by EuroCity » Fri 10 November 2006; 13:47
Appunto: d'accordissimo, su questo punto - una cultura condivisa dovrebbe fare da legame individuale e sociale per migliorare le cose, superando le divisioni.
... Radicalizzazione, proprio terra terra, vorrebbe dire una tendenza costruttiva alla rivoluzione, se proprio non cambia nulla di sostanziale entro qualche anno al massimo: certo, non si andrebbe più coi forconi da peones a scacciare i politici, ecc. dai loro palazzi del potere, ma sarebbe una cosa leggermente più raffinata, probabilmente.
Peccato, anche, che ci si sia ridotti a ricorrere a Capitan Ventosa ed a programmi sostanzialmente qualunquisti e populisti come Striscia per dare un minimo di voce alla gente: appunto, radicalizzazione vorrebbe dire che la gente - noi! - la voce se la darebbe da sé, con o senza il consenso dello status quo - e, quindi, si collaborerebbe tutti spontaneamente per dare una virata alla situazione.
A patto che ci sia la coscienza e quindi la cultura: ed ecco che i conti tornano!
Soliti discorsi semi-utopici, forse - ma dipende dai punti di vista, direi...
P.S.: Ovviamente, non voglio fare polemica fine a se stessa, ma tentare di far riflettere su quanto - purtroppo! - si sia lasciata passivamente degenerare la società, in nome di pseudo-obiettivi estranei ed estraneanti, come i soldi ed il potere politico ed economico; ed i trasporti ferroviari (e pubblici in generale) hanno fatto quasi da capro espiatorio, su questo versante, incredibilmente.
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EuroCity on Fri 10 November 2006; 18:06, edited 1 time in total.
Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare. - Albert Einstein