Slussen wrote:In realtà è molto semplice la questione.
Se il cambio avvenisse al capolinea, da cui ogni vettura passa una sola volta ogni giro, la durata del turno sarebbe per forza un multiplo del tempo di giro. Ad esempio una linea con tempo di giro di 150' minuti, potrebbe avere turni solo di 300' (5 ore, troppo brevi) o di 450' (7h30', molto lunghi). Questo renderebbe estremamente difficile strutturare i turni, che alla fine devono comunque centrare, nella rotazione, la media oraria stabilita (6h30 in ATM).
Stabilendo invece il cambio in una località di transito, le vetture ci passano due volte (prima in una direzione, poi nell'altra), aumentando le combinazioni possibili.
Oltre a questo, considerate che c'è una grande quantità di turni che inizia in deposito e finisce in linea o viceversa. Il tempo per tornare al punto di partenza è a tutti gli effetti tempo di lavoro (plurime sentenze di Cassazione), che in Atm non è considerato ai fini della media ma è rimborsato forfettariamente. Ovvia la spinta a che la distanza sia più breve possibile.
La 90 91 Molise o Novara passa una sola volta a giro davanti al proprio deposito e comunque il discorso era partito con l'eccezione delle linee che attraversano il centro per le quali il cambio turno in periferia diventerebbe scomodo per il lavoratore oltre alle problematiche per le difficoltà di costruire i turni.