Prima degli Esagamma 718 OMS

Autobus ATM

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Postby Slussen » Sat 24 February 2007; 2:42

Ho fatto in tempo a prenderli i Fiat 411 Cansa. Gli ultimi 5 esemplari sono rimasti in servizio, accantonati ma funzionanti al deposito Sarca, sino al 1988 circa.
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Postby ambrogio mortarino » Sat 24 February 2007; 10:42

lanciaesagamma wrote:Tempo fa avevo letto in internet che, sempre in Liguria (La Spezia?) è accantonato un Viberti milanese...


E' la vettura 553, ceduta anni fa al Museo di La Spezia
Saluti
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718 OMS

Postby omicron » Tue 15 May 2007; 12:37

So che queste macchine furono sviluppate con l'ATM, in particolare il cambio con giunto a differenza della prima serie comparsa in primis a Genova nel 63 e poi a Brescia,Roma le quali oltre al motore sovralimentato montavano il cambio automatico SRM poi montato nei più recenti fiat 418
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Fiat 411 cansa

Postby magnumtram » Thu 09 August 2007; 20:59

A tutt'oggi l'unico esemplare funzionante lo possiede il Museo di La Spezia ed e un ex Padova.Ma circa 5 anni fa andai per conto dei fratelli Mauri a fare una consegna di un Iveco 370s usato da un concessionario di bus (BASCO)ai confini con la svizzera e rimasi sbigottito...Tra i numerosi pulmann in vendita c'era un Fiat 411 Cansa udite udite ex ATM-mi funzionante di colore rosso e crema ritirato da una azienda di Salerno che lo utilizzava come navetta interna.Era perfetto ci ho fatto un giro personalmente fino in paese circa 15Km e andava benissimo.(Possiedo le foto) Feci un offerta ma i due fratellastri comaschi della basco ma mi risposero che doveva andare in medio oriente gia' venduto.Autobus senza sospensioni pneomatiche di derivazione camionistica fanno gola in Africa.Appena riesco a rintracciare le foto le pubblico.
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Fiat 411 cansa ATM

Postby magnumtram » Thu 09 August 2007; 21:03

Volevo precisare che solo la versione Milanese dei 411 cansa si distingueva per la presenza della porta di uscita anteriore a controvento per il conducente sia dx.che a sinistra.Autobus serie 2500
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non c'era solo il 411...

Postby skikka » Mon 10 September 2007; 14:16

ciao a tutti

sono nuovo del forum e voglio anzitutto complimentarmi per l'ammirevole passione che permea tutti voi

in realtà io non sono un appassionato di autobus - sono capitato qui perché, in un moto di nostalgia per la mia infanzia, mi sono messo a cercare in rete le immagini dei 2 autobus che prendevo da bambino con la mamma (sono classe 1966) e questo thread pare fatto apposta per me !

abitavo allora al quartiere Forlanini, e la linea era la 45 (mi pare esista ancora) - essa era servita appunto da 2 tipi di bus, che nella mia mente fantasiosa di quattrenne rappresentavano "il buono e il cattivo","il forte e il debole", "li maschio e la femmina", insomma li vedevo come una sorta di yin e yang a due assi...

il primo di essi è il 411, già da voi doverosamente citato e di cui si trova in rete ampia letteratura

del secondo invece ho trovato menzione solo nel sito dell'atm - qui viene citato come "Lancia Esatau 703.03" - vi mando il link e perdonatemi se non è cliccabile ma non so come si fa

http://www.atm-mi.it/NR/rdonlyres/E29D7 ... /1961g.jpg

(comunque basta andare sul sito e cliccare "azienda" e "immagini atm"

ho finito - perdonate se mi sono dilungato ma non ho potuto farne a meno (forse qualche mio coetaneo mi capirà...)

in cambio di questo mio apporto alla questione, chiedo se qualcuno di voi mi può dare indicazioni per reperire qualche altra informazione e immagine sull'autobus di cui sopra

saluti
alberto
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Postby costaro0 » Mon 10 September 2007; 15:32

E' impossibile che gli Esatau 703 possano aver fatto servizio sulla 45. Questi veicoli, costruiti in 30 esemplari nel 1961, hanno fatto servizio sempre al deposito Giambellino (che non aveva assegnata la 45) con due sole brevi parentesi tra il 1969 e il 1970. quando qualche unità fu assegnata a Novara e a Sarca.
Erano numerati da 2761 a 2790. I primi 20 erano carrozzati da Macchi, gli ultimi 10 -lievemente differenti nell'aspetto- erano invece di Caproni.
Nel 1969 questi autobus furono equipaggiati con l'emettitrice di biglietti sulla piattaforma posteriore, per sperimentare la possibilità di gestire ad agente unico anche linee di forza (R, V1, V2) anziché le linee perifieriche servite da medioautobus.
Vetture simili a quella della foto, ma totalmente diverse per concezione, erano gli Alfa Romeo 902ASU carrozzati dai Cantieri Riuniti dell'Adriatico (CRDA) e costruiti nel 1957-58. Numerati 2301-2358 e soprannominati dal personale "Marziane" hanno prestato servizio in prevalenza al deposito Palmanova, quindi hanno sicuramente circolato sulla linea 45.
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Postby skikka » Mon 10 September 2007; 16:43

mamma mia complimenti...

tra l'altro queste vetture soddisfano un'altro elemento della questione: da verdi vennero infatti verniciati in arancione

ho trovato di queste vetture solo una misera piccolissima foto tra i biglietti dell'atm da collezione - costaro0 non è che mi sai dire dove trovare qualche foto un po' più interessante del bus in questione?

per ora grazie infinite !!
alberto
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Postby costaro0 » Mon 10 September 2007; 17:02

Per una foto dell'Alfa 902 prova su questo sito, alla sezione "Autobus e filobus".

http://www.alfasport.net/

Per quanto riguarda la ricoloritura arancione, questo è vero per i FIAT 411, di cui furono riverniciati numerosi esemplari negli anni settanta.
Dell'altro modello, fu ricolorata in arancione solo la vettura 2323. Tutti gli altri esemplari rimasero verdi fino alla fine della carriera, più o meno tra il 1976 e il 1977.
Probabilmente, già nel 1970 si pensava che queste vetture non sarebbero durate ancora molto, per cui non si ritenne conveniente investire su di esse. Io li ricordo bene: erano autobus silenziosi, avendo il motore e la trazione posteriori. Dato però che il cambio era meccanico, il leveraggio doveva attraversare tutta la vettura, quindi per gli autisti non sempre era facile far "entrare" le marce.
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Postby skikka » Mon 10 September 2007; 17:41

ma chi sei !!!
no veramente, come fai a sapere tutte queste cose?

in effetti da bambino io davo il carattere "femminile" a questi mezzi anche per la loro silenziosità, a differenza del "rombo maschile" dei 411

è evidente quindi che io prendessi spesso l'unico mezzo arancione, perché mi capitava sovente

ed ora che ci penso, ricordo pure la difficoltà degli autisti a far entrare le marce !!

grazie anche per il link - vi ho trovato due bellissime foto !! (però devi ammettere che i lancia esatau 703 ci somigliano parecchio !!)
alberto
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Postby skeggia65 » Mon 10 September 2007; 23:21

Wow, costaro0, le foto di quel link mi hanno fatto tornare bambino (soprattutto quelle dei 1000 - che bus!-).
Articolo 21
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Nella vita nulla si deve temere; si deve solo comprendere. Maria Sklodowska Curie
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Postby Alessandro Berni » Tue 18 September 2007; 0:07

Grande Costaro,

una autentica miniera di informazioni sugli autobus d'annata!
Ma se ti chiedessi che autobus venivano utilizzati sulle varie linee - anche quelle più periferiche - mi sapresti rispondere (perchè mi interesserebbe molto)?

Osservo anche che la stessa proporzione - come sul 411 - di autobus riverniciati in arancione era rinvenibile anche sul Mille (circa 1 su 4).

Da quello che mi pare di ricordare, gli autobus "centrali" erano al 90% dei 411, mentre i Mille erano più spostati in periferia. E' un impressione corretta o no?

A.B.
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Postby costaro0 » Tue 18 September 2007; 9:09

Se parliamo di "Mille" ricolorati in arancione, dobbiamo riferirci solo al primo gruppo, cioè la versione 10P carrozzata Casaro (2801-2830). Erano le vetture più anziane, con motore in cabina, e in effetti furono in buona parte riverniciate all'inizio degli anni settanta.
Il secondo gruppo, costituito dalla versione AU7 carrozzata SEAC con motore a sogliola sotto il piano di calpestio, era invece composto da 85 esemplari, numerati da 2831 a 2915. Di questi, soltanto l'ultima vettura (che tra l'altro si differenziava perché provvista di cambio automatico) fu riverniciata; le altre rimasero tutte verdi fino alla fine della carriera, tra il 1983 e il 1984.
Circa la distinzione tra autobus "centrali" e "perifierici", l'osservazione è parzialmente esatta, ma solo perché i 411 erano assegnati in prevalenza ai depositi Giambellino e Palmanova, che avevano assegnate le principali linee transitanti nel centro storico (A-E-N-P-L-S-74-76), metre i Mille erano quasi tutti in forza ai depositi Novara e Sarca, le cui linee non toccavano piazza del Duomo anche se raggiungevano ugualmente il centro, ad esempio largo Cairoli con la H (poi 57) e la 70, Porta Volta con la C (poi 52) e piazza San Babila con la O (poi 61).
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Postby Alessandro Berni » Tue 18 September 2007; 10:49

Si vede allora che io ho visto dalle mie parti il famoso unico esemplare dei SEAC riverniciato in arancione dalle mie parti (ne deduco che dovesse appartenere al deposito Sarca).
Nel 1976 con il passaggio delle linee sestesi (SAS) all'ATM all'incirca nel marzo di quell'anno, hanno cominciato a girare sulla linea B (Milano-Nova Milanese) tutta una serie di Mille SEAC tutti verdi ed ogni tanto uno arancione (alternati ai nuovi 418 AC Macchi). Doveva essere dunque lo stesso che ogni tanto vedevo nello stesso periodo sulla linea C sempre sestese (allora avevo solo 10 anni e non prestavo la minima attenzione ai numeri di matricola degli autobus). Mi ricordavo bene l'aspetto peraltro e non penso di aver mai visto un CASARO. Anche a Milano ne ho un vago ricordo e mi sembra comprensibile visto che erano solo trenta e dall'altro lato probabilmente hanno cominciato a girare un po' meno man mano che ci si addentrava nei '70. ma tu potrai essere più preciso in merito.

Dunque dall'info che tu mi hai fornito ne deduco che il Mille doveva essere un autobus proponderante sul 202 (l'attuale 72, una delle linee periferiche ancora oggi più importanti). Ho avuto invece occasione di vederlo sul 49 (ex 106) nel 1978-79.

Un mistero è però da sciogliere circa l'utilizzo di qualii autobus sulle linee periferiche "sud" quali il 209 e il 210 (poi 79 e 80, ora entrambe riunite nell'attuale 79). Non ho mai visto queste linee ovviamente visto che fino all'età di 10 anni non avevo occasione di essere portato in quelle zone di Milano. Dicevo che il tutto è legato ad un mistero circa la linea 210. Quando avevo 10-11 anni sono venuto in possesso (a casa di un amico, di cui la famiglia evidentemente sapeva della passione che avevo per le carte topografiche, percorsi e autobus) di una - presumo - delle ultime carte (qualcosa tipo edizioni Vincitorio o simili) prima della
riorganizzazione della numerazione delle linee foresi del 1976. Il percorso della 210 non era quello conosciuto dai più ed identico a quello che poi sarebbe stato quello della linea 80 (Via Baroni parte nord - Ronchetto), bensì era un percorso decisamente più lungo e simile a quello dell'attuale 79. La partenza era da Via Rastrelli (P. Diaz) seguendo un percorso più lineare per Corso Italia, Lodovica, Zamenhof, indi Meda, Montegani e tutta Via dei Missaglia. Si potrebbe pensare ad un abbaglio ma non credo, visto che allora a 10 anni avevo la tendenza a guardare - per gli strani meccanismi infantili - alla linea con il numero più alto (ossia l'ultima presente sul retro della carta Vincitorio con la sintetica descrizione degli itinerari). Mi aveva dunque colpito questa differenza rispetto a quello che poi sarebbe stato l'80. Mi ricordo ancora benissimo come terminava la descrizione del percorso. Via dei Missaglia - Ronchettone - Ronchettino - Tre Ronchetti. Quest'ultimo è l'altro nome con cui è (o era) conosciuto Ronchetto delle Rane ed è poi il nome della Chiesa al centro della località (che ha ancora oggi i suoi bei tratti campagnoli) tra Via Manduria e Via Pescara.
E' un mistero che per me rimane da 30 anni visto che quella carta mi era poi stata fatta sparire (allora non avevo molto potere sulle volontà di riordino in casa e cestinamenti connessi che ogni tanto venivano disposti senza preavviso).


Nel post-1976 (dove curiosamente sulle pagine gialle di quell'anno rimanevano ancora indicate le linee 202 e 207), la 79 prese il percorso che si saldava con la 65 (ex S): Via Valla (ang P. Agrippa) - Gratosoglio (Via Baroni Nord). L'80 aveva una doppia alternativa che è rimasta, penso fino alla fine dei '70 - inizio '80: Via Baroni Nord - Ronchetto e poi da Ronchetto in Via Curiel (Quinto Stampi). Anche qui, che autobus venivano usati allora prima dell'avvento del 421 (che so essere stato impiegato persino quando arrivava sino all'altezza di Via Pescara con tanto di retromarcia)?

A.B.
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Postby costaro0 » Tue 18 September 2007; 13:54

Hai toccato diversi argomenti.
Prima di tutto, la questione Alfa Mille: in effetti i trenta Casaro, essendo più anziani dei SEAC, sono stati radiati qualche anno prima. Per quanto ne so, hanno fatto servizio in prevalenza a Novara e Giambellino, e solo negli ultimissimi anni (1978-79) qualcuno è stato trasferito a Sarca. E' però molto improbabile che qualche vettura possa aver prestato servizio sulle linee ex-SAS, soprattutto perché quando sono giunte a Sarca la dotazione di autobus del Consorzio CSSG era già praticamente completa, quindi non c'era più grande necessità di utilizzare autobus ATM, come avveniva all'inizio.
Sui trasporti a Gratosoglio ci sarebbe da scrivere un libro intero. Chiedendo scusa per la estrema sintesi, tento di descrivere le principali tappe.
In breve: immaginiamo la situazione negli anni sessanta. Il 15 si attestava in piazzale Abbiategrasso, non c'era ancora la tariffa oraria per cui a ogni trasbordo occorreva acquistare un nuovo biglietto, inoltre il quartiere periferico era in via di rapida espansione.
Il quartiere Gratosoglio era servito dalla linea forese 201 in partenza da viale Tibaldi e successivamente prolungata fino a Rozzano.
Nel giro di pochi anni alla 201 si aggiunsero la 209 (V.le Tibaldi-Gratosoglio passando per via Chiesa Rossa) e 210 (V.le Tibaldi-Gratosoglio-Ronchetto).
La 209 (e non la 210) fu anche prolungata per qualche anno fino al centro cittadino, con capolinea in via Rastrelli (di fianco all'anagrafe) per evitare ai passeggeri il disagio del trasbordo.
Quando nel 1969 il 15 raggiunse Gratosoglio, la 210 fu limitata al breve tratto Via Baroni-Via dei Missaglia-Ronchetto, divenendo in pratica la linea "locale" del quartiere.
Nel 1970, con l'istituzione della tariffa oraria, nacque la 211 (Via Baroni-Quinto Stampi), perché nel tratto Gratosoglio-Quinto Stampi faceva servizio solo la 201 che aveva tariffa interurbana.
Nel 1974 la 209 (nel frattempo divenuta 79) fu prolungata fino a via dei Missaglia (capolinea 15) assorbendo una parte del tracciato delle linee 210-211, i cui rami periferici furono fusi in un'unica linea denominata 80 (Ronchetto-Gratosogio-Quinto Stampi), poi limitata al ramo di Ronchetto quando fu consentito viaggiare a tariffa oraria sulla Milano-Rozzano, e infine assorbita totalmente dalla 79.
Tutte queste linee erano assegnate al deposito Giambellino. Prima dei 421A vi facevano servizio i FIAT 411, specie quelli dell'ultima sottoserie (2611-2620), ma nelle ore di punta i rinforzi erano effettuati anche con vetture più anziane, come gli Alfa Mille Casaro, i Lancia Esatau-P e perfino qualche Alfa 900 AU Caproni. Non venivano di norma impiegati i tre assi, perché la viabilità di Gratosoglio e il capolinea tronco di Ronchetto ne rendevano difficile il transito.
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