Trenord (2022)

Trenitalia, Trenord, TILO

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Re: Trenord (2022)

Postby crossway » Mon 05 December 2022; 10:46

luca wrote:Non esprimo commenti che non sono appropriati, in pubblico.
Dico solo, che ormai TI rimborsa in ogni caso i biglietti. Anche in presenza di questioni "fumose", perché hanno imparato a tenersi i clienti (cosa che ogni esercizio economico dovrebbe essere interessato a fare).
Per esempio, un giorno ho acquistato dei biglietti TI allo sportello.
Il personale di biglietteria, non particolarmente sveglio, mi ha fatto e rifatto il biglietto un paio di volte, perché fra codice Cartafreccia, un buono sconto che avevo, e la mia richiesta di utilizzare l'opzione TiRimborso, l'operatore aveva fatto un po' di casino.
In sostanza, alla fine, l'opzione TiRimborso l'aveva applicata solo al viaggio di andata, e non me n'ero accorto.
Quando avrei avuto bisogno di cancellare il viaggio di ritorno, mi sono rivolto all'assistenza online, certo di non ricavarne nulla, era solo un tentar non nuoce
Beh, un operatore mi ha risposto personalmente per email, dicendo che chiaramente sarebbe dovuta essere mia cura verificare la correttezza del biglietto prima di allontanarmi dallo sportello, in ogni caso, per ragioni di immagine commerciale (o qualcosa del genere) mi ha proposto un rimborso in credito di viaggio.
Non sono soldi persi da TI, perché li ho riutilizzati nell'acquisto del nuovo biglietto, ed è semplicemente un modo di curarsi della propria clientela. Trenitalia ormai è una IF seria ai livelli dei grandi Europei.

Siamo in mano ad una banda di gente davvero incommentabile (e mi censuro nuovamente)

L'altro giorno pensavo, che se TI è cambiata così radicalmente in un tempo relativo così breve, forse c'è speranza anche per noi? (Posto che nel caso di TI le condizioni, fra AV e liberalizzazione, sono state altre)


Diciamo che anche TN coi rimborsi la fa molto facile (so di gente che si è fatta annullare i verbali inventando che la app non funzionava e il CT avrebbe fatto la sanzione invano quando in realtà era palese la volontà di non pagare). Diciamo che TN ha risolto il problema alla radice: nessun controllo e se ha qualche dipendente un po' più solerte al massimo (ma proprio proprio se è estremamente appassionato al mestiere) fa il biglietto con maggiorazione, altrimenti è già tanto che quando passa a controllare fa il biglietto senza maggiorazione. Il problema di fondo tra TI e TN è che TI sta facendo operazioni commerciali con i treni, ed ha esteso questa capacità anche ai treni per definizione non commerciali (quindi Ic e R). Trenord fa solo servizi non commerciali, e malgrado abbia un'ampia capacità di promozione dei suoi servizi "universali" vendendo pacchetti commerciali di tutto rispetto, non si può dire lo stesso di tutto il reparto movimento e manutenzioni, dove l'azienda è completamente assente. Adesso stanno cercando di mettere pezze con le biglietterie nuove e l'assistenza e controllo, ma sono ben lungi da garantire una presenza seria e costante. Ad esempio, stamani 10020 cancellato e successivo 10022 con 3 vetture chiuse su 4. Cara grazia che all'avvio del servizio real time è stato segnalato, così ho preso il bus e poi a Magenta l'RV da Torino. Stesso materiale di TN, MD revamp, ma con riscaldamento attivo, pulite, con tutte le luci accese, con annunci a bordo bilingue, su fermate, coincidenze, ritardi e servizi commerciali a bordo (prima e seconda classe) e soprattutto, CT in vettura che girava a centro treno e il pulitore viaggiante in servizio. Magari non controlli 11 vetture, e in punta nemmeno chiedi i biglietti perché c'è gente in piedi, o non te la senti. Ma se giri lungo il treno, è un'altra cosa. Il vero problema di fondo si chiama volontà: volere è potere si dice. Se la volontà è quella di allontanare i viaggiatori dai treni, nessun miglioramento si farà. Battisti dice "sogno che le famiglie possano prendere il treno la sera in sicurezza", da noi si dice "il servizio fa schifo perché Trenitalia ci ha lasciato solo vecchiume", oppure nei giorni di sciopero si sopprime d'ufficio tutto, e per scoprire se l'equipaggio fa sciopero o garantisce il treno, lo fai tramite i tabelloni online di RFI. Quando anche la politica, che dovrebbe essere autrice e sostenitrice delle proprie politiche, afferma pubblicamente di avere sbagliato qualcosa, e si autoconvince di non fare nulla, semplicemente non farà nulla. Poi adesso, siccome con quasi 80 treni nuovi e altri 190 che hanno meno di 15 anni, guarda caso il servizio ancora fa schifo come prima, si tira in ballo la saturazione della rete (ma chi lo avrebbe mai detto?). Poi aggiungiamo alla volontà di non migliorare, una enorme imperizia e incompetenza della politica sull'argomento e la frittata è fatta. Cioè, se hai un minimo di conoscenza della ferrovia, non puoi dirmi che con i Caravaggio migliora la puntualità, magari qualche minuto lo mangi, ma di certo non hai un guadagno strutturale (ad esempio su FN, le fermate sono più corte con i TSR rispetto ai 521, tanto che con le fermate di 30'', ci metti più tempo ad aprire e chiudere le porte del tempo di fermata. Adesso purtroppo siamo nella situazione in cui è già tanto se c'è il treno, però è evidente che sia una situazione palesemente imbarazzante. E la cosa più triste è che piano piano questa situazione si sta espandendo anche ad altre realtà che storicamente erano un po' più serie. Trenitalia poi ha il difetto opposto, cioè che fa troppo commercio e perde la natura sociale del TPL, per cui su molte linee i servizi sono ridotti all'osso e di certo l'IF non preme per fare qualche treno*km in più o per strutturare un orario cadenzato integrato da proporre alle regioni, però almeno come azienda ha una base che sta diventando sempre più solida e in grado di competere con i grandi players internazionali. La strada è lunga ma le premesse sono molto positive. E il nodo più grosso da sciogliere resta sempre in mano alla politica e si chiama offerta di trasporto, il cui incremento, volenti o nolenti, dipende esclusivamente dalla volontà politica di incrementare le corse o dall'abilità della politica di costruire contratti di servizio più vantaggiosi per l'ente e la collettività. E dall'incremento dell'offerta, deriva un incremento della domanda, che certamente genera positività sulle entrate dell'IF (ma anche del GI, perché se dai pedaggi introito oggi x e a seguito di incremento dell'offerta, introito 1,1x, ho maggiori introiti da dedicare almeno in linea teoria a migliorare i servizi offerti).
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Re: Trenord (2022)

Postby S-Bahn » Tue 06 December 2022; 23:50

Un articolo a mio avviso molto interessante e condivisibile

https://www.lavoce.info/archives/99123/ ... a-frenata/
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Re: Trenord (2022)

Postby trambvs » Wed 07 December 2022; 1:58

concordo sul giudizio
non mi sarebbe dispiaciuta una proposta di messa a gara del servizio S di Milano
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Re: Trenord (2022)

Postby luca » Wed 07 December 2022; 8:47

Nemmeno a me.
Quali sarebbero gli svantaggi/i problemi di fare tre lotti basati sui tre livelli di servizio?
Chiedo perché ne so poco di gare
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Re: Trenord (2022)

Postby serie1928 » Wed 07 December 2022; 10:46

E se avesse ragione Trenord?
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Re: Trenord (2022)

Postby S-Bahn » Wed 07 December 2022; 12:59

L'evidenza di quello che succede tutti i giorni non basta?
Le bugie di chi dice che la rete è congestionata e quindi toglie i treni serali e sulle linee minori non basta?

Va bene bastian contrario, Serie, ma tutto ha un limite.
Last edited by S-Bahn on Wed 07 December 2022; 13:11, edited 1 time in total.
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Re: Trenord (2022)

Postby S-Bahn » Wed 07 December 2022; 13:05

trambvs wrote:concordo sul giudizio
non mi sarebbe dispiaciuta una proposta di messa a gara del servizio S di Milano

Però è il contrario di quello che dice Beria che trovo di grandissimo realismo.
Beria in sostanza dice: non facciamo gare finte in cui vincerebbe comunque Trenord. Facciamo lotti piccoli dove Trenord non è evidentemente interessata a offire il servizio. Il Pavese, la Valcamonica, magari Magari Como-Lecco, S7 e Valtellina.
Pensare a una gara sulle linee S, a parte che è funzionalmente secondo me improponibile andare per servizi e non per reti facenti capo a depositi, è comunque abbastanza grossa da capitare nel caso della gara finta che vincerebbe Trenord
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Re: Trenord (2022)

Postby serie1928 » Wed 07 December 2022; 14:04

S-Bahn wrote:L'evidenza di quello che succede tutti i giorni non basta?

Ovviamente TU ne conosci le cause profonde, vero? Osservi dall’esterno e giudichi, o conosci i dati reali e le analisi fatte?
Le bugie di chi dice che la rete è congestionata e quindi toglie i treni serali e sulle linee minori non basta?

Va bene bastian contrario, Serie, ma tutto ha un limite.

Non sono bastian contrario, semplicemente non mi accontento delle analisi superficiali che vengono fatte, pure delle mie. E prima di ipotizzare soluzioni che ignorano la complessità del sistema, bisogna conoscerlo a fondo. Tu lo conosci?
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Re: Trenord (2022)

Postby S-Bahn » Wed 07 December 2022; 16:40

Superficiali... ci sono giudiuzi che concordano da chi osserva da anni il fenomeno, compreso studi del Politecnico.
Comunque sono ignorante, non so niente, l'unica cosa che vedo è che il servizio fa cagare nonostante la produzione in discesa da anni e nonostante imponenti investimenti (della Regione) in materiale rotabile.
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Re: Trenord (2022)

Postby serie1928 » Wed 07 December 2022; 20:50

E ciononostante: se avesse ragione Trenord? La domanda resta inevasa.
Perché al netto di tutti i difetti apparenti di Trenord, non è in questo la superficialità delle analisi, veramente non si possono offrire i servizi che RL ha nel PRMT?
Ci sono cause endogene e cause esogene per la situazione che si osserva, ma il peso reciproco non è noto ed, immagino, con molti “feedback”. È stato analizzato?
Purtroppo c’è poca trasparenza, ed è un demerito, per capire che cosa sia in atto: una politica dei “piccoli passi” per correggere le singole disfunzioni una alla volta: i rapporti con il personale, il materiale rotabile, le operazioni industriali, i rapporti con RFI, ecc., tutti aspetti evidentemente problematici e pure severamente intricati. Ti sembra che TN sia riuscita ad integrare le due anime, LN e TI, che ha ereditato? A questo si aggiunge una stagione politica con due assessori che dire “poco interessati al problema” è un eufemismo.
È inutile fare gare in una situazione di servizio instabile. Nessun concorrente, nemmeno per parti di rete secondarie, parteciperebbe alle gare senza una profonda conoscenza del sistema. Purtroppo solo TN la ha, lo sa e ci gioca.
Ci terremo questa situazione per tutto il tempo possibile, a meno di significative rivoluzioni. Ma una cosa è certa: sia con la rivoluzione, sia con le gare tra 10 anni, la situazione peggiorerà significativamente (quello che abbiamo sperimentato nel “dopo Expo”, è solo un assaggio) prima di migliorare. A meno che...
Si fa in fretta ad assegnare a gara intere reti regionali e trovarsi dopo pochi mesi o pochi anni con l’affidatario in fallimento ed il servizio sospeso a cui deve subentrare i’incumbent. Ma è un rischio, non una certezza, vale la candela?

Io ho sempre manifestato interesse per le soluzioni drastiche: spegnere e riaccendere. Le cure omeopatiche, sempre se sono in atto, non mi convincono. Resta però la domanda in incipit.
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Re: Trenord (2022)

Postby luca » Thu 08 December 2022; 7:18

Che cosa intendi nello specifico con ''spegnere e riaccendere ''?
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Re: Trenord (2022)

Postby S-Bahn » Thu 08 December 2022; 9:23

Altra domanda:
Su cosa avrebbe ragione Trenord?
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Re: Trenord (2022)

Postby serie1928 » Thu 08 December 2022; 12:31

luca wrote:Che cosa intendi nello specifico con ''spegnere e riaccendere ''?

Ha diversi significati a seconda degli argomenti discussi. Per esempio: abbandonare il piano per il SFR del PRMT e riscriverlo, visto che a 6 anni dalla sua pubblicazione, ormai a medio termine, poco è stato fatto.
S-Bahn wrote:Altra domanda:
Su cosa avrebbe ragione Trenord?

Su qualsiasi cosa le si rinfaccia di mentire, ma nel caso specifico che l’esecuzione dei treni previsti non sia possibile, e nemmeno quelli programmati.
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Re: Trenord (2022)

Postby S-Bahn » Thu 08 December 2022; 15:54

Un contratto l'hanno firmato. I materaili nuovi li hanno ricevuti, ogni rata da Regione Lombardia l'hanno ricevuta puntualmente. Che ostacoli ci sono oltre alla loro incapacità?
E come si fa a dire che non mentono se continuano ad affermare che devono ridurre i treni perché la rete è carica e poi tolgono serali, festivi e chiudono le linee minori? Tutte situazioni dove non c'è congestione.

Quanto all'abbandonare il piano per il SFR significa rinunciare allo sviluppo del sisetema, che invece era partito con ottimi risulati, e contrarre continuamente il servizio, che è esattamente quello che Trenord vuole e che emerge come primo punto dall'anaisi di Beria. Che avesse invece ragione lui?
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Re: Trenord (2022)

Postby Mazzu » Thu 08 December 2022; 17:32

Possibile che tra tutte le Regioni industrializzate inquinate del centro Europa, il dilemma se vale la pena fare i treni ci sia solamente in Lombardia?
Possibile che a fronte di fotografie di treni strapieni, i padroni (perché tali sono) continuino a sostenere che non ci sono i flussi per ripristinare il servizio anche in orario di punta (S12)?
Possibile che si parli di cambiare la mobilità e di integrare i servizi mentre sul piano operativo si continuano a rimandare la riforma tecnologica dei biglietti, il riaffido dei contratti TPL, la tariffazione integrata regionale e, cosa di cui non si parla abbastanza, si è fatta inversione a U sulla necessità di regionalizzare la competenza regolatoria sui battelli di Verbano, Ceresio e Lario, e l'autonomia se ne vada a quel paese?
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