skeggia65 wrote:Non ci intediamo.
E quando mai...
Il collaudo (forse) sacrosanto è durato qualche decina di minuti, il tempo di fare un giro completo.
Per ordine. Fino a questo tuo intervento:
skeggia65 wrote:Cinque pagine, un legge regionale, tre decreti legge, un decreto ministeriale, tre D.P.R., una legge dello Stato, tre norme UNI, varie note aziendali e CINQUE ANNI dal collaudo all'esito fanno di USTIF e ANSFISA un coacervo di burocrati affetti da onanismo cerebrale.
Se si dovessero applicare le stesse modalità alla circolazione stradale di ogni veicolo (compresi i bus) probabilmente saremmo ancora fermi alle bighe e alle carrozze.
E c'è gente che giustifica e trova "normale" il tutto.
La discussione era nel MERITO, ovvero se la cosa fosse necessaria o meno. Con l'intervento qui sopra hai buttano la questione sul METODO. Come se le "5 pagine, la legge regionale, i decreti ecc." fossero la sostanza di quello che viene fatto, come se le cose vengono fatte per effetto di tali documenti, e non che questi documenti esistono perché le cose devono essere fatte.
Come ho poi scritto, questo ("L'aberrazione burocratica di prassi necessarie non è...") non era, fino al tuo intervento, oggetto di discussione.
Poi sei tornato a riferirti al MERITO delle cose, criticandolo, legittimamente, come pure qui con il tuo "forse".
E su questo, sul MERITO, sul fatto che il collaudo vada fatto con tutti i crismi, non posso allinearmi alla tua critica, ne accattare che si tratti di "seghe mentali" o altro.
Il METODO:
Poi ci sono voluti cinque anni e cinque pagine
Perché scrivi 5 anni? Nel 2017 fino a via Caposile. Nel 2022 fino a viale Ungheria, con una richiesta fatta da ATM il 7.11, il collaudo effettuato il 12.12 e la finale autorizzazione dirigenziale del 6.2.2023. 3 mesi. Troppi? Se serviva prima Troppo pochi? Se è stato fatto male. Il giusto?
, di cui quasi quattro di "visto il decreto di qui, la norma di lì, l legge di su,il l'ordinanza di giù..
Certo, bastava un "considerati tutte le leggi, i decreti, le norme, ecc.... si autorizza", cosa che mi pare ovvia se a fare il lavoro sono persone competenti. Ma in fondo è solo "forma", un ciclostile/preformato.
Poi si può anche discutere del perché servano tutte quelle norme, per far fare a chi deve fare, avendo stabilito che chi questo "chi" debba essere, quello che VA fatto. Ma questo, e torno al merito, non cambia che VA fatto.
per certificare il lavoro di un'ora,
Ti correggo: non il lavoro di un ora, bensì la decisione di autorizzare.
quando sarebbe bastato apporre due firme, due timbri e protocollare il tutto e autorizare la ciroclabilità dei veicoli dopo dieci minuti dal collaudo.
Spero che in effetti sia stato così. In fondo stiamo parlando solo dell'ultimo atto. Sul fatto che ciò sarebbe dovuto accadere "dopo dieci minuti dal collaudo" ti chiedo: era veramente necessario che lo fosse? Oppure l'autorizzazione è arrivata giusto in tempo?
E ancora c'è chi giustifica questo onanismo cerebrale e burocratico.
Per esempio chi?
Peccato che tutta questa pletora di personaggi scaldasedie sia a nostro carico.
Leggendo il documento, quante persone conti siano state conivolte? Mi riferisco a quelle effettivamente citate. E quante immagini lo siano state realmente?
E, con tutta questa burocrazia, nel caso di una virgola messa male, il rischio di ricorsi e controricorsi su cui si avventano a nostre spese manipoli di avvocati sia elevato.
Quando alla forma si da più importanza che alla sostanza, questo è il prezzo da pagare, purtroppo. Ma attenzione a non dare il giusto peso alla forma che rappresenta la sostanza sottostante. Per evitare il secondo, si finisce per eccedere nel primo.
Così i burocrati ci mettono cinque anni per una pratica da due ore, dieci o più anni per un progetto più corposo, che così nasce gia "vecchio".
Non vedo il nesso. Spiega meglio.
E c'è gente che trova normale tutto ciò.
Diciamo che ci sono persone che non drammatizzano come fai tu.
Ci siamo intesi, adesso?