Io continuo a non capire questa tendenza di creare infrastrutture in funzione dei traffici da e verso Milano, ovvero: "verso Milano con rottura di carico?" Giammai
Sarebbe ora di creare reti indipendenti dalle direttrici verso Milano, reti che necessariamente implichino una rottura di carico per le destinazioni verso Milano. E' ora di creare poli di attrazione esterni, fulcri verso i quali indirizzare gli sviluppi futuri. Milano mica può crescere in eterno
Mi si obbietterà: ma solo i flussi verso Milano giustificano investimenti di questo tipo. Ed io rispondo: ma è vero? E soprattutto bisogna pensare al futuro e non assecondare la realtà o il futuro in base alla realtà attuale, ma programmare il futuro "ideale".
Se Monza avesse una sua rete di TPL su ferro, fatta in modo tale da convogliare la domanda di trasporto verso Monza stessa, questo avrebbe come effetto collaterale di sgravare il collegamenti regionali dal traffico endemico.
Metrotramvia Cinisello-Bettola-Monza come prolungamento di quella da Milano? No! Ma una rete che da Monza si dirama verso Cinisello, Sesto S.G., Brugherio, ecc., Sì! Senza collegamenti verso Milano che devono restare a carico della ordine gerarchico superiore: le ferrovie, comunque con rottura di carico.
Questo per ingenerare comportamenti diversi, e più opportuni dal punto di vista sociale.
Ora tutte le radiali verso Milano, sia stradali che ferroviarie, sono sovrautilizzate, mentre i movimenti tangenziali risultano più agevoli. Questo significa solo una cosa: lo sviluppo è milanocentrico. Ripensiamolo