata ai capitreno con risultati vicini allo zero? Primo perché non la fanno nel 90% almeno dei casi, ad essere molto generosi, e secondo perché anche se la facessero la controlleria del singolo agente è poco efficace su treni affollati dove uno, se vuole, la scampa praticamente sempre.
Ha ancora senso il capotreno nel Passante? Su molte suburbane? Sui regionali con 30 persone sul treno? Ha senso pagare una persona per aprire e chiudere le porte (perdendo ogni volta 30" in più rispetto alla stessa manovra fatta dal solo macchinista) e per firmare una scheda a fine corsa?
Vogliamo risparmiare qui, senza lasciare a casa nessuno ma per fare più corse, raccogliere più utenza e più introiti rendendo il TPL più efficace e più efficiente e sostenibile al tempo stesso, o preferiamo tagliare le corse in morbida e ridurre gradualmente il personale, e le occasioni di lavoro, con turnover e pensionamenti che così non se ne accorge nessuno e tutti sono quasi contenti?
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Re: Trenord (2013)

Postby serie1928 » Tue 24 December 2013; 12:12

pendolare S5 wrote:Quindi come conseguenza, meglio garantire l'acquisto dell'auto propria a prezzi "popolari"?

Non mi pare si possa desumere da quello che ho detto.
Risposta: no, nel modo più assoluto!
Il "doversi spostare" è un bisogno del singolo individuo, in primis, poi una necessità collettiva. Viene meno la disponibilità da parte della collettività di assumersi parte dei costi? Ognuno soddisfi i suoi bisogni a proprie spese. In toto!
Questo solo per ricordare che quello che abbiamo non è scontato, è frutto del lavoro dell'essere umano. Questo come altri servizi che oggi pensiamo siano "dovuti", quando invece sono solo "concessi".
Il discorso è pensato come risposta alla domanda di pendolare65, per il resto più ampio valgono i ragionamenti di S-Bahn.
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Re: Trenord (2013)

Postby S-Bahn » Tue 24 December 2013; 12:14

Provate ad allargare la prospettiva :roll:
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Re: Trenord (2013)

Postby pendolare S5 » Tue 24 December 2013; 12:23

E quindi? Da quando è stata posta la possibilità di avere un abbonamento a livello regionale, definita carta regionale di libera circolazione o IVOL, ho sempre aderito a questa offerta. Anzi ultimamente non mi sto spostando molto da quello che è il mio tragitto casa-lavoro (Parabiago - Busto Arsizio). Per cui, nel mio caso specifico, pagare 102,50 euro al mese sono, secondo i tuoi parametri, ancora pochi per poter utilizzare il trasporto pubblico, nella tratta indicata?
Ed è da circa 6 mesi che NESSUNO, dico NESSUNO, controlla il titolo di viaggio ...
Senza volere aprire nessuna polemica. Non ho mai considerato il TPL come un diritto, prova ne da il fatto di aver volutamente cercato casa accanto alla ferrovia, poichè tale scelta mi comporta la possibilità di muovermi meglio. E pago le conseguenze della mia scelta modale, visto che fino allo scorso anno in occasione di una procedura di mobilità, sono stato scartato da parte di un organismo pubblico nazionale proprio perchè non posseggo una mia auto. Ma non per questo ho denunciato qualcuno, mi sono messo in piazza a stracciarmi le vesti. Ho cercato altrove, mi è andata bene ...
Se dovessi pagare davvero il prezzo globale per utilizzare il TPL, sicuramente continuerei a fare questa scelta.
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Re: Trenord (2013)

Postby S-Bahn » Tue 24 December 2013; 12:29

Perché in fin dei conti a nessuno interessa un TPL efficace ed efficente dove i conti quadrano, altrimenti porverebbero magare a fare pagari tutti.
Ma a quanto pare è meglio un TPL che chiude di un TPL che funziona. E in Lombardia va già meno peggio che altrove, figuriamoci...
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Re: Trenord (2013)

Postby serie1928 » Tue 24 December 2013; 12:37

@max90 e federico: lo spostarsi da A a B è unicamente un costo. Costo che ci si può permettere o meno, e un costo che può essere sostenuto dal singolo individuo o dalla collettività. Se viene meno la disponibilità economica, sia come collettività che come individui, ci restano sempre i piedi!

Non è vero che il TPL è la spesa più efficiente: nel mio esempio "scolastico" (vale come paradigma di scenari più vasti), se io avessi continuato ad usare il pulmino pagato solo da mio padre ed un'altro, la spesa sarebbe stata elevata ed affatto efficiente.
Questo per dire che il TPL ha una sua convenienza se sono rispettati certi criteri di cui ampiamente è stato dibattuto in questa sede, e che S-Bahn riassume in sintesi.
E per inciso: l'auto privata, la mobilità privata, è parte integrante della mobilità in genere. Non può essere tolta dall'equazione. Se a molti è consentito viaggiare a costi contenuti con il TPL lo si dve anche al fatto che altrettanti viaggiano privatamente, pagano il 90% di tasse per ogni litro di benzina che consumano, investono fior di quattrini nep acquisto di un bene di consumo su cui pagano il 22% di IVA, ed altrettanta IVA sui consumi vari che l'auto comporta. Oltre ai bolli e tasse di trascrizione, e per non dire delle tasse sugli immobili (posti auto/box) per conservarle.
Senza auto non esiste TPL, e sicuramente non sarebbe così economico!
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Re: Trenord (2013)

Postby S-Bahn » Tue 24 December 2013; 12:52

La conclusione è un po' ardita.
Non è così scontato che l'auto ripaghi integralmente le proprie infrastrutture e in generale i costi di gestione della rete (manutenzione, vigilanza...) e che ne avanzi per mantere il TPL.
La presenza dell'auto contribuisce inoltre molto a togliere efficacia ed efficenza al TPL, sia svuotandolo in alcune situazioni (quindi meno introiti, meno corse, meno appetibilità e di nuovo meno introiti) sia contribuendo alla sua cattiva gesione (vedi la rete urbana di Milano che gira sotto il 10 Km/h di velocità commerciale).
Quindi che l'auto faccia bene al TPL è quantomeno da provare.

Certamente l'auto non può essere tolta dall'equazione.
Ma le equazioni vanno scritte avendo in mente un sistema di TPL che funziona, non fare al ribasso l'indispensabile, dove tra l'indispensabile viene messo soprattutto la sopravvivenza del TPL inteso come aziende, e non il servizio, e senza porsi seriamente il problema della struttura dei costi, e in ogni caso convinti che tanto non funziona ed è una tassa da sopportare fin che si può e tagliare sotto stato di necessità
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