Trasporti a Milano

Foto dal Salone UITP di Ginevra, in corso fino a domani.

TPG 1397, prototipo del sistema TOSA (Trolleybus Optimisation Système Alimentation), costruito sul progetto di un filobus Hess Swisstolley (il veicolo è certamente fatto apposta) e usato su una cortissima linea fra l'aeroporto e il centro fieristico (circa 1 km). Si carica ai capilinea epr 5 minuti e ad alcune fermate intermedie per 15 secondi.

Filobus a marchio Stadler Minsk, di chiaro progetto "ex-sovietico" come l'autobus ibrido a due assi e il tram presentati (solo su prospetti) insieme a questo filobus.



Iveco Urbanway, il sostituto dei Citélis, incredibilmente senza retro da Renault R312 anni 80.

Van Hool Exqui.City da 24 metri per Metz, verosimilmente ibrido, costruito per scimmiottare i tram:
* parte posteriore identica al frontale
* cabina isolata dai passeggeri
* e per questo prima porta dietro il primo asse con sbalzo limitato
* estetica del frontale personalizzabile
* nel caso di Metz, probabilmente arredo urbano alle fermate, distributori di biglietti a terra e linee designate con lettere invece che con numeri come le altre linee di autobus

Il quarto asse è sterzante.

Acquistati anche da Barcellona (autobus da 24 metri, per linee pseudo-tram) e Ginevra (filobus da 18 metri per linee normali).





Un Alé, inizialmente prodotto dalla defunta Autodromo di Modena ora viene dalla Rampini, in questo caso evidentemente in versione a batteria con ricarica a induzione con tecnologia Primove di Bombardier.

Un altro bus a ricarica puntuale, sullo stile del TOSA.



Bonus: il filobus TL Losanna n.2 del 1932, che si è salvato perché usato per 50 anni anche come veicolo per rascaghiaccio, prima di entrare nel parco storico.



Bonus: linea aerea 1500 V DC a La Plaine, stazione più occidentale della rete FFS e unica linea in continua delle stesse, che verrà convertita a 25 kV insieme alla tratta francese fino a Bellegarde l'anno prossimo (con chiusura di un mese d'estate). Da notare la pesantezza della linea aerea di questo binario di corsa, con due funi portanti superiori, una intermedia e due fili di contatto (tutta la linea è così, non solo questo punto particolare).

Grazie per il reportage!

Van Hool Exquicity in versione filoviaria da 18 m anche a Parma


Finalmente messo in soffitta il posteriore* di origine Renault sul nuovo UrbanWay di Iveco Bus (anche Irisbus a questo punto è destinata a sparire), permangono però i massicci copri-cerchi in plasticone, sempre di derivazione Agorà (almeno, se non prima), meglio IMHO i normali cerchi, al limite in lega leggera. Non mi pare molto azzeccata l'idea di portare i serbatoi sull'anteriore dx (vedi bocchettoni sulla prima immagine), con conseguente notevole ingombro all'interno, possibile non si potesse fare meglio?
*Scelta probabilmente obbligata per via dell'incremento degli elementi radianti introdotti per soddisfare la normativa Euro VI.

Concordo sulle osservazioni tranne che sui cerchi in lega. In un esercizio rude e a bassa velocità i cerchi in lega sono un lusso inutile con zero vantaggi e meno robustezza dei cerchi in acciaio. Vanno bene solo per i prototipi da portare ai saloni.

Il coso russo mi ricorda questo:

è possibile postare link o miniature invece di immagini "pesanti"? grazie

Bello il popo' dell'Urbanway.
Chissà se in ATM sono informati di queste rassegne!

brianzolo wrote:è possibile postare link o miniature invece di immagini "pesanti"? grazie

Concordo, ma prova a fare un giro nel topic Navigazione Lacustre...

LUCATRAMIL wrote:Bello il popo' dell'Urbanway.

S-Bahn wrote:

brianzolo wrote:è possibile postare link o miniature invece di immagini "pesanti"? grazie

Concordo, ma prova a fare un giro nel topic Navigazione Lacustre...

ci ho provato un paio di volte ma ovviamente lo evito

lo avevo già chiesto anche agli amici napoletani che generalmente postato mega di immagini