skeggia65 wrote:Ecco il Sommo Paladino delle regole imperiture, nonché eterno bastian contrario.
Seguendo il tuo ragionamento, serie, ci si dovrebbe sottoporre a un nuovo tirocinio e un nuovo esame a ogni cambio di automobile.
No, ma non facendolo, cosa evidentemente impossibile, ogni volta che ci mettiamo in macchina corriamo rischi che si traducono in migliaia di morti sulle strade, per le nostre ed altrui incompletezze. Mentre se sali su autobus o su un treno tale rischio è ridotto fino a inesistente.
Non sono regole imperiture, sono regole acquisite da decenni di esperienza.
Altrimenti basterebbe insegnare ad un sistema automatico le semplici regole di condotta ed il rispetto dei segnali che possiamo fare a meno dell’essere umano. Invece quello che l’essere umano fa d’istino e per esperienza è estremamente complesso da insegnare ad un sistema informatico, centinaia di variabili e fattori che noi non ci accorgiamo minimamente di ponderare. Quando avremo degli algoritmi sufficientemente sofisticati, allora faremo a meno dell’essere umano e della sua esperienza.
Anche tu, nel tuo mestiere immagino, non affideresti un taglio appena un po’più complesso ad un tuo aiutante che ha appena appreso tutte le regole del mestiere, ne tanto meno puoi pretendere da esso di farlo come lo fai tu nel medesimo tempo. E se una volta acquisita “la mano” restasse fermo per 6 mesi, gli affideresti di nuovo il lavoro come lo avesse fatto il giorno prima, o gli dai un periodo di adattamento? Eppure hai il pieno controllo del mezzo (forbice, fon, spray, shampoo, ecc.), ne conosci ed hai spiegato tutti i pericoli a cui sono soggetti i tuoi clienti (oggetti taglienti, lacche che possono finire negli occhi, acidi per la permanente, con possibili danni a cose e persone).
Condurre un treno, in maniera sicura (non macchiare i vestiti del cliente) e puntuale (servire un cliente nel minor tempo possibile) non basta conoscere le regole, serve conoscere il mezzo (le forbici) e la linea (il tipo di messa in piega) con tutti i suoi tranelli.
Spero che l’esempio calzi.